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venerdì 29 aprile 2011
Intervista all'autore Andrea Cisi e giveaway del romanzo Meterra
09:20 | Scarabocchio di
Unknown |
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Oggi cari lettori grazie alla casa editrice Mondadori qualcuno di voi avrà l'opportunità di vincere una copia di questo romanzo, e chi se non meglio dell'autore poteva presentarcelo....
Titolo: Meterra
Autore: Andrea Cisi
Editore: Mondadori
pagine: 568
La trama
In una Genova misteriosa e tentacolare, dove bande di monelli si dividono tra il borseggio nei vicoli e mirabolanti sfide a biglie, Mimì si appresta a difendere il suo titolo di campionessa a Borgo degli Scontri, l'arena segreta tra i tetti della città vecchia in cui si disputano le competizioni ufficiali. Ma una voce misteriosa e insistente la distrae dalla sfida e l'attira come una calamita fino a un tombino in fondo a un vicolo... Ancora non può saperlo, ma proprio quel tombino cela il varco che, attraverso una scala di nuvole e vento, la porterà su Meterra, il mondo favoloso dal quale la ragazzina non sa di provenire: Mimì infatti è una fatua, figlia di un ladro umano e di una fata diafana che volle farla nascere lontano da Meterra per metterla in salvo... Comincia così lo straordinario viaggio di Mimì, che insieme all'inseparabile criceto Caramello attraversa luoghi incantati abitati da stupefacenti creature, dove un tempo - prima che i malefici zerf portassero la discordia - fra tutte le razze regnava l'equilibrio. Saranno i bleürl, microscopici custodi delle foreste, a svelarle la sua vera identità: la sua natura di fatua è testimoniata dalla rapida trasformazione fisica - gli occhi le si allungano e gli zigomi si alzano, dietro le orecchie le crescono due peduncoli di pelle, recettori capaci di avvertire ogni rumore o pericolo. Ma solo l'incontro con tre streghe la aiuterà a capire la ragione per cui sua madre l'aveva allontanata da Meterra: Mimì può diventare l'ultima trelatrice, la sola in grado di parlare tutte le lingue e di riunire nuovamente le antiche razze riportando a Meterra l'armonia perduta. Ma i Segugi addestrati nel Formicaio, la scuola del perfido rettore Vox, sono già sulle sue tracce...
Una ragazzina inguaribilmente curiosa e spregiudicata, una folla di personaggi fantastici eppure simili a noi come solo nei sogni può accadere, un inseguimento mozzafiato, un viaggio alla ricerca delle origini che è insieme una missione per salvare le proprie genti.
Ed eccoci arrivati al momento più atteso....
Ciao Andrea, benvenuto nel nostro blog: Alla Fine del Sogno.
Siamo molto felici di averti come “ospite”.
1.Iniziamo con le presentazioni chi è Andrea Cisi?
Un quasi quarantenne cremonese doc che non ha mai trovato veramente un senso all’esistenza prima della nascita del suo nano personale (Seba) due anni e mezzo fa, che ha ascoltato molta musica giunge e molto i cantautori di casa nostra, che ha amato e ama il cinema e ha avuto un R4 scassata, che si è diplomato ragioniere ma non l’ha mai fatto, che sbarca il lunario da anni in una fabbrica metalmeccanica, che ha iniziato a scrivere nel ’98 per esorcizzare una lontananza che lo faceva soffrire e che oggi usa la scrittura per non credere davvero di dover rimanere per sempre tra le 4 pareti del capannone… almeno con la testa.
2.Prima di parlare di Meterra volevo parlare del tuo libro “Cronache della ditta” un racconto a tratti biografico, la storia di un ragazzo diplomato in ragioneria che trova lavoro come operaio metalmeccanico, cosa ci puoi dire di questo libro e come mai questa idea di un romanzo che analizza in maniera profonda il mondo del lavoro?
Appunto. A parte che è biografico al 100% (a parte il gatto parlante )…avevo bisogno di scrivere e avevo bisogno di sopravvivere alla routine del bancone da lavoro. Il rapporto quasi decennale coi ragazzi del lavoro, le mansioni snervanti per l’alienante ripetitività, l’irrealtà della situazione tutta che mi faceva sentire segregato in un ghetto senza prospettive, mi hanno aiutato a trasformare nella testa ogni episodio all’apparenza banale in una fonte inesauribile di racconto, per certi versi molto comica anche nel suo quotidiano e surreale svolgimento. Ogni giorno me ne capitavano di tutti i colori insomma. Ho provato a metter giù tutto questo nell’ottica di farmene prima o poi una ragione, di questa vita, ma anche credo perché speravo di lasciare una traccia del poco conosciuto panorama della fabbrica. Non se ne parlava veramente mai se non per raccontare le tragedie, le morti bianche, i disastri. Volevo darne un punto di vista più divertente ma senza perdere l’angoscia di fondo. Fortunatamente Mondadori si è interessata ai primi episodi che avevo scritto per un quotidiano locale, li ha acquistati e mi ha chiesto di integrarli in un corpo. Pochi mesi dopo usciva Cronache.
3.Una cosa che mi piace sapere degli autori sono i loro gusti letterari, quali sono i generi che ami di più e i tuoi autori preferiti?
Viaggio a 360°, l’ho sempre fatto, sono uno che non riesce ad approfondire troppo. Mi son formato su King (‘IT’ è il primo romanzo che ho letto io e non per imposizione scolastica) e su Howard (il ciclo di Conan il Barbaro tutto) ma ho finito per amare italiani come Buzzati e Calvino (il loro ‘Il segreto del bosco vecchio’ e ‘Il sentiero dei nidi di ragno’ mi hanno stregato) e Rigoni-Stern (la sua visione della natura, i suoi racconti di guerra, letti la sera, in montagna, una goduria). Se mi chiedi un genere beh, il fantasy l’ho sempre letto, soprattutto quello classico, mentre ultimamente mi sono appassionato a situazioni diverse, autori diversi. Ho amato ‘Q’ di Luther Blisset e ‘Il Dio del fiume’ di Smith come amo tutto Stefano Benni, ‘Il peso della farfalla’ di Erri de Luca come tutto Paolo Nori. E certe scrittrici…la Nothombe, Agota Kristof… non mi sono mai appassionato troppo agli americani di penultima generazione, i minimalisti ecc., vorrei conoscerli meglio ma ormai leggere è sempre più complicato…
4.Ok parlaci un po' di questo tuo romanzo “Meterra” e come mai hai deciso di cimentarti nel genere fantasy?
Diciamo che mi cimento col fantasy da quando avevo 17 anni, ne è passata di acqua sotto i ponti. Parlo di quando lessi il mio primo libro, ‘La Spada di Shannara’ di Brooks, dopo un’estate in campeggio in cui l’animatrice ce ne leggeva alcune pagine la sera prima di dormire. Da allora ne ho masticato parecchio, anche come giocatore di ruolo con D&D e poi con Vampiri: The Masquerade, li ho giocati e poi narrati per vent’anni. Ricordo i mammuth di Conan rubati alla Feltrinelli di Parma nascosti sotto la maglietta perché non avevo i soldi per comprarli, studiavo là Economia. E ricordo la mia prima commozione da lettore alla morte di Sturm Brightblade contro il drago Skie in Dragonlance. Meterra nasce praticamente già allora, inconsapevolmente, molto prima che pubblicassi ‘Così, come viene’ per Transeuropa.
5.Com'è nato questo romanzo, qual'è stata la tua ispirazione?
Volevo scrivere un fantasy puro e volevo scrivere di bambini che giocano a biglie per strada, alla lunga ho pensato bene di unire le due cose, sull’onda del ricordo di un cartone animato della mia infanzia (che a voi non dirà nulla): il Fantastico mondo di Paul&Nina, dove c’erano questi due ragazzini che attraversavano portali usando uno yo-yo magico, e al di là di essi il loro cane parlava e camminava eretto e la loro auto volava. Fantasia allo stato brado. Poi sono intervenuti molti altri fattori, la musica, il cinema… un bel minestrone di suggestioni della mia formazione insomma.
6.Una cosa che mi ha incuriosita è l'ambientazione del tuo romanzo, Genova, perché questa città e non altre?
E perché no? :) Mi serviva una città che non fosse troppo sotto gli occhi della massa né abusata nel fantasy (Venezia, Roma e Milano per esempio hanno già loro riferimenti) e che fosse a-marittima, b-pericolosa, c-suggestiva (il che, di solito, va di conseguenza ai primi due aspetti). In quei giorni si parlava molto della città vecchia per alcuni fatti di cronaca. Poi l’essere appassionato alla musica e ai testi di De Andrè mi ha letteralmente obbligato, anche se mi sento un po’ a disagio perché praticamente ho fatto mia una realtà cui non appartengo. Spero di non aver combinato disastri, considerate che io Genova l’ho vista un unico weekend della mia vita un anno dopo aver scritto le parti che la riguardano nel romanzo. Giunto là per la prima volta, dopo essere stato abbagliato dalla meravigliosa muraglia bianca che ti accoglie infuocata di luce solare sull’autostrada, mi sono perso nei suoi vicoli e accorto che l’avevo costruita al contrario: la città vecchia nella parte alta! Dovuto rifare tutto…
7.“Il destino in una biglia” Che ruolo gioca la biglia nel tuo racconto e come mai una protagonista femminile?
Le biglie sono il mio buttare nel mare infinito della narrativa la mia passione di ragazzino per questo gioco ‘povero’, che in un’epoca senza consolle e videogiochi ha aiutato me e i miei amici di allora (ancora tali) a crescere usando la creatività e il piacere di stare insieme ogni giorno. Era davvero un gioco appassionante e pieno di libera iniziativa, passavamo ore e ore sulle ginocchia in cortile a fare sfrecciare palline di vetro sul cemento, a vincerle, a scambiarle. Oggi parlare di queste cose può far sorridere ma io spero di aver regalato nel testo un po’ di quella magia che ho vissuto. La scelta di Mimì invece non è troppo ragionata, anche se mi serviva un protagonista che sentisse molto la mancanza della mamma e ho pensato che forse una femmina potesse essere più indicata.
8.Parlaci un po' del processo di pubblicazione di questo fantasy....
Beh, è complesso… era in gestazione (ne avevo pronto poco più di metà, prodotto in dieci anni tra l’altro, quando l’ispirazione e la voglia mi aggredivano) quando mi confrontai con i miei editori sulla sorte di Cronache dalla Ditta. Per loro quello era già un romanzo vecchio dopo un anno che era uscito, così mi misi a parlare di questo nuovo progetto che avevo, in realtà molto vecchio, senza contare troppo su un loro interesse che, in effetti, al momento non mi sembrarono avere. Invece ci stavano già ragionando. Tempo dopo mi han chiesto di leggere quella parte e, siccome stava nascendo Sebastiano, mi sono forzato a chiudere in due settimane (le mie ferie estive) tutta la seconda parte, fino al momento del duello più importante (non vi dico niente, tranquille). Hanno preso queste due parti, le hanno lette e hanno acquistato il lavoro, facendomi il contratto con l’obbligo di finirlo in un certo tempo. Con un miliardo e mezzo di sacrifici tra timbrature quotidiane e gioie famigliari la sera sono riuscito a stare nei tempi concessi e sul filo di lana è uscito in libreria.
9.Ora, un piccolo gioco (non prendermi per pazza) …. facciamo finta che questa sia una campagna pubblicitaria, facci desiderare di leggere il tuo romanzo... 1...2...3... Via
Leggete Meterra, avete un’ottantina di pagine per immergervi nell’atmosfera di luoghi e personaggi e poi verrete trascinate in un turbine di eventi senza respiro, vi farà sorridere e vi farà commuovere, ci troverete amori in erba trattenuti, scene violente e scene divertenti, dialoghi veloci e catturanti, soggetti strampalati dalle risorse impreviste, una caccia all’uomo che non vi lascerà fiato, città perverse, colpi di scena che… basta? :)
10.Ed eccoci arrivati all'ultima domanda.... Progetti per il futuro?
Molti, nessuno concreto. Son quasi due mesi che non apro il pc, sto ancora metabolizzando Meterra. Attendo, so che presto verrò aggredito da nuova linfa e allora riprenderò come un matto a creare storie…
Ti ringrazio tantissimo per il tempo che ci hai dedicato .Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Sì… grazie mille per l’entusiasmo e per l’interessamento. Se quando il romanzo verrà letto sarà apprezzato come spero allora forse potrò davvero ragionare che ci possano essere ancora nuove vicende su METERRA!
Un abbrax.
A.
Un grande in bocca al lupo da parte di tutte noi!!!!!!!!
E per voi, cari lettori, non è ancora finita...
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SCADE IL 12 MAGGIO
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18 pensieri:
Andrea Cisi mi incuriosiva fin da quando è uscito questo romanzo e questa intervista mi sembra di avermelo fatto conoscere meglio e aver placato la mia curiosità. Di certo non mi ritrovo in nessuno dei suoi miti letterari (Benni, King, Rigoni Stern...) però anch'io da piccola guardavo il fantastico mondo di Paul e Nina!!!
Questo romanzo merita una chance!
Beh, a questo libro è già da un po' che ci faccio il filo, mi ispira proprio tanto perché mi sembra diverso dagli altri fantasy in circolazione e poi ho una curiosità a mille per il fatto che Genova la conosco bene.
Per quanto riguarda l'autore anche io come Girasonia non mi trovo concorde nei suoi autori preferiti (soprattutto Benni e la Nothomb che non li posso soffrire) però con lui ho in comune un diploma in ragioneria che non mi ha portato da nessuna parte e quindi lo stimo per il fatto che nonostante la sua carriera post diploma non sia stata brillante abbia avuto il coraggio di non abbandonare i suoi sogni e sia riuscito a pubblicare un romanzo come Meterra che sicuramente gli aprirà molte strade.
bella genova come ambientazione, anche se non la conosco!
azzardato anche scrivere il romanzo senza conoscerla, salvo poi riscrivere parecchie parti...ma non c'era google street view?
Dalla trama sembra particolare e interessante e poi la copertina mi piace. E' da un bel po' che non leggo romanzi di formazione (escudendo i classici) anche perchè ne vengono pubblicati, oramai...e poi è italiano, quindi comunque va in wish list xD
Bello l'inserimento del gioco della biglia (io ci gioco con le mie cuginette!)
Che bello..questo riferimento ai tempi passati..a quando bastava una biglia..perdivertirsi..il libro..mi appartiene..come tutte le storie che raccontano di viaggi ..in altri mondi..in pratica ci vivo in altri mondi..
email maison-@hotmail.it
nick follower google catymariposina
Meterra l'ho visto in libreria e la prima cosa che mi ha attratta è stata la copertina, è come se mi chiamasse e leggendo la trama ne sono rimasta colpita. Andrea Cisi sembra veramente pieno di fantasia e poi non ha detto che ciò che avviene nel libro lascia senza fiato? Come poter resistere? E poi sono pochi gli autori italiani che a mio parere riescono a scrivere un buon fantasy...che con lui sia così?:)
Materra mi intriga tantissimo perchè tutti i libri che ho letto sono stati fatti in città in cui non sono mai stata,questo è ambientato nella città in cui vivo!
L'intervista mi è piaciuta,non ci gioco mai e non credo di averci mai giocato a biglie...
al mare quando tutti i bambini giocavano a biglie io leggevo!
Faccio la "corte" a questo libro fin da quando si hanno avute le prime notizie...di certo la parte che più mi ha "chiamata" è stata la copertina che è stupenda....ametto che solo dopo averla rimirata a lungo sono passata a leggere la trama che ugualmente mi ha lasciata con la volgia di leggere il libro :) e poi che dire è di un autore italiano e sto cercando di avvicinarmi il più possibile ai nostri connazionali :)
Immagino che "shok" andare a Genova e rendersi conto di averla descritta al contrario xD io mi sarei messa ad urlare xD
Mi piacerebbe leggere Meterra perchè amo i romanzi in cui i protagonisti, attraverso passaggi magici, vengono catapultati dalla realtà quotidiana in un mondo fantastico, (stile Alice o Narnia).
Mi ha colpita la parte dell'intervista in cui l'autore parla della sua passione giovanile per il gioco delle biglie e di come bastasse davvero poco per divertirsi un mondo :-D
Mi incuriosisce molto sia la genesi "travagliata" di questo libro, ed anche il fatto che sia ambientato a Genova, cosa che in effetti è una vera e propria novità. Inoltre, è un fantasy, ed è italiano, e già per questo stuzzica la mia curiosità ^^
mi ispira questo libro,non leggo molti fantasy italiani ma mi piacerebbe leggerlo.
Io da piccola facevo la collezione di biglie e mi piaceva guardare le sfumature!
Sono sempre molto curiosa davanti ai fantasy ambientati in Italia; qui poi, mi sembra che ci sia un'atmosfera da fiaba (evocata anche dalla copertina stessa) e una bella mole di personaggi fantastici tutti da scoprire! :D
La cosa che più mi ha colpito dell'intervista è la gestazione del romanzo: dieci anni... allora ho ancora qualche speranza! ^^
ciao ragazze :) mi fa strano il fatto che abbia scelto Genova un pò "a caso".. Pensavo ci fosse una storia dietro :( beh comunque è meglio che niente xD mi piace troppo il gioco della biglia, ci giocavo sempre in spiaggia, era un continuo fare piste :) bei tempi..
Fra
Questo romanzo mi ha colpita dalla prima volta che l'ho visto: la copertina è meravigliosa!
Poi adoro l'idea che la protagonista sia una bambina e agisca in un universo nuovo e originale creato dall'autore (in fondo adoro "Queste oscure materie" e mi sembra sullo stesso genere).
Dell'intervista mi ha colpito quanto è stata travagliata la stesura del libro e quanto impegno è costato: il risultato sarà certamente superbo.
ciao
Fede
Mi piacerebbe leggere questo libro perché mi ha colpita la copertina, questa bimba con capelli lunghissimi! Avevo già letto la trama, e diverse volte mi aveva fatto ricordare un cartone animato della mia infanzia ma non riuscivo a ricordarmi il titolo..... E strabiliante, l' autore nell' intervista ne parla, dice proprio che ha tratto l' ispirazione da questo!!! Ma che sorpresa!
Ciaooo!!!
che dire... mi incuriosisce parecchio.. intanto per i personaggi ma soprattutto perchè ambientato in Italia in una città che amo molto... sicuramente da leggere anche se solo per saperne parlare!!
Ciao, mi ritiro dal giveaway perchè ho avuto la fortuna di vincere questo libro in un altro giveaway.
Che bello non vedo l'ora di leggerlo!
In bocca al lupo agli altri!
leggendo la trama distrattamente potrebbe sembrare un libro per bambini.. ma credo che Meterra sia qualcosa di più. sono convinta che troveremo un'atmosfera davvero magica nel romanzo!
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