tag:blogger.com,1999:blog-78540285174245018842024-03-06T01:28:27.463+01:00Alla FinE del SognoBlog dedicato a libri e illustrazioniAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.comBlogger797125tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-43438193933720627992012-12-25T10:14:00.000+01:002012-12-25T10:14:09.250+01:00"Natale con semplicità" un dono da Claudio Cordella<br />
<br />
<i><b>Buon giorno ma sopratutto BUON NATALE!!!</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
<i><b>Il modo migliore di festeggiare il Natale con voi è sicuramente leggere un buon racconto, dedicato al Natale, prima di andare a scartare questo regalo è doveroso ringraziare l'autore che gentilmente ha collaborato allo speciale di quest'anno.</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Rm4TinS-ASi7zwK6Ubq2DvuAz0K5pFlWHAIlm5RYlVl7hbNgt1exfl91gPR1AkpZdMB_3uqRPWWsErFCgHX52HQeazpCcL7LnHbs1vfBjpl6DjtyiCXWaES4ZCVruuphFq26P_OHiD9I/s1600/natale.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Rm4TinS-ASi7zwK6Ubq2DvuAz0K5pFlWHAIlm5RYlVl7hbNgt1exfl91gPR1AkpZdMB_3uqRPWWsErFCgHX52HQeazpCcL7LnHbs1vfBjpl6DjtyiCXWaES4ZCVruuphFq26P_OHiD9I/s200/natale.png" width="200" /></a></div>
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<blockquote class="tr_bq">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4wUtLjhUy7bmP3rk2vmknFg0e179UtCcOOcsCCP9SQvOxzTOVaM8evZ9Ih3eHeHuA7dDTBDHa75_TYoIwNsK7gVosPQnxQ32TPSunh-a_pus-6JnkyTPxNSm4VdjXf9B47AtNhXDPzalQ/s1600/claudio+cordella.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4wUtLjhUy7bmP3rk2vmknFg0e179UtCcOOcsCCP9SQvOxzTOVaM8evZ9Ih3eHeHuA7dDTBDHa75_TYoIwNsK7gVosPQnxQ32TPSunh-a_pus-6JnkyTPxNSm4VdjXf9B47AtNhXDPzalQ/s320/claudio+cordella.png" width="204" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: large;">CLAUDIO CORDELLA</span></b></i> è nato a Milano il 13 luglio del 1974. Si è trasferito a Padova dove si è laureato prima in Filosofia e poi in Storia per poi diplomarsi nel 2009 nel master in Conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio industriale. Ha collaborato per alcuni anni con il giornale free-press la Piazza e cura ancor oggi la rubrica Oriente vs. Occidente per la rivista Living Force Magazine. Ha scritto per la rivista tolkeniana online Endóre dei saggi comparativi incentrati sull'opera di J. R. R. Tolkien e sul fantasy orientale. Per Edizioni Scudo ha scritto il fantasy Il gioco del drago argento, inserito nel vol. 1 dell'antologia Mahayavan - Racconti delle terre divise, e Scaglie d'oro, apparso nel volume steampunk Vapore italico mentre una sua novella è stata inclusa nell'antologia Symposium (Edizioni GDS). È stato co-curatore con Alexia Bianchini dell'antologia D-Doomsday (CIESSE Edizioni), dedicata a tematiche di carattere apocalittico. È il vice direttore del web magazine Fantasy Planet (La Corte Editore) e collabora con la rivista online Speechless.</div>
</blockquote>
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<div style="text-align: center;">
<i><b>Ora vi lasciamo al racconto e vi auguriamo un felice e sereno Natale!! </b></i></div>
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<div style="text-align: justify;">
Il viaggio di Billy W. Graham, dal paesino di Scudder verso il Vecchio Continente, non era iniziato nel migliore dei modi.</div>
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Tanto per cominciare, a causa dell'ennesimo uragano che si era formato al di sopra del Golfo del Messico, il volo su cui si era imbarcato era stato dirottato nella direzione opposta, verso Los Angeles. Alla noia di tutte quelle ore vuote, gettate via nella sala d'imbarco passeggeri del terminal, si aggiunse ben presto l'ansia di essere finito in terra pagana. Da un certo punto di vista trovava ironico il fatto che sarebbe partito da quella</div>
<div style="text-align: justify;">
California infernale, infestata da hippy e atei liberali, solo per finire in quella strana penisola a forma di stivale popolata di papisti.</div>
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Certo, sapeva di essere un privilegiato in quanto cittadino del Regno del Cristo d'America, in cui la parola contenuta nelle Sacre Scritture era legge. Il Regno non era ancora una nazione in senso proprio, ma indicava un'ampia area geografica del Sud degli States, un tempo nota come Bible Belt, in cui i fondamentalisti protestanti, riuniti in una rinnovata alleanza all'insegna dell'estremismo cristiano di destra, avevano</div>
<div style="text-align: justify;">
conseguito un'indiscussa egemonia.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'unione federale degli Stati Uniti, a differenza del passato, era diventata un qualcosa di più teorico che di concreto. Al di sotto di una democrazia di facciata e a una formale adesione al governo federale, si era</div>
<div style="text-align: justify;">
instaurata una concreta teocrazia. Ad esempio, tre anni prima in Alabama era stata lapidata a morte l'adultera ventiduenne Jennifer Massoli. Da tempo l'evoluzionismo era stato bandito dall'insegnamento, nelle scuole e nelle università, in favore del creazionismo. </div>
<div style="text-align: justify;">
In linea di principio, Graham era consapevole che altrove le cose andassero in modo assai diverso. In Iran e in Arabia Saudita i governi facevano le cose giuste, ma in nome della divinità sbagliata, mentre altrove esistevano paesi privi di una qualsivoglia guida d'ispirazione divina. Quindi teoricamente sapeva cosa aspettarsi dalla California. Eppure, anche se si riteneva psicologicamente preparato, il disgusto che provò lo</div>
<div style="text-align: justify;">
colpì con forza. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMO4BgsrdCnACwNMT_KB53Q5mUItSDgjAz0m1loRggpGBHBqcG78GHjuPZb3WNVU8TN0ygCSXzCyT4S9RfTNvwnKhPrOW_b-2tsmkTOpshMBvC9r74EqtCBk_dEDaRblmpQ2wtAXTvZYsd/s1600/donne.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMO4BgsrdCnACwNMT_KB53Q5mUItSDgjAz0m1loRggpGBHBqcG78GHjuPZb3WNVU8TN0ygCSXzCyT4S9RfTNvwnKhPrOW_b-2tsmkTOpshMBvC9r74EqtCBk_dEDaRblmpQ2wtAXTvZYsd/s1600/donne.png" /></a></div>
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Prima vide il bambino. Allegro e vivace, correva su e giù con un pupazzetto in mano, doveva avere sì e no nove anni. Solo in seguito riuscì a scorgere, seduta poco lontano da lui, la madre del piccolo. Era una giovane donna, alta e bionda. In seguito arrivò un'altra ragazza. Capelli corvini, pelle color caffellatte,</div>
<div style="text-align: justify;">
portava tre grosse tazze di plastica con del tè caldo. Il bacio che le due si diedero, rapido ma per niente affatto platonico, gli tolse subito ogni dubbio in merito a quale fosse il loro rapporto tra loro. Dovette farsi forza per non urlare e chiedere l'intervento di un agente. Era ben consapevole di essere tra infedeli, lì nessuno avrebbe affidato il bambino ai servizi sociali e trascinato le due sgualdrine in un apposito campo di </div>
<div style="text-align: justify;">
rieducazione. Per sua fortuna un'ora e mezza dopo Billy poté finalmente ricominciare il suo viaggio, lasciandosi alle spalle quei demoni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il resto della sua odissea verso la tenebrosa landa dei papisti procedette senza alcun inconveniente, riuscì persino a dormire.</div>
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Sognò il giorno dell'Ascensione, quando i veri credenti sarebbero saliti corpo e anima in Paradiso lasciando atei, eretici e pagani sulla Terra a subire il tormento dell'apocalisse.</div>
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Vide che un angelo dalle grandi ali, bianche e immacolate, era venuto a prenderlo. Una meravigliosa creatura angelica simile in tutto e per tutto a una donna. Avvertì distintamente la sensazione di un corpo nudo e caldo stretto al suo, avvinghiati assieme si perdettero nella luce paradisiaca del Cielo.</div>
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Quando si svegliò corse di volata alla più vicina toilette, accorgendosi con suo grande disappunto di essere venuto nei pantaloni. Non poté fare a meno di provare un forte disgusto per se stesso. Era stato contaminato da pensieri impuri! Dopo essersi ripulito alla ben meglio, sino a quando non atterrarono all'aeroporto di Fiumicino, continuò a pregare imperterrito a occhi chiusi. Giunto al suo albergo in pieno centro si fece una</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzXmcAy3QEdsO6FTBEAouh2tgSaX8ZL5CAnwKZTyu_13ZYZ1M4cpVloUvep_Sajz8-DbfNm89yIwaRzZ-ftTUfkFQVlj1X8GqAJthwk1wlf7HefSki7ksHzaXxWkWOwV47N9TR3xvdTf0w/s1600/messa.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzXmcAy3QEdsO6FTBEAouh2tgSaX8ZL5CAnwKZTyu_13ZYZ1M4cpVloUvep_Sajz8-DbfNm89yIwaRzZ-ftTUfkFQVlj1X8GqAJthwk1wlf7HefSki7ksHzaXxWkWOwV47N9TR3xvdTf0w/s1600/messa.png" /></a></div>
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rapida doccia e si cambiò d'abito. Poi corse a piedi, a rotta di collo, in direzione di Piazza San Pietro.</div>
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Seppure il colonnato del Bernini lo accolse in un caldo abbraccio luminoso, dal punto di vista di Graham quelli erano solo quattro marmi buttati lì alla rinfusa e illuminati da soffuse luminarie natalizie. Nella sua mente intravedeva di già i bagliori ultraterreni della Gerusalemme celeste e nessuna opera papista poteva competere con quello splendore. A fatica si fece largo tra la folla di fedeli accorsi per la messa della Vigilia officiata dal pontefice.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non attese di raggiungere il cuore della piazza per agire, l'importante era che lui fosse lì, in quel luogo che era solo opulenza, sfarzo decadente e vanagloria. La micro-testata nucleare a fusione che gli era stata chirurgicamente impiantata nel corpo, un'arma sviluppata dai servizi segreti del Regno, generò in 600 nanosecondi un'ondata di 320 milioni di gradi, oltre che a una fortissima onda d'urto, radiazioni e un impulso</div>
<div style="text-align: justify;">
elettromagnetico dannoso per qualsiasi tipo di elettronica. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quando la notizia dell'attentato fece il giro del pianeta i grandi della Bible Belt, felici dello scopo raggiunto, portarono i loro seguaci nelle piazze a cantare inni e a gioire. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWG1iaLNxHNyoZPDiTVtfB59AEBi3kEnd2wCFtF1aZQiuEygleblYONWXthLTpz-_60jmy7bCQAWW5C8m3k6wBqPRVEjMSqotHZnEPU6z8aWKg8bT7JVUB1PpioFW5M56IfcjXdPiMofYi/s1600/testata+nucleare.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWG1iaLNxHNyoZPDiTVtfB59AEBi3kEnd2wCFtF1aZQiuEygleblYONWXthLTpz-_60jmy7bCQAWW5C8m3k6wBqPRVEjMSqotHZnEPU6z8aWKg8bT7JVUB1PpioFW5M56IfcjXdPiMofYi/s1600/testata+nucleare.png" /></a></div>
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Invocavano la Terza Guerra Mondiale, l'apocalisse termonucleare che avrebbe dato il via al ritorno di Cristo e alla salvezza degli autentici credenti dalla Valle di Lacrime. Erano ancora lì a salmodiare, agitandosi come drogati in crisi di astinenza, ululando al cielo da ore, quando i missili a testata nucleare multipla arrivarono.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fu senz'altro il Natale più luminoso della storia. Dio non sembrò gradirlo affatto e non si scomodò a scendere su quel cumulo di ceneri radioattiva che per i fedeli del Regno doveva costituire il più gradito dei doni.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1qCWqe2qIhMQo_AAdc9m07dDD-O3-yDKOFfn2tKwChyJ59DjUJ_yuCk5VJrw2CNvU4iuE9ssLjZ1T-glCG8nbZw5va0gFvN_mdKZnDQ3j5w42UdxFQl20Cp4-Q-tAg5S7nAynnZYowEpY/s1600/the+end.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1qCWqe2qIhMQo_AAdc9m07dDD-O3-yDKOFfn2tKwChyJ59DjUJ_yuCk5VJrw2CNvU4iuE9ssLjZ1T-glCG8nbZw5va0gFvN_mdKZnDQ3j5w42UdxFQl20Cp4-Q-tAg5S7nAynnZYowEpY/s1600/the+end.png" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-38721071560762724792012-12-24T17:01:00.001+01:002012-12-24T17:01:09.557+01:00"Natale con semplicità" un dono da Fabrizio Fortino<br />
<b><i>Ciao a tutti,</i></b><br />
<b><i><br /></i></b>
<b><i>non potevamo lasciarvi a bocca asciutta proprio oggi ed è per questo che siamo qui e per augurarvi una buona vigilia di Natale abbiamo deciso di scartare con voi un nuovo pacco regalo che ci viene gentilmente offerto da...</i></b><br />
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<b><i> </i></b><br />
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<blockquote>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAzfqyhXbSpY6FWzxWJu5IwYqoSOUnI-JN675_mBYYb-siCJONaHfFUfbDmjYpx_6ypRKAtYNA_K9fwgB-FRnkVgebvvY1r8e4upyEJXcAsooGbw5jk3Hx_Hs3LdcdclbryHyvNa27iam-/s1600/fabrizio+fortino.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAzfqyhXbSpY6FWzxWJu5IwYqoSOUnI-JN675_mBYYb-siCJONaHfFUfbDmjYpx_6ypRKAtYNA_K9fwgB-FRnkVgebvvY1r8e4upyEJXcAsooGbw5jk3Hx_Hs3LdcdclbryHyvNa27iam-/s200/fabrizio+fortino.png" /></a>Il tarlo della scrittura ha perseguitato <span style="font-size: large;"><b><i>Fabrizio Fortino</i></b></span> fin dalla tenera età, ma tutti i suoi scritti in giovane età son o finiti nel cestino, sebbene siano rimasti nei suoi ricordi. Cresce cimentandosi in ogni forma d'arte: disegni, pittura, modellismo, lasciandosi contaminare da qualsiasi genere o stile, accogliendo con entusiasmo suggerimenti e consigli da chiunque sia disposto a dargliene. È in età adulta che la passione per la scrittura si fa pressante, provocando in lui il bisogno ossessivo di mettere su carta ogni sua immagine o pensiero che<i><b> </b></i>ruota intorno ad una vicenda ben precisa, in luoghi e tempi al di là dell’immaginario. Questo vorticare di pensieri porta infine alla realizzazione di Black Port, il suo romanzo d’esordio, la sua storia.<br /> </blockquote>
</div>
<br />
<b><i><br /></i></b>
<b><i>Buona lettura e BUONA VIGILIA DI NATALE!!!</i></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6_73xuO27W9GSNGT0d2LYSOzs9oYZ-LLvM79Jt-Bn-7_-p9XMyTl7QQQ20l9HLf8UL_yZxAgONJtgBPllznhtw57c_wIJJGcwT8nuAyJBSquVZ_rw9jpKkPxxtHF0b6EUD7PfUvlVDQYd/s1600/satan+klaus.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6_73xuO27W9GSNGT0d2LYSOzs9oYZ-LLvM79Jt-Bn-7_-p9XMyTl7QQQ20l9HLf8UL_yZxAgONJtgBPllznhtw57c_wIJJGcwT8nuAyJBSquVZ_rw9jpKkPxxtHF0b6EUD7PfUvlVDQYd/s400/satan+klaus.png" width="272" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Non che ci tenessi in particolar modo a passare la vigilia di Natale in famiglia, ma almeno, per quella sera, non avrei dovuto cenare in uno di quei squallidi ristorantini della boulevard. I contro erano vari, forse perfino troppi per giustificare la mia presenza in quella casa, ma per quella sera, e dico, solo per quella sera, ingoiai il boccone amaro. Ma del resto, come in ogni situazione ambigua (e non so dirvi quanto imbarazzante) che si rispetti, fu una telefonata a salvarmi dalle insulse chiacchiere di quella variegata marmaglia che tendo troppo spesso a chiamare “famiglia”. In fondo, contavo proprio su questo genere d’interruzioni fortunose che di recente, complice il mio lavoro, capitavano anche troppo spesso. </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_IzPw-zYcQAAeYXhku_smtSuTULpjhfraWJll2ZOFt3TMiSi4hrPhSEASBq2Io-n3-PorHVSisIDCvYibKFIoT-QvgyCO86mU2vXmVQDBvI_aXemzqTe7eBc161rVn1Wj4SDn-vBQ90oN/s1600/natale+cena.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_IzPw-zYcQAAeYXhku_smtSuTULpjhfraWJll2ZOFt3TMiSi4hrPhSEASBq2Io-n3-PorHVSisIDCvYibKFIoT-QvgyCO86mU2vXmVQDBvI_aXemzqTe7eBc161rVn1Wj4SDn-vBQ90oN/s200/natale+cena.png" width="200" /></a>Fu all'incirca tra la seconda portata di tacchino glassato e il brasato in salsa di mirtilli rossi che il mio cellulofono squillò con insistenza.</div>
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“Fulton” dissi con tono perentorio. Attesi che la voce dall'altro capo terminasse di vomitarmi addosso un fiume di parole di cui non capii altro che... Omicidio... Tähtikuja 1, FI-96930 Napapiiri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Furono sufficienti quelle poche parole per farmi catapultare fuori di casa. I miei, tra la confusione e le infinite pietanze, non se ne accorsero neanche.</div>
<div style="text-align: justify;">
La zona era transennata da lunghe strisce bianche e rosse, del tutto simili a quegli odiosi bastoncini di zucchero che tanto andavano di moda da quelle parti. Le sirene multicolori dei mezzi del dipartimento danzavano con la miriade di lucine che illuminavano la casa a festa. Casa non era il termine appropriato. Come chiamereste voi una reggia da nababbi (Nababbi Natali in questo caso) con svariati ettari di terreno, piscine riscaldate, sale svago su ogni piano, fabbrica di giocattoli annessa e magazzini a perdita d'occhio? Reggia? Sì, il termine è appropriato.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'occhio mi cadde sul recinto che costeggiava il lato destro della struttura. Una piccola folla in tuta bianca si accalcava su quelli che a prima vista sembravano corpi stesi al suolo senza troppa grazia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se la troppa grazia, poi, è sinonimo di smembramento, allora assume tutto un altro significato.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Fulton, FBI...” dissi in tono neutro atteggiandomi nel mio completo scuro.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Cosa ci fa il Fairy Boreau Investigation da queste parti?” chiese scocciato uno degli ematologi impegnato a catalogare quello che avrebbe fatto pendant solo con un tavolo da macellaio a fine giornata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lanciai al giovane uno sguardo poco amichevole e mi feci largo tra i nastri e le tute bianche.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Ci sono tutte... sì insomma, tutte non è la parola adatta” disse lui.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Lo vedo da me” risposi osservando senza troppo interesse i corpi sezionati di quelle che erano state nove renne.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Rudolph, Dixen, Vixen, Comet, Dazzle...”</div>
<div style="text-align: justify;">
“Non ti ho chiesto un elenco”. Il ragazzo cominciava a darmi sui nervi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qualcuno mi chiamò a gran voce.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Fulton, fottuto folletto dal colletto bianco!”</div>
<div style="text-align: justify;">
Quella voce. Mi girai verso il nuovo venuto. “Stufur” dissi senza troppo calore.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Sapevo che il Boreau avrebbe finito per mandare qualcuno, ma non credevo che fossero così a corto d’idee da mandare te” disse ridendo.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Come butta Stufur?” chiesi senza smettere di osservarmi intorno. C'era un bel macello nel recinto, e la storia non era di certo finita lì. Le tracce di sangue proseguivano fin dentro l'uscio.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Ce n'è per tutti gusti. Vieni...”</div>
<div style="text-align: justify;">
Il piccolo folletto incartapecorito mi guidò all'interno della reggia. Come promesso, ce n'era veramente per tutti i gusti, anche se la musica non cambiava poi tanto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-PGbcooNxfAltwVS0UAi6kISlk4hxIp-ptMiBtNdZTv13PP9M_JDf5Rj0ceQclEsfCu_cA1-8P6YgN1Ud72VlJ7GJLTodqkFF1q2OLWbN64nJ4jX6y83raL0cmzLlg2e2UGX4KDYmXXPl/s1600/elfi+a+pezzi.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-PGbcooNxfAltwVS0UAi6kISlk4hxIp-ptMiBtNdZTv13PP9M_JDf5Rj0ceQclEsfCu_cA1-8P6YgN1Ud72VlJ7GJLTodqkFF1q2OLWbN64nJ4jX6y83raL0cmzLlg2e2UGX4KDYmXXPl/s1600/elfi+a+pezzi.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
I corpi di una decina di elfi giacevano a terra scomposti e rotti. Sembravano vecchi pupazzi ai quali un padrone stanco della loro compagnia aveva (con molto zelo ed efficienza) donato un ultimo sprazzo di attenzione. Un attenzione mortale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il vecchio Stufur inciampò in una delle teste che ingombravano il pavimento insanguinato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Probabilmente quella di Pottaskefill (riconobbi il berretto colorato).</div>
<div style="text-align: justify;">
“Cacchio... come lo tolgo il sangue dagli stivali adesso” ghignò il folletto scalciando a vuoto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo ignorai, cercando di farmi un’idea più precisa di quello che era capitato in quella casa.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Opera del Grinch! Quello sporco bastardo è sceso a valle per augurarci il Buon Natale!” disse strofinando lo stivale contro un divano di broccato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Memorizzai il concetto, ma la mia mente si rifiutò di immagazzinarlo. Il Grinch non era il responsabile di quel massacro. Troppa foga, troppo caos, troppo follia. Il Grinch, ammesso e non concesso che avesse avuto il coraggio di imbarcarsi in un'impresa punitiva di tale entità, si sarebbe preso più tempo per operare lo scempio. Avrebbe fatto le cose con tutti i crismi e probabilmente avrebbe dato anche una rassettata (lo conosco, tende a essere un perfezionista su queste cose) oltre a trascinarsi via il suo corpo steso a terra in decine pezzi macilenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Indicai la poltiglia verde a Stufur.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Credo che gli sia difficile augurarci il Buon Natale in quello stato”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il vecchio folletto rimase a fissare inebetito quella melma verdognola che era stato il Grinch fino a poche ore prima.</div>
<div style="text-align: justify;">
“E allora chi dannazione è stato?” chiese senza più un briciolo di dignità.</div>
<div style="text-align: justify;">
“A chi appartiene questa casa Stufur?” chiesi con dolcezza studiata.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Che domande mi fai” rispose con stizza, “tutti sanno di chi è questa casa. Lo so io, lo sai tu e lo sanno.... sapevano loro” disse indicando i cadaveri.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Rispondi alla mia domanda”.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Ma a Babbo Natale naturalmente”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sorrisi soddisfatto, ma ovviamente Stufur non colse i miei pensieri. Tipiche frasi come ‘stai pensando anche tu quello che penso io?’, con alcuni folletti non funzionano proprio.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Che stai cercando di dirmi Fulton?”. Si avvicinò a me tanto da toccare il mio naso con il suo.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Per farla breve, amico mio, l'unico corpo che manca in tutto questo casino è proprio quello del padrone di casa. Quindi...”</div>
<div style="text-align: justify;">
“Vuoi dire che è stato rapito dall'assassino?”</div>
<div style="text-align: justify;">
“No idiota. È lui l'assassino!”</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse avrei dovuto adottare una tattica meno aggressiva. Forse non avrei dovuto minare a quel modo la sanità mentale (già provata) del vecchio folletto, fatto sta che un fiotto di vomito andò a zozzare il già lurido pavimento.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Che diavolo stai cercando di dirmi?”</div>
<div style="text-align: justify;">
“Niente di più di quello che ho già detto” risposi.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Cioè che....”</div>
<div style="text-align: justify;">
“Troviamo Babbo Natale e troveremo l'artefice di questo macello”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quello che seguì ve lo risparmio per decenza. Sappiate solo che dovetti fare appello a tutta la mia scorta annuale di calma per non aprire un bel buco slabbrato calibro 9 nella testa vuota di Stufur.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Escluso” insistette, “Babbo non potrebbe mai… lui non…”</div>
<div style="text-align: justify;">
E’ buffo come certe situazioni già di per sé stravaganti, possano peggiorare in maniera ancora più grottesca in solo pochi istanti. Se in quei pochi istanti poi, un vecchio folletto disperato e incredulo, si mette ad aprire porte che nessuno degli agenti aveva avuto la compiacenza di controllare prima, allora tutto assume sfumature ancora più ironiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una massa informe si scaraventò attraverso l’uscio troneggiando sopra il povero Stufur. I suoi occhi mi colpirono in particolar modo. Uno sguardo del genere l’avevo visto solo in occasione della caccia all’orco idrofobo della primavera di sangue di Tarsankagas.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwNzLGdVv5XGbqewiO10Ablo5gIjlhVhBPNbJXDtuyd24BGqlMT5WsjEmE6FVToVT4IuL1ZVTAXX3f8uJmqWD5Tx4nGLc08TpL59V3KJ1HiXUh0Ebmss0rEwjfpIYTdtUFu2FoSgLxZtnz/s1600/babbo+cattivo.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwNzLGdVv5XGbqewiO10Ablo5gIjlhVhBPNbJXDtuyd24BGqlMT5WsjEmE6FVToVT4IuL1ZVTAXX3f8uJmqWD5Tx4nGLc08TpL59V3KJ1HiXUh0Ebmss0rEwjfpIYTdtUFu2FoSgLxZtnz/s1600/babbo+cattivo.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il grosso vestito rosso dal colletto di pelliccia era strappato e sporco; così come la folta barba bianca, ora chiazzata di cremisi e di qualcos'altro cui preferii non dare un nome.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il frastuono colpì le mie povere orecchie a tal punto da dovermele coprire con le mani.</div>
<div style="text-align: justify;">
Babbo Natale torreggiava con in mano una rumorosa motosega che spruzzava sangue nebulizzato sul povero, e ormai in preda alla follia più nera, Stufur.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Oh Oh Oh! Buon Natale!” gridò l’omone poco prima di schiantare la motosega sulla testa del folletto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Furono le ultime parole che uscirono dalla sua bocca. Anche perché, quello che rimase della sua testa, bocca compresa, era ora sparso a terra in una poltiglia macilenta e insanguinata.</div>
<div style="text-align: justify;">
A me rimaneva in mano una pistola fumante e tanta amarezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Niente regali per te Babbo” dissi in un filo di voce. “Sei stato troppo cattivo”.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwUIP6vqGGHG8ms-66AIxtBH13o4jfZZai5zUJr4xBKTBbTGvPOqyqd1NToGHUeXplC4ovrTcfWpJrNn1biU2JrOwxtTzodLsoPIlM_tVpMgNrM4GILxOqhYeO1UpnxGrZABfQhH14JD3B/s1600/the+end.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwUIP6vqGGHG8ms-66AIxtBH13o4jfZZai5zUJr4xBKTBbTGvPOqyqd1NToGHUeXplC4ovrTcfWpJrNn1biU2JrOwxtTzodLsoPIlM_tVpMgNrM4GILxOqhYeO1UpnxGrZABfQhH14JD3B/s1600/the+end.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-17291199690576312412012-12-23T17:27:00.000+01:002012-12-23T17:27:03.137+01:00"Natale con semplicità" un dono da Anna Giraldo<br />
<br />
<b><i>Buon pomeriggio a tutti,</i></b><br />
<b><i><br /></i></b>
<b><i>manca pochissimo al Natale e noi siamo pronte a regalarvi un altro bel pacco, questo dono ci viene offerto gentilmente da...</i></b><br />
<blockquote class="tr_bq">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdW14976_pW_AmSjoZ3gBvVWkKfpph24K9FTXNuXwsgx_oAuBRcBfx-WCzzPAe2VtLqKEjQpC3z6KLahIRHlyJUbMMQIWAHrNl7HUWZHLv4JfWkEOjC9b5fu943eSp1alRnMdzSz45P7cV/s1600/anna+giraldo.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdW14976_pW_AmSjoZ3gBvVWkKfpph24K9FTXNuXwsgx_oAuBRcBfx-WCzzPAe2VtLqKEjQpC3z6KLahIRHlyJUbMMQIWAHrNl7HUWZHLv4JfWkEOjC9b5fu943eSp1alRnMdzSz45P7cV/s200/anna+giraldo.png" width="174" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b><i>Anna Giraldo</i></b></span>, classe ‘72 vive da sempre in un paese della provincia di Mantova.<br />Dopo la Laurea in Economia e Commercio e il Master in Informatica gestionale si è occupata di consulenza informatica, attività che volge tutt’ora.</div>
<div style="text-align: justify;">
Al lavoro affianca la passione per la scrittura sbocciata senza preavviso nel maggio del 2008.<br />Con Casini editore ha pubblicato 436 nel 2011 e Thunder + Lightning nel 2012, i primi due capitolo della saga urban fantasy “del giaguaro”.<br />Scrive anche molti racconti che “spamma” sul web e in alcuni casi sono stati pubblicati anche in cartaceo.<br />I suoi fiori all’occhiello: Il cerchio - classificato tra i primi 10 finalisti al concorso nazionale Fantastique 2010 indetto dal Fantasy Horror Award di Orvieto, sul secondo numero della rivista digitale Altrisogni e nell’antologia del Fantasy Horror Award 2010.<br />Mr. J. Walker Jr. - terzo nella prima edizione del concorso <i>Una penna per Poe</i>, edito in un ebook gratuito.<br />Dea gattara - quinto posto al concorso nazionale Le quattro porte di Pieve di Cento e quarto posto al concorso per la seconda antologia di Braviautori, edita a dicembre 2010.<br />Joe il sicario – nell’antologia I bastardi senza storia in memoria di Giovanni Buzi (Il Foglio editore).<br />È curatrice di antologie digitali: “Quistello in cerca… d’autore” (progetto patrocinato dalla Biblioteca e dal Comune di Quistello, 2011) e “I Robertson” (antologia di Black Comedy per il forum Pescepirata.it, 2012).<br />Per un periodo nel 2009 si è dedicata alla recensione cinematografica sul sito <b><i>www.videogirl.it</i></b>, mentre, dall’inizio del 2012, ha iniziato la collaborazione come freelance con la rivista Tutto qui & Dintorni e con Fantasy Planet.<br />Fa parte del comitato organizzativo del San Giorgio di Mantova Fantasy.<br /><b><i>Il suo blog: www.annagiraldo.altervista.org</i></b></div>
</blockquote>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i>Bene, non ci resta che lasciarvi scartare questo splendido dono.</i></b></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv0blWlsRhciVzh6AghMoDz0-r7hlYoFHbUdShJzdfoah7WXV8NwLTTa9bPgZC3uKnvL5jItCQdQMcUxE31vVTzPDLftk0R98tZViM2N0YVly3sLqBaM_fFPlUQo7ezMnljslGhGSZd98x/s1600/get+on+the+boat.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv0blWlsRhciVzh6AghMoDz0-r7hlYoFHbUdShJzdfoah7WXV8NwLTTa9bPgZC3uKnvL5jItCQdQMcUxE31vVTzPDLftk0R98tZViM2N0YVly3sLqBaM_fFPlUQo7ezMnljslGhGSZd98x/s320/get+on+the+boat.png" width="223" /></a></div>
<br />
<br />
Pro tanto quid retribuamus?<br />
<br />
La S.V. è invitata al Get on the boat Christmas Party 24 dicembre 2012<br />
<br />
HMS Belfast<br />
More London Riveside<br />
London<br />
<br />
La nave salpa alle 11.30 p.m.<br />
È gradito l’abito lungo.<br />
<br />
L’Afternoon Tea a Knightsbridge è giunto al termine. La jam session raggiunge il culmine.<br />
Adoro servire ai tavoli quando la gente si dirada e rimane soltanto qualche gentiluomo profumato di sigaro o<br />
un’elegante signora dalle lunghe mani curate avvezze più al mazzo di carte del bridge che ai lavori di casa.<br />
Turisti curiosi ci guardano dal vetro come bambini davanti al negozio di giocattoli.<br />
È stato in un momento come questo, ormai più di tre mesi fa: un bell’uomo attempato, capelli e barba candida, come l’impeccabile completo di panno, mi ha messo tra le mani un biglietto di invito. Senza una parola.<br />
“Strano”, mi dico. “Di solito lo fanno per avere qualcosa in cambio. Tornano a riscuotere, molto presto”.<br />
Invece questo signore, il cui ritorno, devo ammetterlo, mi avrebbe lusingato, non si è più fatto vedere.<br />
Vado alla festa. Per incontrarlo.<br />
Ho avuto tre mesi per pensarci, eppure mi sono decisa solo oggi a cercare l’abito da sera. Sarà il Natale, ma la metro stamattina era sigillata di folla, e l’aria nelle vie dello shopping era elettrica.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKfsSOffIuk9u2t7asF8jPHj372zCRznL_TLEbwgB1kHGipDfdsMlP1Y5UzmFTXEcu9w9ReW8wEA2Xi1pCUVZhFmjYcgYd4ExqaeNh1wghLvbuJ0-TO2awpu07M04yz2zrdBpnqBc3UAZW/s1600/abito+rosso.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKfsSOffIuk9u2t7asF8jPHj372zCRznL_TLEbwgB1kHGipDfdsMlP1Y5UzmFTXEcu9w9ReW8wEA2Xi1pCUVZhFmjYcgYd4ExqaeNh1wghLvbuJ0-TO2awpu07M04yz2zrdBpnqBc3UAZW/s1600/abito+rosso.png" /></a></div>
Ho camminato sconsolata nella bava sferzante di dicembre ormai decisa a rinunciare.<br />
Poi eccolo lì, nella vetrina. Di raso rosso, in decolleté, incantevole.<br />
Ho speso tutti i miei risparmi per quel vestito e ora sono impaziente di indossarlo.<br />
<br />
Spengo le luci in sala. Rimangono i dodici alberi di Natale pieni di luccichii.<br />
Mi cambio nel retrocucina ed esco.<br />
Amo Londra e le sue strade rutilanti di addobbi natalizi, silenziose solo per questa notte.<br />
Ascolto i miei passi rimbombare sull’asfalto, mentre fermo uno dei rari taxi ancora in servizio.<br />
Mostro l’invito. Il taxista alza appena il volume di un cd di carole natalizie e parte senza una parola.<br />
Il lungo-Tamigi è morbido come le curve di una bella donna mentre lasciamo alle nostre spalle il Parlamento, Strand, il Waterloo Bridge e su, su, costeggiando i bordi della City. Più avanti la Torre di Londra, e giù a sud, lungo il Tower Bridge in direzione del nuovo grattacielo svettante sopra Southwark. <br />
Un bel marinaio mi attende sulla banchina e mi accoglie come se mi conoscesse.<br />
Mi augura Buon Natale scortandomi sulla passerella.<br />
Altri due marinai con le divise ricolme di mostrine fanno la guardia all’ingresso.<br />
«Benvenuta e Buon Natale, madam».<br />
Mi indicano la strada e già un altro ufficiale mi sta porgendo il braccio per condurmi in visita all’incrociatore.<br />
All’interno gli allestimenti del Museo della Guerra sono stati tolti, ovunque ci sono grandi schermi a led che inquadrano i luoghi più importanti della città: Piccadilly Circus, Covent Garden, Buckingham Palace, il 30 di St. Mary Axe. Sul ponte di prua, dinanzi a un lungo buffet, un quartetto di fiati e un pianoforte intonano un pezzo jazz con influenze latine.<br />
Capannelli di gente elegante, sparsi qua e là, si intrattengono amabilmente nel gorgoglio dei motori già in movimento.<br />
Alle 11.30 in punto la sirena annuncia la partenza. La passerella viene ritirata e la nave, lentamente, abbandona la banchina.<br />
Mi precipito a poppa, dove la musica arriva come un sussurro portato dalla brezza. La nave avanza, lasciando indietro la costruzione sghemba del Municipio, mentre il fianco rosso del London Bridge saluta da lontano.<br />
Ma cosa sono quelle luci?<br />
Una si alza sopra la Hay’s Galleria, una è lontana, sull’altra sponda. E poi bagliori rossi e gialli nel cielo della City.<br />
Mentre la nave passa sotto il ponte levatoio del Tower Bridge, realizzo che non ci sono rumori, nessun suono, a parte il russare tenue dei motori di bordo e quella musica per pianoforte e sax, in lontananza.<br />
D’un tratto la scia della Belfast si increspa di lato.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdJOlBKJ5yoOSHwykRTuGFujMfMquXyJ_bcAHK2PtaWzsXt0Q-S1ejHPSUAd0pCeiHUg7mpjHiV9o1EnspBviWeTCT6Xg2JNAYw26QfzTfASPJYxy9I1f_VyKCXz3iWX1ZQKGSoGxrnZcy/s1600/profilo+nave.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdJOlBKJ5yoOSHwykRTuGFujMfMquXyJ_bcAHK2PtaWzsXt0Q-S1ejHPSUAd0pCeiHUg7mpjHiV9o1EnspBviWeTCT6Xg2JNAYw26QfzTfASPJYxy9I1f_VyKCXz3iWX1ZQKGSoGxrnZcy/s1600/profilo+nave.png" /></a></div>
Nel buio compare inquietante il profilo di una nave antica.<br />
Procede veloce e presto entra nel fascio di luce del faro di poppa.<br />
È la Golden Hinde! Riconosco il muso dorato di cerva che adorna l’albero di bompresso del galeone ormeggiato da anni in una darsena di Southwark.<br />
Ma cosa sono quelle esplosioni di luce gialla e rossa sulle rive tutto intorno?<br />
La navigazione si fa spedita: costeggiamo Canary Wharf con i grattacieli di vetro infinitamente alti, e avanti ancora. Il cielo si riempie a tratti di grappoli di scintilli nei toni del rosso, come fuochi d’artificio monocolore.<br />
Stiamo doppiando Greewich quando, con la mano alzata, saluto la città ormai distante. Sto per rientrare, ma dietro di noi, accanto alla Golden Hinde, compare un maestoso veliero.<br />
Non ci posso credere.<br />
La Belfast, la Golden Hinde e ora il Cutty Sark! Perché sono salpate assieme per lasciare Londra?<br />
Un brivido mi assale all’ennesimo sfavillio nel cielo.<br />
Nella sala di controllo trovo bella gente, stuzzichini, champagne, la musica più forte. Signore ingioiellate, uomini in tight e ufficiali fanno un cenno di saluto e mi augurano Buon Natale.<br />
Sui grandi schermi le immagini sono ferme, come in attesa dell’autorizzazione a ripartire.<br />
Sosto dinanzi a quello che mostra il Big Ben.<br />
Una sirena annuncia la mezzanotte.<br />
Il vociare si fa più alto, l’orchestra intona un pezzo con brio.<br />
Agli strumenti si è aggiunta una voce, distinguo a malapena le parole: “Get on the boat!”. Sali sulla nave!<br />
Lo schermo ricomincia a funzionare.<br />
Un giovane in divisa mi domanda «È sicura di voler vedere, madam?».<br />
Ma non termina la frase e già il Big Ben si sta afflosciando su se stesso in un nugolo di polvere. Poi è la volta del Parlamento alle sue spalle.<br />
Come impazzita mi giro per vedere altri schermi: le piazze stanno andando a fuoco, i monumenti esplodono, i grattacieli si accasciano. In silenzio. Qui c’è solo la musica: “Get on the boat!”.<br />
Sali sulla nave.<br />
Indietreggio, ma i monitor sono ovunque… allora fuggo via, sul ponte di poppa, dove le parole si affievoliscono e la presenza del galeone, e del clipper, dietro la Belfast, un po’ mi rassicura.<br />
Fa freddo. Le mie mani aggrappate alla balaustra sono ghiacciate.<br />
Le luci in cielo e i fuochi si sono diradati con la distanza e sono scomparsi del tutto.<br />
La nebbia è fitta.<br />
Una bella signora vestita di azzurro viene al parapetto, mi dice che stiamo per entrare in mare aperto.<br />
Una sirena lo annuncia.<br />
La nebbia si squarcia e un’enorme sfera luminosa si allarga in un punto lontano a ovest deformandosi, fino ad appiattirsi e stendersi, come un sudario, sopra la città.<br />
«Che spettacolo!» esclama la sconosciuta mentre la musica continua senza sosta.<br />
Sento un tocco leggero sulla spalla.<br />
Mi giro.<br />
L’uomo del biglietto a Knightsbridge, in divisa, con le mostrine da Capitano, mi sta sorridendo.<br />
«Buon Natale, signorina. Sarebbe così gentile da concedermi questo ballo?». <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDfhIsZDUM7dpaZFY9x-AU1FIR8o8OkfkbobX8bDPwvl6FOQe74O9Y8fNw8roTXWP36JSXGxQY8eu_YFM4gRt12lMkaQVEy-ldiyzNdzC6Wk7ZGd_uXFwNTAogXl45zTI3vtBjSG2rg25b/s1600/the+end.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDfhIsZDUM7dpaZFY9x-AU1FIR8o8OkfkbobX8bDPwvl6FOQe74O9Y8fNw8roTXWP36JSXGxQY8eu_YFM4gRt12lMkaQVEy-ldiyzNdzC6Wk7ZGd_uXFwNTAogXl45zTI3vtBjSG2rg25b/s1600/the+end.png" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-59464370590093475362012-12-18T20:25:00.000+01:002012-12-18T20:26:55.411+01:00"Natale con semplicità" un dono da Fiorella<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Ciao a tutti,</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>eccoci tornate per riempire il fondo del vostro albero natalizio, un nuovo regalino per voi, ad allietare questa serata sarà una persona che da poco collabora con "Alla fine del sogno", ma sicuramente non è conosciuta per questo :P</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><br /></i></b>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJMol28VtOgGcZW6Kv-gh_Zus4ItgcG9UiWHNjqpT_wCu4GPNDW3zprgUnjnv5tMEn68NTOd9lNC5wzzKOa1yFCdIW6hlaIdH232SmmPAciDZGykpB1SSqCqo6tUNoyFDdhIIPegpROtJs/s1600/natale.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJMol28VtOgGcZW6Kv-gh_Zus4ItgcG9UiWHNjqpT_wCu4GPNDW3zprgUnjnv5tMEn68NTOd9lNC5wzzKOa1yFCdIW6hlaIdH232SmmPAciDZGykpB1SSqCqo6tUNoyFDdhIIPegpROtJs/s320/natale.png" width="320" /></a></div>
<b><i><br /></i></b>
<b><i><br /></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Bene, senza tirare troppo la corda, andiamo a scoprire di chi si tratta...</i></b></div>
<blockquote class="tr_bq">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggllpCREQZBskFcc8E-mR7MUM0OIaiE2mJqQn-I9-shyqBqDwHB0cJKFBiAbk0UHFNa_1rm-lNY8RNOFaPwjaCILBQk809ogo0UYfRx9leBSHEYOkGdMtb_va76zzmL8UNkZ-r-7B4f7ND/s1600/rigoni+fiorella.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggllpCREQZBskFcc8E-mR7MUM0OIaiE2mJqQn-I9-shyqBqDwHB0cJKFBiAbk0UHFNa_1rm-lNY8RNOFaPwjaCILBQk809ogo0UYfRx9leBSHEYOkGdMtb_va76zzmL8UNkZ-r-7B4f7ND/s200/rigoni+fiorella.png" width="177" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><b><i>Rigoni Fiorella</i></b></span></span> nasce nel 1969. Nel 2010 un suo racconto breve è stato pubblicato sul libro 365<br />
STORIE CATTIVE. A settembre 2011 la rivista digitale Altrisogni ha pubblicato il suo racconto intitolato DUE GIORNI. A dicembre 2011 è uscita l’antologia horror NEL BUIO edita da Dbooks dove è presente con il racconto ASPETTANDO LA MORTE. A fine dicembre 2011 è uscito il suo primo romanzo MINON, edito da Ciesse Edizioni, scritto a 4 mani con Alexia Bianchini. Nel 2012 ha partecipato all’antologia D-DOOMSDAY edita da Ciesse, poi è uscito in e-book il racconto horror LA RACCHIA edito da Sogno Edizioni.</div>
<b><u><i>Il suo sito: http://www.fiorellarigoni.it/</i></u></b></blockquote>
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<b><i>Ed ecco a voi il suo splendido regalo!</i></b></div>
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<div style="text-align: justify;">
Il buio avvolgeva il maniero e il silenzio era totale.<br />
L’eterea presenza svanì lungo il corridoio. Nessun rumore accompagnò la sua dipartita.<br />
Appariva di tanto in tanto, vagando per le stanze del vecchio castello. La sua presenza inquietante rendeva la vecchia dimora un posto non gradito ai più. Eppure la bella fanciulla non faceva nulla di male, si limitava a percorrere le grandi camere senza proferire parola, almeno fino alla vigilia di Natale.<br />
Il signor Bonti, l’anziano proprietario, si era abituato a vederla. Erano solo tre anni che vi abitava stabilmente, ma non credeva alle tante chiacchiere che la gente del paese faceva sul fantasma.<br />
Non aveva mai udito rumori molesti, nemmeno le grida orribili che parevano funestare l’aria nella notte di Natale. Forse però ciò dipendeva dal fatto che il periodo delle vacanze natalizie lo passava in casa della figlia, in compagnia dei quattro nipotini. In verità questo era il primo Natale che trascorreva nella vecchia magione, ma la cosa non lo spaventava affatto.<br />
La bellezza della giovane era notevole e lui se n’era invaghito. Il viso scarno e pallido dell’evanescente figura rispecchiava la tristezza che ne pervadeva l’animo. Si diceva fosse Angelica Monfredi, l’unica figlia del conte Monfredi, colui che aveva fatto costruire la vecchia dimora nel lontano 1850.<br />
Era morta in modo orribile nel 1875 all’età di 20 anni, pochi giorni dopo l’annuncio del suo fidanzamento.<br />
Il vecchio signore aveva cercato ogni informazione possibile sulle famiglia Monfredi. In particolare su Angelica, ormai diventata una presenza costante nella sua vita, ma non aveva trovato molto. Le notizie di quell’epoca erano frammentarie.<br />
Nelle lunghe notti insonni aveva provato a interrogarla ma la sfuggente figura non aveva mai risposto alle sue domande. Il suo bel viso si era rabbuiato mentre svaniva per cercare di scappare alle insistenze con cui l’uomo la circuiva.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghG1w2cN31czznBvc61fwZH3DGd2XJok2qUyUOi9HTRlbpqZLOxW0_BT_D1ApKxNkcgJt15fLPhsRIorYCNq_WCkSI93exuBoNKuILpcWnSjKDFLnT1_ouOPuYs89Lvagg22j7d7ASrQLy/s1600/fantasma.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghG1w2cN31czznBvc61fwZH3DGd2XJok2qUyUOi9HTRlbpqZLOxW0_BT_D1ApKxNkcgJt15fLPhsRIorYCNq_WCkSI93exuBoNKuILpcWnSjKDFLnT1_ouOPuYs89Lvagg22j7d7ASrQLy/s1600/fantasma.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il corpo di madamigella Angelica era stato trovato nella biblioteca la vigilia di Natale. La ragazza era seminuda. Le avevano legato le mani dietro la schiena e la sua pelle presentava ferite ovunque.<br />
Il viso era stato orrendamente sfigurato e le era stata strappata la lingua. Chiunque l’avesse ridotta in quel modo doveva volerle un gran male.<br />
La servetta che l’aveva rinvenuta era scappata urlando. L’avevano trovata mentre vagava sul sentiero che portava al paese dopo un paio d’ore. Aveva gli occhi sbarrati e recitava il rosario in preda alla disperazione.<br />
Il padre non riusciva a darsi pace per l’accaduto. La madre invece era corsa in chiesa a pregare certa che la scomparsa dell’amata figlia fosse da imputare al diavolo in persona.<br />
Il corpo di Angelica era stato ricomposto e adagiato nel suo letto per la veglia funebre. Il viso era stato celato da un velo scuro e le sue membra devastate erano state coperte dal suo più bell’abito.<br />
Accanto al letto erano stati accessi quattro enormi ceri che spandevano la loro tenue luce donando alla stanza un aspetto spettrale. La gente del paese era accorsa al capezzale della poveretta più per curiosità che per altro. Quelli che entravano nella stanza si facevano il segno della croce e mormoravano preghiere in tono dimesso, ma i loro occhi saettavano in ogni dove incuriositi.<br />
Le pettegole erano arrivate a frotte solo per sbirciare la vecchia dimora a loro proibita. Il loro brusio si levava nei corridoi come un fastidioso sottofondo.<br />
Il conte, alterato dalla poca comprensione che denotavano le comari, le aveva raggiunte sbraitando e gesticolando.<br />
«Andatevene!» aveva tuonato con il suo vocione. «Lasciate che l’anima della mia povera bambina lasci la propria dimora in pace! Tornatevene alle vostre case e rispettate il nostro dolore» le aveva redarguite mentre si avvicinava a grandi passi al capezzale della morta.<br />
Al cospetto della figlia era scoppiato in un pianto amaro.</div>
<div style="text-align: justify;">
La sera era scesa presto, ammantando il maniero con la sua scura coltre. Solo i ceri erano rimasti accesi e il silenzio era divenuto greve.<br />
L’uomo era rimasto a vegliare il corpo da solo. La moglie, rientrata dalla chiesa sul far della notte, si era tenuta in disparte, piangendo le sue lacrime lontana dalla figlia. Ma allo scoccare della mezzanotte l’aria era stata squarciata da un urlo raccapricciante. L’anima di Angelica si era librata sopra al letto e aveva preso a gridare a squarciagola, facendo rabbrividire gli abitanti della magione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibSdGt338s25FI9-hTtp3JNci1D1X0TLF3BzsXkQ6nSXIZUSer84B0hn_SvHJEtjSmGB3FVBZWZQ7DAs-DC32knr8Z3qbvdfKNgu8W2VBs9TyCpCM30iqMTX9g3_OHHbjEM7ZYg9Kc68yO/s1600/fantasma1.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibSdGt338s25FI9-hTtp3JNci1D1X0TLF3BzsXkQ6nSXIZUSer84B0hn_SvHJEtjSmGB3FVBZWZQ7DAs-DC32knr8Z3qbvdfKNgu8W2VBs9TyCpCM30iqMTX9g3_OHHbjEM7ZYg9Kc68yO/s1600/fantasma1.png" /></a>L’eterea presenza si era aggirata per la stanza volteggiando sospesa nell’etere. I lunghi capelli le mulinavano attorno al capo, mossi da una brezza invisibile, mentre la veste si gonfiava attorno alle sue carni in modo abnorme. Il bel viso era deturpato dalla rabbia che ne alterava i lineamenti. Le mani artigliavano il vuoto protendendosi verso il padre, nel tentativo di ghermirlo.<br />
«La mia prematura dipartita peserà sulla vostra coscienza come un macigno. Maledico il giorno in cui mi avete generata e maledico la vostra misera esistenza! Se non fosse stato per le vostre brame di potere io sarei ancora viva e invece il mio corpo martoriato giace su quel giaciglio e la mia anima sarà legata a questa casa per l’eternità. Voi mi avete consegnato a quel mostro e d’ora in avanti io vi tormenterò con la mia presenza senza darvi tregua, accompagnerò la vostra esistenza finché la morte non vi troverà e assisterò al vostro ultimo respiro con immenso piacere!» enunciò il fantasma avvicinandosi pericolosamente al conte. «Questo sarà il mio regalo di Natale per voi, padre». </div>
<div style="text-align: justify;">
La vecchia pendola batté il primo rintocco. Il signor Bonti alzò lo sguardo dal libro. Il fantasma era già svanito oltre l’uscio della biblioteca da parecchio. L’aveva invocato alcune volte, come al solito, ma lei era svanita in fretta.<br />
«È Natale, mia bellissima Angelica, speravo nella vostra clemenza stasera. Magari che vi fermaste un po’ ad ascoltare questo vecchio in vena di confidenze» disse chiudendo il tomo. <br />
L’urlo lo investì lasciandolo a bocca aperta. Un brivido di paura gli scese lungo la schiena mentre una corrente gelida s’insinuava nella stanza.<br />
La dama apparve davanti al camino. I capelli erano scompigliati e la veste fluttuava nell’aria ghiacciata. Il suo bel volto era divenuto un ghigno malefico, le sue mani erano contratte e parevano pronte ad artigliarlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
In un attimo gli fu addosso. L’orrore si dipinse sul viso dell’uomo mentre il suo affaticato cuore batteva all’impazzata. La paura lo strinse nella sua feroce morsa e quando l’eterea presenza gli fu davanti strabuzzò gli occhi. Il sangue pompava furioso nelle sue vene, troppo veloce per quel corpo stanco e malato. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm43FrqNl6zWuqdFhzeVh3vWzTuhbXgMH5c6vj6hhQbZWheg9xc9hTbNcdM7G6ToqWXAnjHLcyqyV9ytAEtcsT91D_ySX80m_9NZVHT9lHR_pipUe9Pqf120O59IW9NC3GVljpA-EgGhpx/s1600/fantasma+vola+copia.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm43FrqNl6zWuqdFhzeVh3vWzTuhbXgMH5c6vj6hhQbZWheg9xc9hTbNcdM7G6ToqWXAnjHLcyqyV9ytAEtcsT91D_ySX80m_9NZVHT9lHR_pipUe9Pqf120O59IW9NC3GVljpA-EgGhpx/s200/fantasma+vola+copia.png" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Fu questione di un attimo, il cuore fece le bizze e il suo respiro si fece rantolo prima e assente un attimo dopo.<br />
Il corpo ormai senza vita si accasciò sulla poltrona come una vecchia coperta malandata.<br />
La crudele risata di Angelica riecheggiò nella stanza e accompagnò l’ennesima dipartita.<br />
«Buon Natale, signor Bonti» sibilò la dama svanendo nell’aria.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-15537311737783164712012-12-16T19:47:00.001+01:002012-12-16T19:47:59.195+01:00"Natale con semplicità" un dono da Baba Deca<i><b><br /></b></i>
<i><b>Ciao a tutti,</b></i><br />
<i><b>come avete passato il fine settimana? </b></i><br />
<i><b>Non preoccupatevi, non ci siamo dimenticate di voi e per dimostrarvelo ecco un'altro bel regalino da mettere sotto l'albero.</b></i><br />
<i><b>Per questo splendido dono dobbiamo ringraziare...</b></i><br />
<blockquote class="tr_bq">
<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPFBpGATu6lZ1v3LcxgG05EG8En_SFWGbiML_4UdpvHU9-A26sBVLEQ9czaSR2MPhcSH-LxNDJHdgn9CKLYo3KEnBc9X0PNL7FjMLi4Yp-7Sr5l7YeOsk6WCdRJROUTLjSJlQItsztxU0Z/s1600/barbara.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPFBpGATu6lZ1v3LcxgG05EG8En_SFWGbiML_4UdpvHU9-A26sBVLEQ9czaSR2MPhcSH-LxNDJHdgn9CKLYo3KEnBc9X0PNL7FjMLi4Yp-7Sr5l7YeOsk6WCdRJROUTLjSJlQItsztxU0Z/s200/barbara.png" width="176" /></a><div style="text-align: justify;">
<i style="font-style: italic;"><b><span style="font-size: large;">Barbara de Carolis</span></b></i> in arte <i><b><span style="font-size: large;">Baba Deca </span></b></i>nasce in un ospedale romano dopo aver occupato il ventre materno per ben dieci mesi. Ultima di cinque figli, trascorre l’infanzia nella Roma degli anni ’80 tra biciclette, tanti amici maschi, film horror e partite a pallavolo. Frequenta il liceo artistico per sei anni (cinque sembravano pochi) e si laurea in Storia moderna e contemporanea. Mamma, vegetariana dall'adolescenza, ama il mondo del cinema e della letteratura fantastica a tutto tondo. Ha iniziato a scrivere per diletto, ha collaborato con La Repubblica, svariati quotidiani locali e on-line, occupandosi prevalentemente di recensioni e articoli a carattere culturale, ha pubblicato testi di narrativa, è presente in diverse raccolte di fantascienza. Attualmente si occupa di Risorse Umane per un importante Gruppo Editoriale e collabora con due blog letterari<i>.</i></div>
</blockquote>
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<div style="text-align: center;">
<i><b>E ora, come sempre, andiamo a gustarci questo regalo.</b></i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpaALI9rOz1xICKFoV1TK5SJki1iA1kcferHblAenDNYdf-NDfpNZB09rGUgbScdhvVu40HyPCGXSbHn5cOvE_8FNUyYay0nbTsvThvuMt9W83mXTFaiqm9ttnQxNZvByiTqHvDqPO4Hyk/s1600/nemesi.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpaALI9rOz1xICKFoV1TK5SJki1iA1kcferHblAenDNYdf-NDfpNZB09rGUgbScdhvVu40HyPCGXSbHn5cOvE_8FNUyYay0nbTsvThvuMt9W83mXTFaiqm9ttnQxNZvByiTqHvDqPO4Hyk/s400/nemesi.png" width="262" /></a></div>
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<div style="text-align: justify;">
Era l’antivigilia di Natale e Sebastian correva perché non c’era tempo per camminare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il treno sarebbe passato di lì a pochi minuti e la stazione era ancora lontana.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8gSh8sJTwAhm2XHfc3PftCY1wp9iLcKTjEUcKYX6BipGMBwepXlvxtF1vo6MztFAIIYxdGRdcU6IM73NPROcC3G-9Yp4Y3B2o6PvvaOGJJZlyNd5Jr4HHBAit3-GcTa-3Xi73jvjK33Yj/s1600/bambino+felice.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8gSh8sJTwAhm2XHfc3PftCY1wp9iLcKTjEUcKYX6BipGMBwepXlvxtF1vo6MztFAIIYxdGRdcU6IM73NPROcC3G-9Yp4Y3B2o6PvvaOGJJZlyNd5Jr4HHBAit3-GcTa-3Xi73jvjK33Yj/s200/bambino+felice.png" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Pioveva con il sole, e questo lo divertiva da sempre, perché i suoi occhi di bambino trattenevano quella patina di stupore e meraviglia che poteva trasformare ogni cosa in un avvenimento straordinario. I suoi undici anni lo facevano sentire un semi dio; il tempo in cui tutto sarebbe cambiato e tutte le scelte, anche le più banali, avrebbero comportato inevitabili conseguenze, non lo vedeva nemmeno. L’età lo assisteva, e la maschera di ingenuità che celava gli errori di un ragazzo, avrebbe giustificato ogni suo gesto, in tutte le circostanze.</div>
<div style="text-align: justify;">
Aveva una vita davanti a sé, e una successione di istanti da vivere per giocare, crescere, sbagliare, imparare e per vendicare. Si, vendicare. Quel giorno le circostanze lo avevano indotto a pensare, per la prima volta nella sua esistenza, alla vendetta come a un concetto chiaro e palpabile. Vendicare il suo orgoglio ferito,</div>
<div style="text-align: justify;">
mettere a tacere l’inutilità delle offese declamate con tanta leggerezza. Vendicare: questa parola lo esaltava ed era la parola del momento.</div>
<div style="text-align: justify;">
L’odore della terra bagnata saliva diffondendosi nell'aria senza parsimonia, faceva freddo e le gocce di pioggia cadevano con delicatezza sui suoi occhi senza infastidirlo, le decorazioni di Natale distribuite sugli alberi e sulle facciate dei negozi lo inondavano di felicità, risvegliando in lui quella rassicurante sensazione di calore che associava da sempre alla magica ricorrenza. Tutto sembrava incantevole, se solo non fosse stato per quella maledetta voce che echeggiava nella mente con la stessa cadenza di un fastidioso suono campionato: “Sei stolto, mi ricordi proprio il titolo di un romanzo di Dostoevskij!”. Così aveva sentenziato il professore di italiano allontanandosi dalla classe al termine di una mortificante interrogazione nella quale Sebastian aveva dimostrato il peggio di sé; prontamente, il ragazzo, animato dal suo orgoglio di studente sfaccendato, si era collegato su internet dal computer della piccola sala d’informatica della scuola, seguito dall'intera classe.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim7jIwTU7f95kfNxmWYLPiveC3agdsnJymbqHP5MHpfUiaBbwIJ6k5njyehf64sBTBJmXYZ9ojWvctVGWaKRwReZKmJUvi0AiGs523z2IfxOIHFK20c5D-3Lz4yud41cWkC1zjLBV6qqAZ/s1600/dostoevskij.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim7jIwTU7f95kfNxmWYLPiveC3agdsnJymbqHP5MHpfUiaBbwIJ6k5njyehf64sBTBJmXYZ9ojWvctVGWaKRwReZKmJUvi0AiGs523z2IfxOIHFK20c5D-3Lz4yud41cWkC1zjLBV6qqAZ/s1600/dostoevskij.png" /></a>“Chi è Dostoski, o come cavolo si chiama? E come si scrive? Dai aiutatemi” diceva Sebastian scuotendo la testa, agitando le mani e ridendo. “Dostaski, Dostieski, eccolo!” Una lunga biografia era a disposizione per conoscere la vita e le opere del grande scrittore e lo sguardo dei ragazzi si concentrò sui titoli dei romanzi,</div>
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Il giocatore, Umiliati e offesi, Delitto e castigo, quando qualcuno gridò alle sue spalle: “L’idiota, sì è l’Idiota!”. A quella voce se ne unirono altre: “Sì, l’idiota, Sebastian l’idiota!” cominciarono a gridare tutti senza esclusione. “Ridete pure, e. . . allora lui è. . . è questo” disse, indicando un altro titolo, fiero per la sagacia della sua battuta.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Un pover'uomo, ecco cos'è lui, un pover'uomo!” ma nessuno rise. La battuta non era poi così divertente, o almeno, non come quella del professore. Sebastian era divorato dalla collera, non ammetteva di essere preso in giro dai suoi compagni per colpa di quello che lui aveva sempre definito un vecchio rimbambito. La campanella suonò, l’entusiasmo per l’inizio delle vacanze di Natale scoppiò manifestandosi nelle urla dei ragazzi. Lui uscì dall'aula, rientrò nella sua classe, prese lo zainetto e corse fuori dalla scuola.</div>
<div style="text-align: justify;">
Corse incontro al suo destino. La stazione era vicina e gli occhi di Sebastian non persero neanche per un istante l’arrivo del treno. Entrò nella stazione a una tale velocità che sembrava quasi che i piedi non toccassero terra. Le sue intenzioni era reali, era risoluto a porre fine al risentimento e per farlo doveva agire senza troppe remore. Raggiunse la banchina, si fece largo tra la folla, superò furente un uomo vestito da Babbo Natale che agitava un festoso campanello, il treno era a pochi metri, ancora un attimo, ancora un passo e ce l’avrebbe fatta, un ultimo sforzo. Arrivò di fronte a un uomo intento a ripiegare metodicamente il giornale e lo spinse con tutta la forza in suo possesso. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il treno si fermò, il campanello non suonava più, mentre il sangue, la materia cerebrale e gli avanzi del corpo dell’uomo, schizzarono in ogni dove, sui volti, gli abiti, i bagagli di chi vide tutto, e tra le tante grida di orrore che si alternavano scomposte tra la folla, si levò una voce rabbiosa ma sommessa: </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEFAV_iKqRKAKufuSBfjyrpi4tggV3SnB7PblyxU7LLXVf-yv6Cpx8DZeXjSsTsnbvsG-uZQMlvN7WIaZTA6tPWAmxuvSisHgAfNk9PIIOOL8Fsb_KSrgXEoyJKOEgdg_-tddbiA3Lz9yi/s1600/sangue.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEFAV_iKqRKAKufuSBfjyrpi4tggV3SnB7PblyxU7LLXVf-yv6Cpx8DZeXjSsTsnbvsG-uZQMlvN7WIaZTA6tPWAmxuvSisHgAfNk9PIIOOL8Fsb_KSrgXEoyJKOEgdg_-tddbiA3Lz9yi/s200/sangue.png" width="200" /></a>“Professore, chi è l’idiota ora?” </div>
<div style="text-align: justify;">
La pioggia divenne neve, i fiocchi di neve si tinsero di rosso posandosi in una pozza di sangue in terra e lui rimase immobile a guardarli, amava il rosso, gli ricordava il Natale…</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tempo avrebbe, comunque, continuato ad assisterlo; era solo un bambino e a sua disposizione c’erano tanti anni per riflettere sulle proprie azioni, per crescere, per comprendere e, infine, per espiare, come fanno gli adulti che vanno in galera, quelli che rubano, strappano la vita terrena, violano le esistenze altrui, ma poi si redimono e pagano il loro debito con la società. Niente di più semplice...espiare, questa parola lo esaltava, ed era stata eletta la parola del momento.</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNbLrmd4KJgYkGpIuoi-AiSappcdCSQbyzHK87mozbr8aaqBWtOl0JIh0D4fc9yK-ruSMwKctFaX1VE0Rxnl9AEJwo3wZPM-ds1PB1ohPZZW2j-RVwm_ME4J5b6OSYErjqzpNEJb9EVexJ/s1600/the+end.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNbLrmd4KJgYkGpIuoi-AiSappcdCSQbyzHK87mozbr8aaqBWtOl0JIh0D4fc9yK-ruSMwKctFaX1VE0Rxnl9AEJwo3wZPM-ds1PB1ohPZZW2j-RVwm_ME4J5b6OSYErjqzpNEJb9EVexJ/s1600/the+end.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-75922761276084875862012-12-13T21:10:00.000+01:002012-12-14T15:42:09.699+01:00"Natale con semplicità" un dona da Giovanni Stoto<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i>Buon sera a tutti,</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>come va? Pronti gli addobbi natalizi? Noi si e sotto l'albero abbiamo un altro pacco per voi!</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i> Il regalo di oggi ci viene gentilmente offerto da....</i></b></div>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9n3k4OVr8BYMvP0DLh6crRC1oRBv2QMSrx2f8J6Y4hPxDqRexCINMjWYL6bHVgLnAkwit0ybMj85wWEHlHMExaR1lc_pLeMf2xTuQ8mCuYMivC9YsLDFi0xFtQ532GNaG1dqzLpxjwTP2/s1600/giovanni.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9n3k4OVr8BYMvP0DLh6crRC1oRBv2QMSrx2f8J6Y4hPxDqRexCINMjWYL6bHVgLnAkwit0ybMj85wWEHlHMExaR1lc_pLeMf2xTuQ8mCuYMivC9YsLDFi0xFtQ532GNaG1dqzLpxjwTP2/s320/giovanni.png" width="171" /></a><span style="font-size: large;"><i><b>Giovanni Stoto</b></i></span>, nato a Napoli il 13 giugno 1973, trasferitosi a Latina all’età di 4 anni, dopo aver girato il mondo mette in pratica il detto “mogli e buoi dei paesi tuoi”, tornando a vivere a Latina dove sposa una concittadina che solo 10 anni prima gli aveva dato il due di picche.<br />
Ingegnere Informatico per necessità, ai bit preferisce la moto, il mare, le immersioni, la fotografia, le auto, la lettura e scrivere poesie. Ha da poco scoperto il mondo dei racconti brevi e cerca inutilmente di eguagliare i fasti di Theodore Sturgeon e Fredrick Brown.<br />
Seguitelo nel suo blog <span style="color: #0b5394;"><u><b><i>http://thegios.blogspot.com</i></b></u></span>, dove laconicamente armonizza l'amore per tutte le sue passioni, bit esclusi.</div>
</blockquote>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i>Ora andiamo a scartare questo nuovo regalo! Buona lettura a tutti.</i></b></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhStO1dHC02WEjHXJ2V7ogV1ZLpslGdY13fy2hO8Vx3FovFzTsYt-ylqbuK7MBKpsuITyWvlRfeiXjDpzE5ebkhk1xJldhqnwjxNQuBq_lTgAXkydywr4MfP4ZaHaad6Xp9xkfpu_k4QZiV/s1600/uno+scalino+al+giorno.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhStO1dHC02WEjHXJ2V7ogV1ZLpslGdY13fy2hO8Vx3FovFzTsYt-ylqbuK7MBKpsuITyWvlRfeiXjDpzE5ebkhk1xJldhqnwjxNQuBq_lTgAXkydywr4MfP4ZaHaad6Xp9xkfpu_k4QZiV/s400/uno+scalino+al+giorno.png" width="278" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Non ero mai riuscito a portarla con me giù in cantina senza che lei facesse tante moine. É strano come ogni volta trovasse una scusa che sul momento sembrava un pur valido motivo. Ricordo ancora la prima volta che varcammo la soglia di casa: fu impressionata da quegli scalini ripidi che sembravano immergersi in un abisso di pece, un mare denso e nero che emanava, lei diceva, un nauseabondo odore di vecchio. Ma pensa, e io che credevo che le cantine profumassero di oli delicati e d’incensi orientali. </div>
<div style="text-align: justify;">
E che dire delle fantasie che quel posto le suscitava nella mente? Una sera, mentre ero concentrato su un difficile passaggio di una fuga di Bach, lei mi fu dietro in preda al panico, balbettando frasi assurde, con la convinzione che il buio in fondo alle scale della cantina fosse solido, tangibile. </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR_YVm60AGu1L8a_FiSpvYsP55Z9AP6-yTarLqJE4beDaivgVyhVsIhKUwUjMPbf9kwESp9qqLL24DehEagkAMgACHXE4QUqGJaCOd4-RAkCggrmUedT0ANipmdrEWtOdVoiqcDO1dl5yS/s1600/fuliggine.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR_YVm60AGu1L8a_FiSpvYsP55Z9AP6-yTarLqJE4beDaivgVyhVsIhKUwUjMPbf9kwESp9qqLL24DehEagkAMgACHXE4QUqGJaCOd4-RAkCggrmUedT0ANipmdrEWtOdVoiqcDO1dl5yS/s1600/fuliggine.png" /></a>E fu ancora più convinta di ciò da quella volta che tornai dal basso completamente ricoperto da uno strato di fuliggine, e cercai invano di spiegarle che ero andato a mettere ordine nella carbonaia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Passarono le settimane, e con il sopraggiungere della primavera scendevo di rado in cantina: con il caldo infatti la caldaia era ormai inattiva, e non essendo io un gran bevitore di vini non avevo alcun pretesto per mettere piede in un posto così angusto, e umido e buio. Non che ne fossi spaventato, comunque!</div>
<div style="text-align: justify;">
Mia moglie, invece, prese la strana abitudine di star seduta per ore sul ciglio delle scale a fissarne il bordo. All’inizio la faccenda non mi preoccupò più di tanto. Anzi, mi divertiva e pensavo fosse un modo come un altro per esorcizzare la sua fobia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un giorno la osservavo, la mia mente persa altrove, il suo sguardo fisso sulla porta, quando repentinamente saltò giù dalla sedia gridando “Avanza! Avanza!” e solo dopo un paio d’ore riuscii a calmarla e a farmi raccontare quale strano fenomeno l’avesse spinta a comportarsi in maniera così irrazionale. Mi spiegò allora che quel “buio”, oltre a essere palpabile, aumentava nel tempo di volume! </div>
<div style="text-align: justify;">
Era cioè convinta che si stesse <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilVg5_uU2QuWeZi6iKTvqwF-rrX0V74tyxeTbGxIL8Aw6AMARhfamXkpS9Dmn6CoahozjUqb8Yn7qbJDXunAZYL0cHqf4T5GJBKkJ80HadncFsLFxQ23O5TuRzHsdbWZ8ULcnaymTKYrkD/s1600/scalino.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilVg5_uU2QuWeZi6iKTvqwF-rrX0V74tyxeTbGxIL8Aw6AMARhfamXkpS9Dmn6CoahozjUqb8Yn7qbJDXunAZYL0cHqf4T5GJBKkJ80HadncFsLFxQ23O5TuRzHsdbWZ8ULcnaymTKYrkD/s1600/scalino.png" /></a>espandendo, e per avvalorare la sua tesi mi raccontò di aver contato solamente dieci scalini, mentre affermava che il mese precedente ve ne fossero almeno dodici. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni mese che passava vedeva sempre meno scalini...</div>
<div style="text-align: justify;">
La portai da uno specialista e da quel giorno ogni scalino in meno che contava era una dose in più di sedativo. Cominciai a pensare a cosa sarebbe successo quando di scalini non ne sarebbero rimasti più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse è questa la pazzia: guardare il buio della cantina e contare ogni giorno uno scalino in meno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Divenne così impossibile farle attraversare quella porta, anche in quei giorni in cui non potevo andarci di persona perché costretto a letto. L’inverno imperversava.</div>
<div style="text-align: justify;">
Faceva freddo. Il carbone aveva smesso di bruciare. Era necessario che qualcuno ne aggiungesse dell’altro, ma quella stronza non aveva intenzione di scendere in quella fottutissima cantina. Mi imbottiva di medicine, nella speranza di accelerare la mia guarigione, e si metteva a frignare.</div>
<div style="text-align: justify;">
«Almeno oggi cristo, è Natale, vai di sotto ad accendere quella cazzo di caldaia» gridai un giorno invano, esasperato più dal freddo che dalla malattia.</div>
<div style="text-align: justify;">
É passata una settimana, e fa ancora molto freddo. Sono ancora ammalato, ma non sono più a letto. Sto scendendo in cantina per accendere la caldaia, anche se con grande fatica: il petto mi fa male quando mi piego, e il respiro è ancora corto e affannato. Ma io sono una marito premuroso, e ci tengo a non lasciare disordine in casa. Adesso, infatti, sto portando in cantina i pezzi più piccoli. Dopo però devo ricordarmi di tornare su a prendere la testa: è la parte del corpo che brucia più lentamente, è pertanto necessario che la caldaia sia a massimo regime.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora fa un po' meno freddo...</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSESglMO4sd2DDi4ZSZSOK-mRumMesRpqkiEWeeS4XNPxNB0iJhJHwl8gJ-TIC9R3u9XI9LmTtJKi2VMIf2bAXjPUmKULymvNVSSFoPWu2R3x1yXUVvHtv77QTvBddJW8RgCGgbW1GQ6aj/s1600/the+end.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSESglMO4sd2DDi4ZSZSOK-mRumMesRpqkiEWeeS4XNPxNB0iJhJHwl8gJ-TIC9R3u9XI9LmTtJKi2VMIf2bAXjPUmKULymvNVSSFoPWu2R3x1yXUVvHtv77QTvBddJW8RgCGgbW1GQ6aj/s1600/the+end.png" /></a></div>
<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-82048668393353649502012-12-10T11:44:00.000+01:002012-12-10T11:44:30.477+01:00"Natale con semplicità" un dono da Anna Grieco<div class="" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<br /></div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<b><i>Buon giorno a tutti e buon inizio settimana, continua lo speciale. </i></b></div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgicrSMabyk4oa8k_MRy-l6JxD4ibpTTcoZnb2JmybJEVDqYAR6KR009hCr8JeJ1BqWK4SCWNH1DeSIY3jOSGpKERjPZUf4-T9prcmheyev33K5Dkv4CXukc-T59eYzKVIK2_wr0KcAgTVe/s1600/natale.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgicrSMabyk4oa8k_MRy-l6JxD4ibpTTcoZnb2JmybJEVDqYAR6KR009hCr8JeJ1BqWK4SCWNH1DeSIY3jOSGpKERjPZUf4-T9prcmheyev33K5Dkv4CXukc-T59eYzKVIK2_wr0KcAgTVe/s320/natale.png" /></a></div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<b><i>Per rendere piacevole questo lunedì eccoci pronti ad omaggiarvi con un altro piccolo dono, a regalarci questo splendido pacco sarà una delle new entry del nostro blog di chi sto' parlando....</i></b></div>
<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAnA6ioRHi6jK9Oard6rXfNnlCfCLrGJzMqpYRfv3KZFnTfm4uFqh63yvPXCSxCh0jXvJN4_GYTeFKDhfDkzMnO9qfCei2sbyFjATsrme9MJaYQzXX6o56xIrX5nNYXIb0Inl6U1qN9SQA/s1600/anna+grieco.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAnA6ioRHi6jK9Oard6rXfNnlCfCLrGJzMqpYRfv3KZFnTfm4uFqh63yvPXCSxCh0jXvJN4_GYTeFKDhfDkzMnO9qfCei2sbyFjATsrme9MJaYQzXX6o56xIrX5nNYXIb0Inl6U1qN9SQA/s200/anna+grieco.png" width="200" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><b>Anna Grieco</b></i></span>,</span> 39 anni, vive a Barletta. Moglie e madre, nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo, “Amore al di là del tempo”, per la Linee Infinite Edizioni. Finalista del 4° Premio letterario internazionale de “La penna blu”, il suo racconto, “Il signore dell’arena”, è stato pubblicato nell’antologia dedicata al premio. Ha scritto inoltre diversi testi, tutti editi: “Quando la noia uccide”, in 365 Storie Cattive; “Il cielo in una stronza”; “Vlad Dracul”, che a breve sarà pubblicato nella raccolta Asylum 100; per la casa editrice GDS “Lacrime di sangue” , “Tenebra e luce” e “Stavros”; “La voce del cuore” e “Spiriti nella cattedrale”, pubblicati rispettivamente sul primo e sul settimo albo di Scritture aliene, per la Eds Edizioni; per Ciesse “Cassandra Prophecies”, facente parte dell’antologia D-Doomsday<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">.</span></div>
<u><b><span style="color: #990000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Di prossima uscita “Bestia”, “Xenia e il vaso di Pandora”, “L’ira di Apollo” e “Speranza”.</span></b></u>Collabora con il Fantasy Planet.</blockquote>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i><b>Ora a voi il compito di scartare il suo dono!</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8K0R4SW0TQ2dmxlpLmLYlgeWW__ypVf-SgwSwLENh0jVXczcrtKtdV61Vfxd_4iVrELDLVuIsrlJHdZLFncgmP9Mi0OUJLZBDo_35sdvPVRZcQBqxDKgcyh3BYyWW2lvbqcPY4A40Ry0r/s1600/natale+rosso+sangue.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8K0R4SW0TQ2dmxlpLmLYlgeWW__ypVf-SgwSwLENh0jVXczcrtKtdV61Vfxd_4iVrELDLVuIsrlJHdZLFncgmP9Mi0OUJLZBDo_35sdvPVRZcQBqxDKgcyh3BYyWW2lvbqcPY4A40Ry0r/s400/natale+rosso+sangue.png" width="273" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il rosso è stato il colore dominante di tutta la mia esistenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Scarlett, così mi ha chiamata mia madre. Sono nata da un’infuocata notte di passione.</div>
<div style="text-align: justify;">
“La più bella scopata della mia vita”, non fa altro che dirmi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Me lo ripete ininterrottamente da vent'anni, soprattutto quando è sbronza o peggio ancora, fatta.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Hai i suoi stessi occhi”. Anche questa frase l’avrò sentita un milione di volte. Solo di recente però, ho scoperto che è vero.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non avevo mai conosciuto il bastardo che ha sputato nel suo grembo, generandomi. Fino a qualche tempo fa non mi interessava neppure, ma quando un bel giorno ho visto la sua faccia stampata sui giornali, mi è scattato dentro qualcosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
È un grande uomo d’affari lo stronzo, ha talmente tanti quattrini che gli escono dalle orecchie. Nell'intervista che ha rilasciato per il “Financial Magazine” si è dipinto come una persona piena di valori, devoto alla moglie e ai due bambocci che ha messo al mondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cazzate! All'epoca è scappato non appena il suo cervello ha registrato la parola “figlio” e l’ha associata a “paternità” e quindi a “problemi”. Non si è nemmeno mai degnato di cercarmi, benché sapesse di avere una figlia in giro da qualche parte, che forse aveva bisogno del suo aiuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Del resto perché avrebbe dovuto? Non sono stata che un incidente di percorso che ha abilmente rimosso dalla mente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qualcuno direbbe: “Hai pur sempre tua madre!”.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh52SQv1C-MYZui6fNA2TjqMGmovWs6EJXw8d-rfzahZ0LGBRPj9NgW-c8kbezUvuSkgabpjnK1cKGXJzGLtwdyHt1Qss4xcNmSprSMT_V4BqqQfKV_a5U7jMByC7whA7WVpiz5XMedqSyg/s1600/aa.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh52SQv1C-MYZui6fNA2TjqMGmovWs6EJXw8d-rfzahZ0LGBRPj9NgW-c8kbezUvuSkgabpjnK1cKGXJzGLtwdyHt1Qss4xcNmSprSMT_V4BqqQfKV_a5U7jMByC7whA7WVpiz5XMedqSyg/s1600/aa.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Se lo fosse mai stata! Si è attaccata alla bottiglia e agli spinelli da quando il grande Jason Hollister l’ha mollata, perdendosi nel suo mondo allucinogeno e dimenticandosi completamente di me. Puah! Io non farò mai la stupidaggine di innamorami.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non ci tengo a mandare in pappa il cervello con quelle smancerie del tipo cuore e amore. Non che disdegni l’altro sesso, sia chiaro, ma gli uomini li voglio nel letto solo quando desidero farmi una cavalcata come si deve.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un flebile lamento mi distrae dai miei pensieri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi giro e guardo le due figure appese per i polsi al muro grigio e ammuffito.</div>
<div style="text-align: justify;">
I miei cari genitori!</div>
<div style="text-align: justify;">
Il sangue cola dai loro corpi nudi, ha formato una grossa pozza scarlatta sul pavimento, penetrando negli interstizi. Mia madre è morta da poche ore. Peccato, pensavo resistesse di più, ma è sempre stata una pusillanime e non si è smentita neanche al momento di crepare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque ho ancora lui. Ha una resistenza straordinaria al dolore, non sono riuscita ancora a farlo gridare.</div>
<div style="text-align: justify;">
È un duro Jason, ma lo sono anch'io.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prendo l’accendino e mi accendo una sigaretta, aspirando una grossa boccata, poi mi avvicino facendo attenzione a non sporcarmi gli stivali. Sono costati duecento dollari, cazzo!</div>
<div style="text-align: justify;">
Sorrido. Il primo regalo comprato con i soldi del mio paparino.</div>
<div style="text-align: justify;">
«Ehi, ti sei svegliato?» dico all'uomo che ho di fronte. I suoi occhi sono offuscati dal dolore, ma non provo nessuna pena per lui. L’unica cosa che mi viene da pensare è che mia madre aveva ragione: abbiamo davvero gli stessi occhi.</div>
<div style="text-align: justify;">
«Lasciami andare. Se sono i soldi che vuoi, puoi averli tutti» torna a dire per la centesima volta da che l’ho rinchiuso in questo garage.</div>
<div style="text-align: justify;">
Beh, oddio! Garage è una parola un po’ grossa per descrivere questo posto. Latrina sarebbe più azzeccato, visto quanto puzza, ma non sono riuscita a trovare niente di meglio così su due piedi. Pazienza, non sono schizzinosa e servirà comunque allo scopo. Siamo isolati per miglia e miglia. Qui nessuno sentirà nessuno, ed è questo che conta.</div>
<div style="text-align: justify;">
«Ma come? Vuoi lasciare sola tua figlia alla vigilia di natale?</div>
<div style="text-align: justify;">
Non desideri recuperare anche tu il tempo perduto?» lo derido mentre gli soffio in faccia una nuvola di fumo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non replica. Non sopporto l’indifferenza.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMzAttQVqjgPxmBTADZnNFGlpU9F6gVgLJjUq2zvzdCIMUrdqFUigN4E3-0zySeHwBwwEKQXi-cBVpI7V8GGiqZgGS40EMcdc3IdGALssd8auFMvTHJRVsrO7y6PHRpY8bx5X2WnLn2kvK/s1600/bb.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMzAttQVqjgPxmBTADZnNFGlpU9F6gVgLJjUq2zvzdCIMUrdqFUigN4E3-0zySeHwBwwEKQXi-cBVpI7V8GGiqZgGS40EMcdc3IdGALssd8auFMvTHJRVsrO7y6PHRpY8bx5X2WnLn2kvK/s1600/bb.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa cosa comincia a innervosirmi. Estraggo il coltello a serramanico dalla tasca dei jeans. È piccolo ma ben affilato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo metto bene in mostra davanti a mio padre. L’ha provato parecchie volte ormai, sa che lo aspettano sangue e dolore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Immergo gli occhi nei suoi mentre gli incido la carne del petto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lui sussulta, digrigna i denti, ma non emette suono.</div>
<div style="text-align: justify;">
«Wow, siamo proprio coraggiosi!» mi complimento. «Vediamo se questo ti fa effetto» dico spingendomi più giù, verso lo stomaco. Osservo affascinata la lama che taglia la carne come se fosse burro. Immergo le dita nello squarcio, scavo, toccando muscoli e nervi, poi mi porto la mano grondante sangue alla bocca per leccare i polpastrelli.</div>
<div style="text-align: justify;">
«Delizioso» mormoro mentre i canini si allungano fin quasi a toccare il labbro inferiore. Un fiotto di sangue mi sporca i pantaloni ma non importa, ho ottenuto ciò che volevo. Le grida di Jason sono musica per le mie orecchie.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi attacco al suo collo, preda di una smania inaudita. Ho tenuto a bada la fame per gustare la mia vendetta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il sangue, ricco e corposo, mi scende in gola come un liquore, inebriante e ricco di energia.</div>
<div style="text-align: justify;">
«Ma guarda che ingorda. Lasciane qualche goccia anche a me, tesoro!»</div>
<div style="text-align: justify;">
Quella voce familiare mi distrae dal mio pasto. Alzo il viso per puntare gli occhi sul magnifico vampiro che mi sta davanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Edward. È lui che ha cambiato la mia vita un mese fa, quando mi ha trasformata. Niente cuoricini però, la nostra è una relazione di comodo, ognuno fa quello che gli pare. A parte qualche scopata quando ce ne viene voglia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il ricordo dell’ultima mi accende improvvisamente il corpo di desiderio e un odore muschiato si diffonde nell'aria, mescolandosi all'effluvio del sangue.</div>
<div style="text-align: justify;">
Edward arriccia le labbra in un sorriso consapevole mentre si avvicina con quella sua andatura elegante. </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
«Tutto questo ti ha messo addosso un altro tipo di fame, eh baby?» mi dice strizzandomi l’occhio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5hgdLNDIpWbaeG_DbrZhiC6QE13WCvCRn87Gr7LGUxauTgirwCFosTnrkGCYE6ooWZ5ZdNjl8xS5pdfdPM583U5UNYu2JSach0TJygDt9M1JPdnJKwL5nWytkdi-6WI_KPXcVRXxB6xDJ/s1600/cc.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5hgdLNDIpWbaeG_DbrZhiC6QE13WCvCRn87Gr7LGUxauTgirwCFosTnrkGCYE6ooWZ5ZdNjl8xS5pdfdPM583U5UNYu2JSach0TJygDt9M1JPdnJKwL5nWytkdi-6WI_KPXcVRXxB6xDJ/s1600/cc.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
«Sbrighiamoci!» mi limito a rispondere con un sorriso ferino, poi sollevo la testa di Jason affinché sia l’ultima cosa che veda prima di raggiungere mia madre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una campana risuona in lontananza. È mezzanotte.</div>
<div style="text-align: justify;">
«Buon Natale, papy!» sogghigno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un attimo dopo tutto diventa scarlatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Scarlatto come il sangue.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJc1DytHb1TodOY6o0a5kLfnYovVEfuZN3iXieuvSk3XFpbwXyYue8JyfeYqiCMR4PV1dAOH-9xF13MONVy7DLiw2WbAH-ZW6xFgjidtKpHKHK4PYGvOMocZJVVIBrxaOa_mx6aKljyuLv/s1600/the+end.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="73" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJc1DytHb1TodOY6o0a5kLfnYovVEfuZN3iXieuvSk3XFpbwXyYue8JyfeYqiCMR4PV1dAOH-9xF13MONVy7DLiw2WbAH-ZW6xFgjidtKpHKHK4PYGvOMocZJVVIBrxaOa_mx6aKljyuLv/s320/the+end.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-83206535965755826152012-12-07T17:01:00.001+01:002012-12-07T17:01:06.462+01:00"Natale con semplicità" un dono da Monique<br />
<i><b>Ciao a tutti,</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
<i><b>da noi si comincia a respirare il vero freddo natalizio e per scaldarci un po' c'è bisogno di fare attività quindi... Pronti a scartare il secondo dono di "Natale con semplicità"?!? </b></i><br />
<br />
<b><i>Naturalmente prima di gustarci questo pacchetto è giusto dire: "GRAZIEEEEE" a... </i></b><br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdxvz0Shgp6C8wPkiLVwZRuusEG0oMGKZCecuGtw2PM-D1meTh0js8X9dqdyO567S8BH0lC53DaAomwz-qg3XXon9VV7B1P52BbkCUO4lV1bCSlBeiePzRRyB43p1Bg39hXTfkTW-75sQ3/s1600/monique+scisci.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdxvz0Shgp6C8wPkiLVwZRuusEG0oMGKZCecuGtw2PM-D1meTh0js8X9dqdyO567S8BH0lC53DaAomwz-qg3XXon9VV7B1P52BbkCUO4lV1bCSlBeiePzRRyB43p1Bg39hXTfkTW-75sQ3/s320/monique+scisci.png" width="250" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><b>Monique Scisci</b></i></span>, </div>
</span>nata a Milano il 21 aprile del 1982. Ha conseguito il diploma quinquennale di Liceo Artistico con sperimentazione Michelangelo. Attualmente lavora nel reparto commerciale di un’azienda<div style="text-align: center;">
edile. Ha collaborato per il settimanale ‘Sabato’ del sud-est di Milano. Nel 2012 ha pubblicato il romanzo urban-fantasy dal titolo <i><b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L’Ampolla Scarlatta</span></b></i> edito da Ciesse Edizione. </div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<a href="https://mail-attachment.googleusercontent.com/attachment/u/0/?ui=2&ik=8e301a0769&view=att&th=13a883ebd26c85db&attid=0.4&disp=inline&safe=1&zw&saduie=AG9B_P-ZtMPNHR8bVCaeCQE6JsgQ&sadet=1354893551554&sads=5z2fI--WLgGZUv8XA2WxeK_nwb4" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://mail-attachment.googleusercontent.com/attachment/u/0/?ui=2&ik=8e301a0769&view=att&th=13a883ebd26c85db&attid=0.4&disp=inline&safe=1&zw&saduie=AG9B_P-ZtMPNHR8bVCaeCQE6JsgQ&sadet=1354893551554&sads=5z2fI--WLgGZUv8XA2WxeK_nwb4" width="141" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Articolista per ‘Fantasy Planet’. Fortemente impegnata per la salvaguardia degli animali e per il rispetto dell’ambiente.</div>
</blockquote>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i><b>E ora gustiamoci il suo magnifico regalo.</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhgNNukbeHAiqS4grfNVGWsJTukYA780Pd4jsctTTjwXIdEwK-hSzjvDn26KPuDRTJJUaA23HzUUOhX28fjoxavt095nhe4C3s1I7eomiLUv40oIcrq3vE8Wjr7YRJjlOg1jzaDM_MJekh/s1600/dissolvenza+natalizia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhgNNukbeHAiqS4grfNVGWsJTukYA780Pd4jsctTTjwXIdEwK-hSzjvDn26KPuDRTJJUaA23HzUUOhX28fjoxavt095nhe4C3s1I7eomiLUv40oIcrq3vE8Wjr7YRJjlOg1jzaDM_MJekh/s1600/dissolvenza+natalizia.png" /></a></div>
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;">Una pressione sulla spalla mi fece trasalire e riemersi nel presente. Mi voltai. Mia madre piegò la testa da</span><br />
<div style="text-align: justify;">
un lato e sorrise, fissandomi con sguardo pensieroso.<br />
«Stai bene?» sussurrò per non farsi sentire dai presenti.<br />
Annuii con un cenno del capo, grata della sua discrezione. Le restituii un sorriso poco convinto. Era il primo natale senza Thomas, non era affatto facile sopportare la sua assenza, il dolore mi lacerava.<br />
La tensione che si respirava a casa dei miei genitori mi riempiva di angoscia e solitudine. I ricordi riecheggiavano famelici, divorandomi, minando il precario equilibrio che mi ero imposta.<br />
Mi voltai, cercando Adele, l’unico motivo per cui andavo avanti.<br />
Mia figlia giocava con i due cuginetti poco più grandi di lei. Il sorriso le illuminava il volto. La vocina stridula contagiava l’intero salotto. Era bella e paffuta, e aveva gli occhi di suo padre. Quelle perle scure me lo ricordavano più di ogni altra cosa.<br />
Il cuore mi si strinse. Spostai l’attenzione.<br />
Viola, mia sorella, e il marito Giacomo stavano finendo di sparecchiare. Ogni tanto mi guardavano circospetti, forse temevano potessi crollare da un momento all'altro. Sabrina, la nuova fidanzata di mio fratello Diego, stava tagliando il panettone. Quell'atmosfera incerta doveva pesarle parecchio.<br />
Mi alzai e raggiunsi i bambini che giocavano sul tappeto.<br />
Diedi un’occhiata al pendolo, segnava le undici e mezza. “Fra mezz'ora è Natale” sospirai a malincuore.<br />
Nessuno aveva previsto di vestirsi da Babbo Natale e questo rendeva l’atmosfera ancora più amara, il vuoto era tangibile. Thomas si travestiva ogni anno, ci teneva molto e si preparava giorni prima. Diceva che l’espressione innocente che trapelava dagli occhi dei bimbi lo riempiva di gioia.<br />
Mi inginocchiai. I tre marmocchi si voltarono. Adele mi fissò curiosa.<br />
Sorrisi.<br />
«Allora siete pronti?» esclamai. «Tra poco apriamo i regali».<br />
Le vocine esplosero trepidanti.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYK6JQLmUwy0_BAafKIFdtNgIwB2MfK2r1xuxSE2mAWrG7A7JGac1-EEIqrHr4OVbnqD3HBMNKmMbNlUdyhx7jxNznDB3p0cyQV38RJJTuL6vaqZ7L1XnYuWv8DWznMOqslBeQv7SWwiyJ/s1600/a.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYK6JQLmUwy0_BAafKIFdtNgIwB2MfK2r1xuxSE2mAWrG7A7JGac1-EEIqrHr4OVbnqD3HBMNKmMbNlUdyhx7jxNznDB3p0cyQV38RJJTuL6vaqZ7L1XnYuWv8DWznMOqslBeQv7SWwiyJ/s1600/a.png" /></a></div>
Li osservai gioire e ridacchiare. Thomas aveva ragione, era bello osservare la loro purezza. Mia nipote Sofia sgambettò davanti al grande albero, sotto il quale vi erano diversi pacchetti colorati. Mattia la raggiunse subito dopo, prese un pacchetto e lo mise in controluce, non stava nella pelle. Con la coda dell’occhio intravidi lo sguardo cupo di Adele. Mi fissava come se avesse intuito le mie emozioni.<br />
La raggiunsi e la presi in braccio. Mi circondò il collo. Inalai il suo profumo, l’odore di borotalco era piacevole. Dovevo essere forte per lei, era mio dovere. Feci del mio meglio per assumere un’espressione felice. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il citofono suonò due volte e di colpo piombò in silenzio. Ero sicura ci fossimo tutti.<br />
Mio padre uscì dalla cucina titubante, in mano reggeva un vassoio pieno di dolci. Intercettai lo sguardo<br />
circospetto che lui e mia madre si scambiarono.<br />
«Ma chi è?» chiese Viola, andando verso la porta.<br />
«Non ne ho idea» commentò mia madre, facendo spallucce.<br />
«Magari le solite vicine rompiscatole» punzecchiò Diego. Mia madre gli lanciò un’occhiataccia di rimprovero, ma lui fece finta di niente.<br />
Viola attese qualche istante incerta, il tempo parve fermarsi. L’atmosfera mutò. Uno strano senso di calma si profuse nel salone e alla fine mia sorella si decise ad aprire.<br />
Misi a terra Adele e rimasi ferma a osservare l’entrata, nascosta appena da un muro.<br />
«So che alcuni vicini hanno ingaggiato un Babbo» disse Giacomo facendomi l’occhiolino, non voleva che<br />
i bambini capissero.<br />
«Buonasera!» esordì una voce baritonale. Sussultai, aveva un retrogusto familiare.<br />
Feci un passo avanti curiosa e lo vidi. Giacomo aveva ragione; era proprio Babbo Natale.<br />
«È arrivato Babbo Natale!» urlò mia sorella eccitata sbattendo le mani. Lo seguì mentre faceva la sua entrata trionfale. Sulla spalla reggeva un enorme sacco scuro che poggiò a terra. I bambini si ammutolirono affascinati. Rimasi a osservarlo incantata. Mi madre mi si affiancò.<br />
«Deve essere stata Giulia» disse.<br />
«Chi?» domandai interdetta.<br />
«La nostra nuova vicina. Impazzisce per le sorprese, domani la ringrazierò». Detto questo raggiunse i bambini che eccitati avevano iniziato a rovistare nel sacco.<br />
Per un attimo ebbi l’impressione di avere di fronte Thomas, la fisionomia era simile. Scrollai il capo infastidita.<br />
Babbo Natale si fermò davanti a me, piegò la testa e ci guardammo per un lungo istante senza dire nulla. Non so perché, ma quell'individuo aveva qualcosa di strano.<br />
Potevo vedere solo gli occhi, che erano grigi, scuri e profondi, così familiari che mi ci immersi come fosse la cosa più naturale del mondo. Mi riportarono al giorno del mio matrimonio.<br />
Thomas era teso davanti al sindaco, osservava il mio incedere lento. Quando lo raggiunsi non seppe dire nulla, ma il suo sguardo era pieno di promesse.<br />
«Mamma hai visto che è venuto lo stesso?» vociò Adele pizzicandomi la gamba. Distolsi subito l’attenzione dall'uomo. La mente mi stava giocando brutti scherzi. Guardai mia figlia che saltellava felice. Le feci un cenno di assenso con la testa e partì all'assalto del sacco.<br />
«E così i vicini hanno ingaggiato un Babbo Natale?» mormorai mentre nel salotto si stava scatenando l’euforia.<br />
L’uomo spostò lo sguardo sul gruppetto di marmocchi. «Nessun bambino dovrebbe smettere di credere<br />
alle favole» disse loro.<br />
Quella frase mi atterrò, era una cosa che ripeteva spesso Thomas. Intontita non feci in tempo a controbattere. L’uomo mi superò raggiungendoli. Lo seguii sconcerta.<br />
«Tutto bene tesoro?» domandò mio padre. Evitai di guardarlo. Il nodo in gola si strinse, stavo per crollare.<br />
«È tutto così sbagliato papà» sussurrai tentando di fermare la colata di lacrime, con gli occhi fissi su quello strano personaggio.<br />
C’era un non so che di familiare nel suo atteggiamento.<br />
«Lo so!» fece lui.<br />
«Devo prendere aria» lo avvertii allontanandomi.<br />
Recuperai il soprabito e uscii in giardino.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVXATrKQmsFPtu4UYCrX-GUH1AtotcYv9-V3eVZ7yw1y-TN_sNE_2dJEbepk_Sys706fESGaEpQZ43bpPREISTIEDPA0QmLPU7LwwxOFmGVmcoh4kPU24sDk0HjQsUm7ESgUAcFnU1wEW-/s1600/a.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVXATrKQmsFPtu4UYCrX-GUH1AtotcYv9-V3eVZ7yw1y-TN_sNE_2dJEbepk_Sys706fESGaEpQZ43bpPREISTIEDPA0QmLPU7LwwxOFmGVmcoh4kPU24sDk0HjQsUm7ESgUAcFnU1wEW-/s1600/a.png" /></a></div>
L’aria era fresca, ma non c’era vento. Il cielo era stellato e le villette di fronte erano meravigliosamente illuminate. Le osservai inalando grosse boccate di aria.<br />
«Fa freddo!» esordì una voce alle mie spalle.<br />
Mi voltai sorpresa.<br />
Babbo Natale era sulla soglia e mi guardava.<br />
«Il gelo è pungente questa sera» continuò avvicinandosi. La sua presenza rilasciava calore, sembrava<br />
profondere benessere, ma il profumo rievocava ricordi feroci. Era lo stesso di Thomas, dolce, fruttato e<br />
terribilmente sensuale.<br />
Un brivido mi percorse la schiena, tremai.<br />
«Lei non ce l’ha una famiglia con cui festeggiare?» domandai sfoderano un’ironia del tutto fuori luogo.<br />
Mi morsi la lingua.<br />
Intravidi i lunghi baffi bianchi alzarsi. Stava sorridendo? Impossibile a dirsi sotto quel barbone bianco ghiaccio.<br />
«Diciamo che al momento preferisco occuparmi della felicità altrui» rispose calmo. Anche la sua voce era molto simile a quella del mio defunto marito.<br />
«È una questione di soldi?» domandai. L’uomo si voltò, fissandomi severo.<br />
I suoi occhi erano un continuo ritorno al passato, sostenni il suo sguardo con molta fatica.<br />
«Adele le somiglia molto» disse, «diventerà una donna forte, ma ha bisogno di lei!»<br />
Lo guardai di traverso facendo un passo indietro.<br />
«Mia figlia non è affar suo!» sbottai stizzita.<br />
L’uomo appoggiò a terra il sacco dei regali ormai vuoto.<br />
«Mi scusi» disse, «non era mia intenzione offenderla».<br />
«Non ha nessun altro a cui far visita?» ribattei acida. Lo strano individuo recuperò il sacco e fece per andarsene. «La morte non è eterna Nicole» proferì voltandosi.<br />
«Cosa?» sussurrai intontita. Erano le stesse parole che Thomas aveva pronunciato sul letto di morte.<br />
«Dicono che il tempo aiuti a sopportare l’attesa» concluse allungandosi verso il cancelletto.<br />
Le lacrime fuoriuscirono come fiumi in piena. Gli argini che avevo faticosamente costruito, per delimitare il dolore, erano crollati.<br />
In preda a mille emozioni contrastanti rimasi immobile.<br />
«Che significa?» urlai dopo un attimo.<br />
Sconvolta scesi di corsa gli scalini per raggiungerlo, l’uomo era già oltre il cancello della villa.<br />
Sentii la voce di Adele alle mie spalle. Mi voltai, le diedi un’occhiata distratta, poi ritornai a guardare il vialetto, ma l’uomo era magicamente svanito nel nulla.<br />
«Mamma!» urlò di nuovo Adele. Percepii la sua urgenza, ma non riuscivo a tornare da lei.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEdv_pSerjBleslFMiPKhfn5BeJL0rreGa2fRYGlu6DSCipcHWRiz1L2UyVu0oU5jBB4TpG0fsNbuMf8BZGHlIAzl1xMhtrEVzaWM6BQGO4oa5BwPz7XE5U7RzM7-wN3eZC79mAAE1WMii/s1600/ssnow.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEdv_pSerjBleslFMiPKhfn5BeJL0rreGa2fRYGlu6DSCipcHWRiz1L2UyVu0oU5jBB4TpG0fsNbuMf8BZGHlIAzl1xMhtrEVzaWM6BQGO4oa5BwPz7XE5U7RzM7-wN3eZC79mAAE1WMii/s320/ssnow.png" width="247" /></a>Feci vagare lo sguardo nel vuoto. Lo sconforto mi assalì. Ero sicura che in qualche modo Babbo Natale<br />
avesse a che fare con Thomas, forse si trattava di un fantasma o un angelo venuto a consolarmi. Più i secondi passavano più sentivo di avere ragione. Sentii il mio cuore scaldarsi. Adele mi raggiunse, aggrappandosi alla gamba. Le accarezzai la testa seguitando a guardare l’orizzonte scuro. Sottili fiocchi di neve cominciarono a cadere sfiorando la pelle.<br />
«Mamma guarda, nevica!» gridò la piccola.<br />
Annuii sorridendo, puntando al cielo.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLsHNBMi7d_O7gLwApXcDwQODf1HvxWNDrgp2nd9X73LkOs-6uz3ONk8eEuXCpMw0Wnr3zsnt4boG4T9PcRxmf1nSXPj9WANOsfyhlwdyBMJOe5iS2517u_SyEjWhA3ymteHt1gXuInEra/s1600/the+end.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLsHNBMi7d_O7gLwApXcDwQODf1HvxWNDrgp2nd9X73LkOs-6uz3ONk8eEuXCpMw0Wnr3zsnt4boG4T9PcRxmf1nSXPj9WANOsfyhlwdyBMJOe5iS2517u_SyEjWhA3ymteHt1gXuInEra/s1600/the+end.png" /></a></div>
<br />
<br />
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-12246800997725123822012-12-04T15:09:00.002+01:002012-12-04T15:09:24.316+01:00"Natale con semplicità" un dono da Alexia<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><i>Ciao a tutti,</i></b></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><i>siete pronti per assaporare questo natale? Noi siamo già accocolate sulla poltrona con una bella cioccolata calda e naturalmente con il primo dono sotto mano. </i></b></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><i><br /></i></b></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNN8uzunhi5qxLnfo9Z6W7sQ3rwoLQmQFG0-kliYMItGy2DzweCFDN55HpsqUVakTYMS3VfFcu9QoBbAZBwijqgssmeY_sXllr_0DhSiW_FqrNiMlG3uB-Mn1VGjsXKjuFN0eWo85zBFVi/s1600/natale.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNN8uzunhi5qxLnfo9Z6W7sQ3rwoLQmQFG0-kliYMItGy2DzweCFDN55HpsqUVakTYMS3VfFcu9QoBbAZBwijqgssmeY_sXllr_0DhSiW_FqrNiMlG3uB-Mn1VGjsXKjuFN0eWo85zBFVi/s320/natale.png" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><i><br /></i></b></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><i>Ad aprire il sipario sarà proprio colei che ha curato l'iniziativa "Natale con semplicità", sto' parlando della fantastica Alexia Bianchini, per chi ancora non la conoscesse ecco una su breve biografia.</i></b></span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Classe 1973, autrice di romanzi fantasy dark e sci-fi. Mamma di tre splendidi pargoli.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi458xlpnQtS68OnyVJ1XTjo-Xclc396QcxZGHhQoU3lrmt3LqjAHjwjSidTaR5ClaSAkQK9lgVAcPugL2GtXAf0mnJLsdtPE5PwRnKicdGUBm-1rbvMmbJ6ODI1tUPTSPG5dw9masPkTxQ/s1600/alexia+bianchini.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi458xlpnQtS68OnyVJ1XTjo-Xclc396QcxZGHhQoU3lrmt3LqjAHjwjSidTaR5ClaSAkQK9lgVAcPugL2GtXAf0mnJLsdtPE5PwRnKicdGUBm-1rbvMmbJ6ODI1tUPTSPG5dw9masPkTxQ/s200/alexia+bianchini.png" width="150" /></a><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Con CIESSE edizioni ha pubblicato MINON, romanzo Dark Fantasy, Io vedo
dentro Te, opera di sci-fi, e l’antologia D-Doomsday di cui è curatore.<br />Con Linee Infinite il romanzo Scarn, la nuova era dei vampiri.<br />Quattro racconti sono stati pubblicati nelle antologie di Delmiglio editore.<br />Con le Edizioni Scudo è disponibile Superciccio & Sisters e diversi racconti di contaminazione nelle loro antologie.<br />Con GDS Edizioni ha pubblicato l’antologia SYMPOSIUM, di cui è curatore e le novelle Sibilla, visioni di morte e Il cerusico. </i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i><a href="https://fbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc7/403611_536979732992385_1182257501_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" border="0" class="spotlight" height="200" src="https://fbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc7/403611_536979732992385_1182257501_n.jpg" width="129" /></a>Con EDS ha pubblicato la raccolta cyber punk Alter Ego, e quattro racconti di fantascienza.</i></span></div>
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<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>È stata selezionata in diversi concorsi fantasy, horror e di sci-fi.<br />Collabora con Speechless e ST-books.<br />Editor, curatore di collana per Ciesse Edizioni e direttore del webmagazine Fantasy Planet. </i></span></div>
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<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i><br /></i></span></div>
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<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Ecco il suo dono scartatelo con calma e gustatevelo fino alla fine</b></span>.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBvmTM9J1QQ0FxlDYIGK2kqutiXAFKoLQITadZWieSWcKorFrkCc5F5_eW2z-yzleMEP88hdvVy5eB8pkDN5j-s2tuWwCs35QezBjv8u-5xJbHjI73uKYRhGF7m-UfJdKUqvYw_dMgfMW/s1600/la+dama+rossa+di+alexia+bianchini.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBvmTM9J1QQ0FxlDYIGK2kqutiXAFKoLQITadZWieSWcKorFrkCc5F5_eW2z-yzleMEP88hdvVy5eB8pkDN5j-s2tuWwCs35QezBjv8u-5xJbHjI73uKYRhGF7m-UfJdKUqvYw_dMgfMW/s400/la+dama+rossa+di+alexia+bianchini.png" width="289" /></a></div>
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Caroline trascinava i piedi sulla neve. Strisce rosse tingevano il bianco candore invernale.<br />
Il corpo devastato si spingeva oltre il dolore, oltre il senso di terrore che permeava i suoi sensi.<br />
Un sogno, non aveva chiesto altro per la notte di Natale. Invece aveva ricevuto un incubo, dal quale ancora non era riuscita a scappare. Il demone l’aveva circuita, l’aveva ingannata e ora era sulle sue tracce.<br />
Prima figlia di quattro sorelle aveva visto tutte loro maritarsi. Lei, di gran lunga più bella, era sempre stata scartata dagli uomini. Troppo affascinante, troppo regale, troppo solenne. Venerata dal padre faceva le veci dell’ormai defunta madre. Aveva atteso invano che qualcuno le chiedesse la mano poi, una sera di Novembre, era giunto inaspettato un messaggero al villaggio.<br />
«Tutte le vergini sono invitate al gran ballo di Natale. Il conte Draconis sceglierà la sua sposa». La notizia aveva gettato nello sconforto il padre di famiglia, convinto che mai donna così bella, come la sua Caroline, fosse venuta al mondo. Nessuna dama avrebbe potuto contrastarla. L’avrebbe persa per sempre.<br />
Il 13 Dicembre un portavoce bussò alle ragazze del villaggio che, davanti al vescovo, avevano dichiarato la loro purezza il giorno precedente.<br />
«Di grazia mia signora siete chiamata al cospetto del Duca. La prova che dovrete affrontare per dimostrarvi degna vi condurrà ai suoi piedi». L’uomo aveva girato i tacchi dopo aver consegnato una pergamena con indicate le regole della partita. </div>
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Quando il gioco era cominciato, allo scattare della mezzanotte del 24 Dicembre, lei aveva sperato che il suo sogno diventasse realtà. Il conte Draconis era affascinante, non avrebbe avuto remore a infilarsi nel suo letto.<br />
Aveva giocato a scacchi, sciolto un enigma, ricamato una lettera, scritto una poesia. Era stata la più brava. Tutte le sue rivali erano state invitate ad andarsene dalla magione, l’avevano guardata con invidia. Lei non si era mai sentita così felice.<br />
Una felicità sporcata di rosso poche ore più tardi.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2UXgCyfC3f3MiRs7czIrstJhvodHEzrbSr9rI3Wvs5UFxUau3XxDDgtWRcCtl8BA4yJuBQ6FRnqI4sfSbwb67TfmpdOJ9jbvIGg3yjrpwXQ1FAXxCtZrBpeEXLi8KgNwZ_CLVOHeYiDKD/s1600/piede.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2UXgCyfC3f3MiRs7czIrstJhvodHEzrbSr9rI3Wvs5UFxUau3XxDDgtWRcCtl8BA4yJuBQ6FRnqI4sfSbwb67TfmpdOJ9jbvIGg3yjrpwXQ1FAXxCtZrBpeEXLi8KgNwZ_CLVOHeYiDKD/s320/piede.png" width="320" /></a></div>
“Ho i piedi sporchi di sangue” pensò, “lascio macchie indelebili al mio passaggio. Sentirà il mio odore”. La riflessione della fuggiasca riecheggiò nella sua stessa mente. Doveva oltrepassare il fitto bosco, e forse si sarebbe messa in salvo. </div>
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Correva da ore. La tenuta del conte era vasta, a lei sconosciuta. Le doleva il ventre, il sangue non smetteva di sgorgare. La sua verginità violata pulsava, facendola sentire sporca.<br />
«Sei la prescelta» le aveva detto l’uomo dei suoi sogni dopo averla accompagnata nella sua camera. «Fammi assaporare la tua essenza».<br />
Coraline si era sentita lusingata. Aveva protetto il suo seme per anni. Davanti a quell’uomo statuario sentì di potersi lasciare andare. Aveva fatto cadere la veste bianca e si era sdraiata sul letto a baldacchino colmo di cuscini riccamente adornati.</div>
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«Apriti a me» le aveva detto. Lei si era fidata.<br />
Il piacere iniziale, mai provato prima, l’aveva travolta.<br />
«Liquido caldo fra le labbra» le aveva detto fiondandosi fra le cosce. Quando il dolore acuto arrivò al cervello non comprese cosa stava realmente accadendo. </div>
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Gridò con tutta l’anima, ma il conte non si staccò da lei. Succhiò più voracemente, stringendole la carne dei fianchi nudi.<br />
L’istinto la fece reagire. Un candelabro fu tutto quello che riuscì a raggiungere. Lo scaraventò sulla testa del conte, il quale si staccò di netto cominciando a sfrigolare. La candela aveva colpito i capelli del carnefice.<br />
Il volto dell’uomo si tramutò in bestia. Il sogno in incubo.<br />
C’era sangue ovunque, sangue di vergine.</div>
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Una lingua biforcuta uscì dalle labbra della bestia. Gli occhi virarono di rosso rubino. Si contorse dal dolore, sbattendo sulle pareti per cercare di fermare il fuoco.<br />
Coraline aveva raccolto la sottoveste ed era corsa via, il terrore nella carne.<br />
Era stremata, si sentì in trappola. Era fuggita invano, quel luogo la stava insidiando.<br />
Rami contorti di alberi scheletrici si chinavano verso di lei per graffiarla.<br />
«Sei la prescelta». L’eco la raggiunse. Era dietro di lei.<br />
Continuò a incedere, vincendo la fatica. Sangue nella neve.<br />
Cadde in ginocchio sfinita, il cuore in gola. La neve era soffice, ma stranamente non percepii freddo. In balìa dell’arsura se la infilò in bocca, avida. Eppure non riuscì a sedare la sete. Una vampata di calore la colse improvvisa. Gli arti in tensione, ardore nelle vene.<br />
Si sollevò ritta e annusò l’aria. Preda della follia incespicò fra rovi e cespugli. Non riusciva a mettere a fuoco. Un dolore acuto le colpì i bulbi oculari. Il fastidio alla gola si protrasse nelle viscere. Una fame incontrollabile sopraggiunse. Con la vista annebbiata seguì l’istinto. Il corpo si mosse rapido, i dolori si affievolirono. La testa pulsava all’unisono con il suo cuore Liquido caldo fra le labbra. Coraline stava succhiando avida.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Osu97djoFwYU6CPXCZiNmLhLxAh6Avizjn1pdWfjx64iDnIcIsnHQo5eiB0zam-VwHyvhunpOf7GbsWN8aDrpWdoMTwIJ5bW5mvovGXNCq2JKpL_F1fulmECOnW00FXtv6mNqgmlKfxW/s1600/vamp.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Osu97djoFwYU6CPXCZiNmLhLxAh6Avizjn1pdWfjx64iDnIcIsnHQo5eiB0zam-VwHyvhunpOf7GbsWN8aDrpWdoMTwIJ5bW5mvovGXNCq2JKpL_F1fulmECOnW00FXtv6mNqgmlKfxW/s320/vamp.png" width="320" /></a></div>
Era in ginocchio nella neve. Il corpo di un innocente cerbiatto fra le braccia. Lo stava divorando, mentre la mano ferma del conte le si posò amorevole sulla spalla.<br />
«Benvenuta mia cara» disse con voce calma. «Come ti dicevo, prima che tu fuggissi da me, sei la prescelta, la nuova contessa, il mio meraviglioso regalo di Natale».<br />
Lei si voltò, occhi rossi come fiamme. Il volto, prima rigato di lacrime di disperazione, era sporco di sangue innocente.<br />
«Ho fame» gli disse.<br />
«Lo so mia cara, un misero animale non basterà a placare la tua sete. Ti consiglio di ricomporti, abbiamo una lauta cena che ci aspetta».<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjt3KuiAQ5W5-_lrGp3dnNryWmYWMaY26lnDegjMAm0rmbzuvfgUCufy-_8e3SdVnVpkDtO5zkknfVQvWZBtU2HkPcad10C6sNs-Wn5awsJamGRI5_jG-NPIgl5rLSAh19Q_vghXa13Yvxa/s1600/the+end.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjt3KuiAQ5W5-_lrGp3dnNryWmYWMaY26lnDegjMAm0rmbzuvfgUCufy-_8e3SdVnVpkDtO5zkknfVQvWZBtU2HkPcad10C6sNs-Wn5awsJamGRI5_jG-NPIgl5rLSAh19Q_vghXa13Yvxa/s1600/the+end.png" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-80365124166915950612012-12-02T13:08:00.000+01:002012-12-02T13:08:57.284+01:00Natale con semplicità<div style="text-align: center;">
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Buon giorno a tutti, prima di andarvi a presentare lo speciale di Natale volevamo scusarci per avervi abbandonato in questi giorni, ma è stato a fin di bene :)</div>
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Abbiamo deciso di non sovraccaricare questo speciale e per intrattenervi lasceremo la parola a dei gentilissimi autori che con i loro splendidi racconti vi accompagneranno fino al 25 Dicembre.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaIY9OAM2sCoZNLV0y_tvN7IKPmUIy8q33ALtiwV2uEyQInbhjWBUUG9lv84qFCPHCmezb0ZW3VEXtgRUT5YerMwhr6hZeW2QGG3ab8zaz45r-quDuHNl2YsmC3m_9O7Z8OCx5MSJywZii/s1600/natale.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaIY9OAM2sCoZNLV0y_tvN7IKPmUIy8q33ALtiwV2uEyQInbhjWBUUG9lv84qFCPHCmezb0ZW3VEXtgRUT5YerMwhr6hZeW2QGG3ab8zaz45r-quDuHNl2YsmC3m_9O7Z8OCx5MSJywZii/s400/natale.png" width="400" /></a></div>
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Vogliamo sottolineare che "Natale con semplicità" è stato organizzato per noi dalla fantastica Alexia Bianchini che ringraziamo immensamente con un grosso abbraccio virtuale.</div>
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Inoltre volevamo informarvi che ci sarà di più, ma non vogliamo svelarvi tutto ora!<br />
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Bene viaggiatori penso che così può bastare e non perdetevi il primo racconto!<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-74932048570982522712012-12-01T16:10:00.000+01:002012-12-18T20:56:09.183+01:00Natale con semplicità<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimcorXEHP-ByU5LUTTFHH1ly9tYLbPs8v3dtRf095LxZkdyvZzs58ZPcLdJczkFteR8KwUvZhWI1sLxYZSUpvgcwDEP3GCenlsl5yE6j7rNVdEcus-bOgRUNxEytQbXQqH90j7E-ueoiOQ/s1600/natale.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimcorXEHP-ByU5LUTTFHH1ly9tYLbPs8v3dtRf095LxZkdyvZzs58ZPcLdJczkFteR8KwUvZhWI1sLxYZSUpvgcwDEP3GCenlsl5yE6j7rNVdEcus-bOgRUNxEytQbXQqH90j7E-ueoiOQ/s320/natale.png" width="320" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><span style="color: #990000;"><a href="http://fine-nelsogno.blogspot.it/2012/12/natale-con-semplicita-un-dono-da-alexia.html">PRIMO DONO QUI</a></span></b></span></span> <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgndGfU08E6gqKF6Fj1yMxxjllPARijqtc3yw47R3RBUnu14pLwJq-d4Gt4NgkdvftPKmH6NJec101Bi0YX8_ixWpplvJMKRH5AakhNA5gdq1ieEuMIDFCpUPUhTZUlBBebI_Tp2ab2OrsT/s1600/dama+rossa+NATALE.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgndGfU08E6gqKF6Fj1yMxxjllPARijqtc3yw47R3RBUnu14pLwJq-d4Gt4NgkdvftPKmH6NJec101Bi0YX8_ixWpplvJMKRH5AakhNA5gdq1ieEuMIDFCpUPUhTZUlBBebI_Tp2ab2OrsT/s1600/dama+rossa+NATALE.png" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><a href="http://fine-nelsogno.blogspot.it/2012/12/natale-con-semplicita-un-dono-da-monique.html">SECONDO DONO QUI</a></b></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjECfy75ocxg4zG3vqRollPMcjNtL5DTjX6Y2yhEwU5xHI1FhsgU6Fm0-3wzQfuXD7SMFMsxn0sARLUO0EujCcSsAvCx47RN6eeYfLHa1AqyyKUE678GxX8kSLf7qxevjFUP8Bmq0Q_O5Pj/s1600/dissolvenza+natalizia+NATALE.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjECfy75ocxg4zG3vqRollPMcjNtL5DTjX6Y2yhEwU5xHI1FhsgU6Fm0-3wzQfuXD7SMFMsxn0sARLUO0EujCcSsAvCx47RN6eeYfLHa1AqyyKUE678GxX8kSLf7qxevjFUP8Bmq0Q_O5Pj/s1600/dissolvenza+natalizia+NATALE.png" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><span style="color: #990000;"><a href="http://fine-nelsogno.blogspot.it/2012/12/natale-con-semplicita-un-dono-da-anna.html">TERZO DONO QUI</a></span></b></span></span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH0fFjZAj4bEE09c78TtJRPUmDmCW2cb-aSRq-LvhNaPTlUMZqKr0aDEMyrc_HMSlBRCkEjCcgpWkitIPvLIIBhyphenhyphennwfaqEGdRznvWjGla-tthTRiyCzywb6ty5Cgnxa6mPS8DU5Bhh33pV/s1600/natale+rosso+sangue+NATALE.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH0fFjZAj4bEE09c78TtJRPUmDmCW2cb-aSRq-LvhNaPTlUMZqKr0aDEMyrc_HMSlBRCkEjCcgpWkitIPvLIIBhyphenhyphennwfaqEGdRznvWjGla-tthTRiyCzywb6ty5Cgnxa6mPS8DU5Bhh33pV/s1600/natale+rosso+sangue+NATALE.png" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><a href="http://fine-nelsogno.blogspot.it/2012/12/natale-con-semplicita-un-dona-da.html">QUARTO DONO QUI</a></b></span></span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyTxQuYPtedNJqN6CZ07sk0-bMBuOWfizdxjDTUrcrFo5x2aRpW3OTzjhzpdA0x5fpjh2bbDDIHOLgEYKTF8eckz2l9EBjgzcKXdn7j7IikcBK15mLO1wo_7dcDSMz4Qu_bGnrwXGMdQ-E/s1600/uno+scalino+al+giorno+NATALE.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyTxQuYPtedNJqN6CZ07sk0-bMBuOWfizdxjDTUrcrFo5x2aRpW3OTzjhzpdA0x5fpjh2bbDDIHOLgEYKTF8eckz2l9EBjgzcKXdn7j7IikcBK15mLO1wo_7dcDSMz4Qu_bGnrwXGMdQ-E/s1600/uno+scalino+al+giorno+NATALE.png" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><a href="http://fine-nelsogno.blogspot.it/2012/12/natale-con-semplicita-un-dono-da-baba.html">QUINTO DONO QUI</a></b></span></span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL3iRqFJ-aypIMl5yJHpQhQYCxWaEGhoiAp3OBowkJsQQMF2OTy5qQAWnX9WsYCunz_x2qbSLP7zbloXGQ59mCx6XAE6TP0UqfNZvmWGL_M3Ocgub2aFeJ6ht3pWMaK5_GxTr8PEC_C3DL/s1600/nemesi+NATALE.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL3iRqFJ-aypIMl5yJHpQhQYCxWaEGhoiAp3OBowkJsQQMF2OTy5qQAWnX9WsYCunz_x2qbSLP7zbloXGQ59mCx6XAE6TP0UqfNZvmWGL_M3Ocgub2aFeJ6ht3pWMaK5_GxTr8PEC_C3DL/s1600/nemesi+NATALE.png" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><a href="http://fine-nelsogno.blogspot.it/2012/12/natale-con-semplicita-un-dono-da.html">SESTO DONO QUI</a></b></span></span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhElvLkHa7KZyGKS5mQEWPZdKCxNijWu42IZt7zm02sIgVSiBQMRGJovZIBroaiohQ0VKhqaYOHBJfBqZTvOcGRR7axFQSKJhysHbm6X0iQxFVSBodp5D3bCqImTHIPuVxM37DdZmx81HU_/s1600/buon+natale+signor+bonti+NATALE.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhElvLkHa7KZyGKS5mQEWPZdKCxNijWu42IZt7zm02sIgVSiBQMRGJovZIBroaiohQ0VKhqaYOHBJfBqZTvOcGRR7axFQSKJhysHbm6X0iQxFVSBodp5D3bCqImTHIPuVxM37DdZmx81HU_/s1600/buon+natale+signor+bonti+NATALE.png" /></a></div>
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SETTIMO DONO QUI </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-54860678664402845332012-11-21T17:48:00.002+01:002012-11-21T17:48:19.019+01:00Sviste di percorso "Qualcosa di più dell'amore" di Orlando Figes<div class="tr_bq" style="text-align: center;">
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Buona sera a tutti ecco di ritorno la rubrica...</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOa04bNB1Ho0pcbnKUnkgrd134UIDfG3DAgM79942vkHxGgqEPr6uqPgfBAFYW4jb8DA6rGjWyx4vjN4wYcdU6Bjm9bOAO8LsJ8UBmaJWxT4f2wlIoAv1OZ0azBeLtSaCkh0bFvtUMYoU/s1600/Sviste.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOa04bNB1Ho0pcbnKUnkgrd134UIDfG3DAgM79942vkHxGgqEPr6uqPgfBAFYW4jb8DA6rGjWyx4vjN4wYcdU6Bjm9bOAO8LsJ8UBmaJWxT4f2wlIoAv1OZ0azBeLtSaCkh0bFvtUMYoU/s200/Sviste.png" /></a></div>
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<a href="http://fine-nelsogno.blogspot.it/2012/09/sviste-di-percorso-la-favolosa-vita-di.html"><i></i>(In cosa consiste la rubrica? Schiaccia QUI)</a></div>
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Questa settimana vi presentiamo un romanzo uscito da poco, in tutte le librerie, un Dottor Zivago vero, una struggente, eroica storia d’amore, uno sguardo inedito su uno dei campi di lavoro più famosi di Stalin, un’opera magnifica basata su uno scambio epistolare dentro e fuori dal Gulag.</div>
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<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></b></div>
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<b><span style="background-color: #d9d2e9; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">L’amore vero esiste e sfida il tempo e la crudeltà della storia.</span></b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZhjeMXyOsZ4I2qTZKB8GniRNyh2iRYO8ORiSXY-_IN3XPkOZhuY5r3pgOEre2xIpZv-jLC1vvnGptcLQkoWmMF5LwDZRfM4ij-GtaPljsCnertAlpXViDVARQNZ83hbbn00gwSkPz_QTA/s1600/qualcosa+in+pi%C3%B9.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZhjeMXyOsZ4I2qTZKB8GniRNyh2iRYO8ORiSXY-_IN3XPkOZhuY5r3pgOEre2xIpZv-jLC1vvnGptcLQkoWmMF5LwDZRfM4ij-GtaPljsCnertAlpXViDVARQNZ83hbbn00gwSkPz_QTA/s1600/qualcosa+in+pi%C3%B9.png" /></a><div>
Titolo:<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i> <span style="color: #660000;">Qualcosa di più dell'amore</span></i></span></b></div>
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titolo originale: Just send me word</div>
Autore: Orlando Figes</div>
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Editore: Neri Pozza</div>
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Pagine: 336</div>
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Prezzo: 17,00€</div>
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<u><i>Descrizione:</i></u></div>
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È il 1935 quando Lev incontra Svetlana per la prima volta nel cortile dell’università di Mosca. Snella, con folti capelli castani, gli zigomi sporgenti e occhi azzurri dallo sguardo intelligente e malinconico, Svetlana è una delle poche donne – una mezza dozzina in tutto – che nel settembre del 1935 si è guadagnata assieme a Lev e a trenta altri uomini l’ammissione alla facoltà, la migliore per la fisica di tutta l’Unione Sovietica. Ha una voce meravigliosa – canta nel coro dell’università – e, bella com’è, attira su di sé gli sguardi dei suoi colleghi maschi. </div>
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Lev, tuttavia, ha qualcosa di speciale. Indossa sempre la stessa camicia consumata, con l’ultimo bottone allacciato e senza cravatta, alla russa, e sembra più un ragazzo che un uomo. Durante i primi anni di università, Lev la chiama Sveta, va a sedersi accanto a lei alle lezioni, a mangiare con lei in mensa, a incontrarla al club studentesco, ad aspettarla alla fine delle lezioni. Poi la riaccompagna a casa, dove legge con lei la Achmatova e Blok, i suoi poeti preferiti. Impossibile per Sveta non innamorarsi di quel ragazzo dal volto cortese e gentile, con dolci occhi azzurri e la bocca carnosa, come quella di una ragazza. Impossibile anche non essere orgogliosa di lui, quando nel 1940 Lev diventa assistente del prestigioso Istituto di Fisica Lebedev. La Storia, tuttavia, con i suoi tragici eventi è in agguato. Nel 1941 l’esercito tedesco attacca la Russia, cogliendo completamente di sorpresa le forze sovietiche. La felicità di Lev e Sveta si rivela come quella delle poesie dell’Achmatova: un bene fugace.</div>
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Arruolatosi volontario, Lev va incontro a un’odissea in cui tutta la sua vita sembra tragicamente naufragare. Fatto quasi subito prigioniero dai tedeschi, nel 1944 viene trasferito a Buchenwald, il noto campo di concentramento vicino a Weimar. Nel 1945 viene liberato dalle truppe alleate e decide di tornare in Unione Sovietica. Ma non appena superato il confine russo, l’NKVD, la polizia staliniana, lo imprigiona. Messo sotto processo, è accusato di spionaggio e condannato a morte per tradimento contro la patria, pena commutata in dieci anni da trascorrere nel Gulag di Peˇcora, a pochi chilometri dal Circolo Polare Artico. Dalle gelide latitudini della sua nuova prigione, Lev pensa allora di scrivere a una zia per chiedere di Sveta, non osando rivolgersi direttamente alla ragazza nel timore di scoprirla sposata a qualcun altro o travolta da una sorte peggiore.</div>
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<a href="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQPQg70nRQqKcZkyhuI6aa-vr0rWyK281XA7SWqGTegQSYTG6qh" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQPQg70nRQqKcZkyhuI6aa-vr0rWyK281XA7SWqGTegQSYTG6qh" width="131" /></a></div>
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<i><b><span style="color: #990000;"><br /></span></b></i></div>
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<i><b><span style="color: #990000;">Opera basata su una storia vera ricostruita attraverso le lettere rinvenute da Figes negli archivi del KGB, Qualcosa di più dell’amore è lo straordinario racconto di un amore vero, che ha saputo resistere al tempo, all'ingiustizia e alla crudeltà della Storia.</span></b></i></div>
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<i><b><span style="color: #990000;"><br /></span></b></i></div>
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<i><b><span style="color: #990000;"><br /></span></b></i></div>
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<i><b>"Orlando Figes è tornato per fare ciò che gli riesce meglio: raccontare la Russia per dirci quello che non sapevamo e aiutarci a comprendere il mondo di oggi"</b></i></div>
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Macqueen The Observer</div>
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<a href="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQFPCrygofHn_uzMioKIYc3-JEs_5FUP5d_TE9dKZYGEtAgqF0z" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQFPCrygofHn_uzMioKIYc3-JEs_5FUP5d_TE9dKZYGEtAgqF0z" width="134" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #073763;">"Una meravigliosa storia di amore e devozione durante il periodo più cupo dell’Unione Sovietica. Una narrazione memorabile e coinvolgente"</span></b></i></div>
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Publishers Weekly</div>
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<i><b><span style="color: #0c343d;">"Un commovente documento dell’incredibile tenacia umana"</span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
Kirkus Reviews</div>
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<blockquote>
L'AUTORE<br /><br /><a href="data:image/jpeg;base64,/9j/4AAQSkZJRgABAQAAAQABAAD/2wBDAAkGBwgHBgkIBwgKCgkLDRYPDQwMDRsUFRAWIB0iIiAdHx8kKDQsJCYxJx8fLT0tMTU3Ojo6Iys/RD84QzQ5Ojf/2wBDAQoKCg0MDRoPDxo3JR8lNzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzc3Nzf/wAARCAClAHYDASIAAhEBAxEB/8QAHAAAAQUBAQEAAAAAAAAAAAAABgADBAUHAgEI/8QANxAAAgEDAwEFBgUDBAMAAAAAAQIDAAQRBRIhMQYTQVFhByIycYGRFKGx0fAjQlIVcpLBJSai/8QAFAEBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAP/EABQRAQAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAD/2gAMAwEAAhEDEQA/AJStZKfekH3pw3NhH0K5obnt2jBYnpVXeysj53gHpgnFAaPqMAGEIxVVqd8JU2DHJodj1W3hGZXLEeAB5pSa8ssWIrQhf8gOTQW0TBIcngCvHuiwPdwOwHiSBVA+uKsezDj0JB/So1xq7yIAkibfJf4KC6mlGS0nuY9c1XXN9bhTiTd6AVSXN7v4AYedRfxTKMLx65oLCS+HebhG/pnip9trsUZAaOQefT96G2kMh/qOx+vFcZHnxQaPY6lb3SgRTKWP9p4P2qWW3Lz+tZlFcFMEcYORg4Iok0ftCWYQ3TAg8BzwR86Aps1zJmruCMHBANVmkpuBJFEVpBx0oOY4sjpSq0htxjpSoBPVYVW2dzxtIyMeGf2oG1KTvppCx2p8PzrUtf0x5LGSSBSXVfgH9w8qyZ43SRlYnBPGfP8AegjshjUERgqf8vKmu/aNsqEUeXJH2wafvnkkCJGVXHxEDG6uLGxlugix5Zt+3p4n+Gghyqbhiy4B8T4VyLdUG5nII/xGauLjSZYZCuGyoPIFV80TDA5P0OaCFJK+cb2IHmaZYk8kVYJZ7huZWI9OtNyxhCcAqfLGKCCWPSucmnZR4+dNUCzXQJByDiuDXuaDRvZ5qyXB/A3J/qAZQk9R5Vo9vhccVgGl3T2d1DcwMVliYMCK3fQruPVLKG6iI2yKDjyPiKC6hAI4FKnYl2jGKVBMe1V0IZcg9RWW9ruzb2FxNKqboHJdW29M9R/3WvqvHSqzXIFmsZlZQRt8Rmg+fLa3e+vEs0GZJpAieXNbNadhrRNGS0RSkq+8soHO7z+9CfZrRobbtnYnhj3Mk2CBwQQo/WtihHu0GS6t2bv4m2uIsoMB1B5oY1Xs/KIxIIZFOcHb0zX0FNbRyLhkDfMVCutLgliMRjTYRgjaOaD5/trORWVHiJYeIHPyr2+0cmPeVwWOOBWtXfZMrKWidXjPjIPeH18ardU0FEiKKOfCgxe90qWMcc49KqnQqSCMEVqGpaTKudyg/Kg7V9OAclB72fKgHMV6KcliaNtrDFN0HcTYYVqvsp1Lcs2nO2doDpz9x+YrKlx1NF3s+vTa9pLJgAyynu2HzoN7hjyozSp2D4B4UqCyA4qFqC5tZB6VN5xUe6BML8eFAC6ZAo7Q6ZOvVjMjtjoMZ6/StEidAMbl6edZtqFtey2JFgSr/iMOytjC8/8AeKp7i51S0lML6kJSVwYzuZh9hzQbOHXnkcVyzrjms67P6pI8axi5cyKeVfIP580XvJKtuZXyo2jqaBvWNcs7DIJ3uBnA6D51nWtdvNzlIIFOfHBz9q97S6lHLcOgYEHgk+NU9vanY1wq28KKMh5I2dmA8VUDOPWgrbvX9YlYSi2Pd+i1WXWopdSZdDFL4qw61Y3XaErcPD3wl7skMrwGMg5x40ryBb5FYKA2OCKCivLRZoycc+dD0iFGKnwOKM5bZ1jZT4DFCV2jfiHGOc0Eeir2e4btNpyEgETZBPyNDKxMc5GPmKMvZppr3Pae14ysTd42fIfwUG/RD3emKVOxKNoxSoJxFcSqDEwrsmm5T7jD0oBbTwDc3MI+HdioE3Zx/wAReyPLOYpo2ESwvt2OVwGOCN2PI1LsJFj1G53nGX4onFsJUQ5yMDAoM47O9mNZTU1mvbuGSFAN0S7mCEADgnnPH51edrNWNrpxgUsG24BJosnRLa3baoGRis07c7vxOCMKOlBC7P2MF3drJdgSKDkqfPzonhsIbK2u4WRpI7pCkhlUMWUjpkc/bFDHZy4AuFTdgnjBrRYrYzQ84PFBmi9mNOtS4tIC5Y8s3J/OpselRQxe+q+lF11ZpFyVHrQtq10sZbB5xQDeoxq1w6qAAo5xUKbSLY2VxOI0MojJBx8q6uZyXcgnB609b3Cm1nUn3e5b5jjIoBm3ijmZ4eRxtxjr60Z+yaEnXroHG+KHaw+oB/ShbT4pZZZLxIzFFuzkjqPMUQ+yyf8A9suWHHed5u9Bnig2uNgFApU0MnmlQWRpuT4T8qW7NJuhoAl2xrU49QaM7KfNqhOOmKBr9ivaGSNOpxzRVaCRINreIzQP3F6gkAdSVUnPGQD61nHtD1iy7wAIVHmD8R+VHkpLoY0XluTQprfZWK/uFYIVcZO4/pQZxDqKyBmWKeIr8BIwSfTBrUuy+r3UunxGYneV94HzoZuezD2jFgqnjGTT1heG1fuyfeHGM+FAU6ndMyklvCgPU5GlmI6eFE6zfiEkTwUZoZ1ABZ3x4GgornCuRTKSqsM5J4ETZ/4muL6fLFs9ahd//Qnz/dGQPrxQOz6oLXTV2sXcjauefr9KufZC/wD5+VSMsYCT9x+9URtlubCSEY3Y9z5ii32N6TKtzc6k4KpsEa5HUk5J/Kg12NsLSpKvHFKgsAK6I4pZr0nigCLyIR9pwz9GAoveMG1V16qM/TxoY1Je+7TQRgdetGEiBbcD0oBm7sr2S6Agve4jxwVQMT96r5/9TtlKy6pHGeQDJAD9eoq5SdY79rdz05QE+FO39jDcplgpx50GYa3ZXssmTrU8xJ5KqFH6modhoErzB5b+5YDxPHP2o7k0WIOe9VfdOVFRLoJbqSvAzwMUHAEVnaOxb3iuB50Hahdht8mfQ0/rursjGMtgH7ihbUL3dGQvjQRLyffMcGo7MSQo6dcU2uWbPnVppmlT3p34KRZxuI6nyH7+FB3prESAAEk9ABk1rHZfW7AQQWbqto6RqCHZVVm4GBz51nF7dWei2xRQO9PRRjcT/PGhO51a4u7jvJWOM8KPCg+pUxilQf7Pu0f+uaGizSA3dsBHLk8sMcN9f1BpUBwJQaTSHHANBsHb7TMYaOcH/ZTw9oekjjZNn/YaCwgSRNfa5nt2Ee3Cv1xV7LfwMm0Fj6baEj7QtK8Ul/4GvD7QNHHJ3/8AA0HPaW4RLyCeDcsqng9Knw6yktuH3gEjlT4Hyob1btLaa2ypZK2FOSxUiq/rxuIz4g4oL/VtXjjh3bxnwxQbqvaBFU4fPkM5qRdaPJcwM8c8j4Pws3She7sJEJUoeKCpvryS5uWkbIz0FRZGLkAn71Yrp80rhEjJc9AKJNA7NqjrPOokl6op+FfWgrtA7NyTlZ7tCEI92I8FvU+VT9d1OHRrbuo9rXDDC44AHyq41m9j0mxlweduV8yfD6fz5ZZqF3Ld3DzTMSzHxNAxeXEtzM0srFnbqajdDTppo0F52d1270eV5LO4MTuu0nGcjINKqRTilQaeCCx4GflXLBQ4JUfaqtbubeeDSe6nZwApoLnCFQSo+1c7I2ONgquW5m2+8tdC5k6beaC4sQkTMAMfKpTSYaqKC6lViSh5qVFcPPIkSgAscZPhQEujbppnjAyhXJP+J8Pv0qVNoa3LsoXJ6sx4A+dV2n6laXttFaabK8cG9TPdbCr845wfAjODyOPSiDVLkO8VlCoVZJcSMOpGM4z58fn60FL+AtYUZLWMBM4aQjlz+36/LrKMaWsO6NS7ydVHVj5/z9a91VQbiC3j6gjdtH/z/wBmqztrqi6RpDCH3bu4/poR/YMcsPQfqRQZ/wBsNVN5emFJNyRn3nHR2/YdBQy1PStlqZcheTQNueK4xXp6815Qer1pUgKVAapKpbIPWpkJBbmq86RdIeGHFdCzvVzjkUFmzKo69a4jmUOec1UyreoDkflUb8RcRtll/KgKImDNTgZoXWaMgMpyOKFo9TmRskcV3LrDlSFGCaDRrOIXkFvLYpEsShu+jIztfHAx4gHawzwAPtdxw/hQgdRJOo94JzucjJOfXPWss7O6hdm9MUcg3TowQMxUbwpKnIIxyMfU1oenavAr2NpdRSS6nOoa4EYwVYKTyCeBnjH3oJlnaubk3N5IvuDDOPhz1I9f504rJ+2utnW9ZluEY/h0/pwA+CDx+vWtB9purrpukwWNtKvf3abpNv8AZH6fPp9DWOzNluSD8qBpjk0wx3N6Cu5WwMDqeK4C44oOTSroiltoEvU0q9ApUG4PZxDJFMSW6KT9qVKggXdpGSQfCq6XToT1/SlSoIE+mwA9PyqMdLiz8RpUqCRotgg7R2cauy4V5MjrkKcVpelaRa212phUq7Hl+pNKlQY/2lv5tS1a4uJjjLlVXqFUcACqRl569KVKgjqN/vH6eld7fWlSoPAMivCKVKgQFKlSoP/Z" imageanchor="1" style="clear: right; 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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><b>Orlando Figes</b></i></span> è professore di Storia presso il Birbeck College dell’Università di Londra. È autore diLa tragedia di un popolo (vincitore nel 1997 del Wolfson History Prize, del Wh Smith Literary Award, del Longman/History Today Book of the Year Award, del NCR Book Award e del LA Times Book Prize), La danza di Nataša (finalista nel 2003 del Samuel Johnson Prize), Sospetto e silenzio (finalista nel 2008 del Royal Society of Literature Ondaatje Prize e del Samuel Johnson Prize) e di Crimea. L’ultima crociata.</div>
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<i><b>Sito dell'autore: http://www.orlandofiges.com/index.php</b></i></blockquote>
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<i><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></b></i></div>
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<i><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non so voi, ma io non vedo l'ora di leggerlo. Come sempre ci ritroviamo la prossima settimana con una nuova svista, buone letture a tutti!</span></b></i></div>
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<i><b><br /></b></i></div>
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<i><b><br /></b></i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-47899929713300645552012-11-20T17:42:00.003+01:002012-11-20T17:42:43.391+01:00Il mio pensiero "La voce invisibile del vento" di Clara Sánchez<div style="text-align: center;">
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Buon sera a tutti, oggi voglio parlarvi di una lettura che ho terminato già da parecchi mesi .<br />
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<b><span style="color: #b45f06; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Conosci la voce del silenzio? </span></b></div>
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<b><span style="color: #b45f06; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ti fidi del buio? </span></b></div>
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<b><span style="color: #b45f06; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ti fidi di te stesso? </span></b></div>
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<b><span style="color: #b45f06; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Devi trovare una risposta, o sarà troppo tardi. </span></b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjObCOf4Dxs-aMVj2OFBEqTJ77jV9GbriJv-gJtRyjwpMJVyIp5bzdfhQrVZT5GicXj53ZNkL0B37wK3r-9Aa1l7Gx7lbBnkJA4LZ6foyJ7sSBRLQEikMM7Kc22BBZPhD65LTWorV9sfVk/s1600/La+voce+invisibile+del+vento.png"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjObCOf4Dxs-aMVj2OFBEqTJ77jV9GbriJv-gJtRyjwpMJVyIp5bzdfhQrVZT5GicXj53ZNkL0B37wK3r-9Aa1l7Gx7lbBnkJA4LZ6foyJ7sSBRLQEikMM7Kc22BBZPhD65LTWorV9sfVk/s400/La+voce+invisibile+del+vento.png" /></a></div>
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Titolo: <span style="color: #b45f06;"><b>La voce invisibile del vento</b></span></div>
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Titolo originale: <i><span style="color: #783f04;">Presentimientos</span></i></div>
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Autore: <b><span style="color: #b45f06;">Clara Sánchez</span></b></div>
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Editore: <i>Garzanti</i></div>
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Pagine: 368</div>
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Prezzo: € 18,60</div>
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<b><i><u>Descrizione</u></i></b></div>
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Spagna, località di Las Marinas. La luce si è ritirata verso qualche luogo nel cielo. Il buio della notte avvolge le viuzze del paese e il mare è nero come la pece.</div>
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Julia ha perso la strada di casa: è circondata dal silenzio e sente solo la voce del vento che soffia dal mare, e profuma di sale e di fiori.</div>
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Non ricorda cosa sia successo: era uscita a prendere del latte per suo figlio, ma sulla strada del ritorno all’improvviso si è ritrovata in macchina senza soldi, documenti e cellulare. In pochi minuti quella che doveva essere una vacanza da sogno si è trasformata in un incubo. Per le strade non c’è nessuno, le case sulla spiaggia sembrano tutte uguali e Julia non riesce a ritrovare l’appartamento nel quale l’attendono il marito Félix e il figlio di pochi mesi. Prova a contattarli da un telefono pubblico, ma la linea è sempre occupata. Tutto, intorno a lei, è così familiare eppure così stranamente irreale.</div>
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Tra le vie oscure e labirintiche c’è solo una luce, quella di un locale notturno. A Julia non resta altra scelta che raggiungerlo, nella speranza di trovare qualcuno che l’aiuti. Qui, quasi ad aspettarla, c’è un uomo, un tipo affascinante, con la barba incolta e l’accento dell’Est Europa, che sembra sapere tante, troppe cose su di lei. Si chiama Marcus: Julia ha la sensazione di averlo già incontrato da qualche parte. Fidarsi di lui è facile. Eppure Marcus non è quello che sembra e nasconde qualcosa, come ha appena scoperto anche Félix, che sta cercando in tutti i modi di riavere Julia con sé. Ma la donna può affidarsi solo a sé stessa. Deve ascoltare il vento che continua a soffiare intorno a lei. Deve capire cosa sta accadendo. Perché è lì, nel suo istinto di sopravvivenza, che può trovare finalmente la strada di casa.</div>
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<b><i><u>L'autrice</u></i></b></div>
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<blockquote class="tr_bq">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhESHDWiY7SAQiwCW7wMz-jWajwPomZ2SPdrGFFzv9sURpcPzfu-q8QVAbZAPjWUplvB1PQGSco06DM6_I4Hs8vAiOE9qgoNZRmoSFBfuIOfKxMksVcb9R9t0Xw2eILp6K1-s5QX0utNFE/s1600/clara.png" imageanchor="1" style="color: #88524e; cursor: url(http://cur.cursors-4u.net/symbols/sym-1/sym59.cur), progress !important; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-decoration: none;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhESHDWiY7SAQiwCW7wMz-jWajwPomZ2SPdrGFFzv9sURpcPzfu-q8QVAbZAPjWUplvB1PQGSco06DM6_I4Hs8vAiOE9qgoNZRmoSFBfuIOfKxMksVcb9R9t0Xw2eILp6K1-s5QX0utNFE/s200/clara.png" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 5px; margin-right: 5px; margin-top: 5px;" width="175" /></a><span style="font-family: inherit;"><b><span style="color: #38761d; font-size: medium;">CLARA SÁNCHEZ</span></b> vive a Madrid e ha raggiunto la fama mondiale con il bestseller <i><b>Il profumo delle foglie di limone</b></i>, vincitore del premio Nadal, in cima alle classifiche di vendita per oltre un anno. Tra i suoi romanzi inediti in Italia, <i><b>Últimas noticias del paraíso</b></i> ha vinto il Premio Alfaguara nel 2000.</span></blockquote>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge75FCTQoZh5YSPFOilm_v7W-6pAhtul6EnkvdWyKBfGsrvPgyBXDeEpSrmpTb8IKIOLbOACIR2RsaBxDTPmksMU_teil5DAOSHSXb-g4GPTSQpGiveqydo-CymkkzBULxKz3cIyHeiLwn/s1600/pensiero-vento.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="56" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge75FCTQoZh5YSPFOilm_v7W-6pAhtul6EnkvdWyKBfGsrvPgyBXDeEpSrmpTb8IKIOLbOACIR2RsaBxDTPmksMU_teil5DAOSHSXb-g4GPTSQpGiveqydo-CymkkzBULxKz3cIyHeiLwn/s320/pensiero-vento.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando ci si aspetta troppo da un romanzo la maggior parte delle volte ne restiamo delusi, questo è quello che è successo a me con "<i>La voce invisibile del vento</i>" l'ultima uscita di Clara Sanchez, scrittrice che ha avuto un enorme successo con “<i>Il profumo delle foglie di limone</i>”, purtroppo non posso paragonare i due romanzi perché ha metà lettura del suo primo libro ho dovuto interromperlo (causa forze maggiori) ed è per questo che mi concentrerò esclusivamente su quest'ultima pubblicazione.<br />
<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Sicuramente ho deciso di intraprendere questa lettura spinta dalla trama accattivante che, fin dal primo momento, mi ha incuriosita molto. Devo confessarvi che non è stato proprio il tipo di "intrattenimento" che mi aspettavo infatti, non appena intrapresa la lettura, metà delle mie aspettative sono state immediatamente stroncate. Sono bastate poche pagine e la mia mente era già intorpidita, la storia di Julia e Felix, marito e moglie, non è riuscita a catturare la mia attenzione.</div>
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghjhMS1ne7hST1P9W1s6yHQjTjzlAESCk1IBlrUx0A3SrBVxtG-1i7jSOtXawmyCBCHn94mFSE_7U0Pb8gx5w1fE0gCVXyIK9wCknGcKa8vWyUWI5r7zS3qLhhgVxGECRySeQQZxxucxk/s1600/presentimentos.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghjhMS1ne7hST1P9W1s6yHQjTjzlAESCk1IBlrUx0A3SrBVxtG-1i7jSOtXawmyCBCHn94mFSE_7U0Pb8gx5w1fE0gCVXyIK9wCknGcKa8vWyUWI5r7zS3qLhhgVxGECRySeQQZxxucxk/s1600/presentimentos.png" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
I due partono per raggiungere il luogo dove passeranno le vacanze, quando finalmente giungono a destinazione Julia si accorge di aver dimenticato il latte per il figlio, decide così di partire, in fretta e furia, in mezzo alla città sconosciuta. Julia rimane vittima di un incidente ed è in quel momento che comincia la sua avventura, si ritrova a girovagare per le viuzze della città non riuscendo mai a raggiungere la meta, con pochi soldi a disposizione è costretta a rubare nei supermercati e a dormire in macchina. Però, realmente, Julia è in un letto d'ospedale in coma.</div>
<div style="text-align: justify;">
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Bene penserete, questa ci ha svelato tutto! No, non preoccupatevi perché tutto questo ci viene rivelato all'inizio, del racconto, incuriosita mi sono affrettata ad andare avanti, con la lettura, per capire se l'autrice avesse in serbo qualcosa di inatteso ed entusiasmante (si annunciava un bel thriller), insomma il mistero attendeva solo me, purtroppo tutto quello che poteva essere in qualche modo avvincente ci viene rivelato subito e oltre a questo altro non c'è, inutile dire che la mia delusione tutt'ora è tangibile e sicuramente la mia valutazione è stata influenzata sopratutto da questo, insomma mi aspettavo di più.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><b>Nonostante la scrittura semplice e fluida l'autrice non è riuscita a rendere per nulla appetibile questo romanzo che procede in modo asettico</b></i>, non trasmette nessuna emozione e nessun sentimento, tutte le figure che ci presenta l'autrice sembrano uscite da una fabbrica di cloni, agiscono tutti allo stesso modo, insomma dei robot programmati in tutto e per tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le parti narrate da Julia sono sicuramente le più scorrevoli, mentre quelle di Felix risultano lente e noiose, si ok, con la moglie in coma di certo non poteva essere felice, ma sinceramente la narrazione durante quei momenti era ripetitiva e soporifera, io avrei tagliato una buona parte del racconto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli avvenimenti e le ambientazioni sono descritte in modo eccessivo ed è per questo che l'attenzione si smarrisce, tanto che mi sono chiesta se tali rappresentazioni siano state allungate solo per ricavarne qualche pagina in più. </div>
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
Il più delle volte dovevo farmi forza per non cadere in un sonno profondo, il punto a cui mi sono aggrappata per riuscire a terminare la lettura è sicuramente l'idea di base abbastanza originale e l'inizio molto particolare, nonostante ciò secondo me poteva essere elaborato meglio perché non c'è nulla che tiene alta la tensione e l'intera vicenda è un susseguirsi di eventi scontati, ripetitivi, irreali e per nulla interessanti.</div>
</div>
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<br /></div>
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Ora la domanda più difficile: <i><b>Mi sento di consigliarlo?</b></i> In parte, forse per l'originalità della storia. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivg5-v2pVxI1IkvgVtod1dNYgrdJ3a7VPGEBxu-77GPKCvDssubu3Qx2pYFvj0JQ08zea2gDz8s8YDfrwrCcPd6zNtgZ5Q9QH0zbAqtJ8WP4zrU77etuoVHZiPABRqUC1LKBo2nFDGNq0R/s1600/2,5PP.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivg5-v2pVxI1IkvgVtod1dNYgrdJ3a7VPGEBxu-77GPKCvDssubu3Qx2pYFvj0JQ08zea2gDz8s8YDfrwrCcPd6zNtgZ5Q9QH0zbAqtJ8WP4zrU77etuoVHZiPABRqUC1LKBo2nFDGNq0R/s1600/2,5PP.png" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjon3bmbT6AKhyphenhyphenolC4VKpbYMSpBNdUqWXn-P-0LAP-OIqqbqyIGpxW74NunsJ2EZXbGKdW9XI3JbV62-psJ48oCzhciPL_4pZ200B3EDhFpKiAg1lR0STD6BZ0AhJq3aDb2dUrBe6FtlcWS/s1600/sognoFirma2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjon3bmbT6AKhyphenhyphenolC4VKpbYMSpBNdUqWXn-P-0LAP-OIqqbqyIGpxW74NunsJ2EZXbGKdW9XI3JbV62-psJ48oCzhciPL_4pZ200B3EDhFpKiAg1lR0STD6BZ0AhJq3aDb2dUrBe6FtlcWS/s1600/sognoFirma2.png" /></a></div>
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Sognohttp://www.blogger.com/profile/05692441648404721171noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-43775869208298703992012-11-16T11:02:00.000+01:002012-11-16T19:58:09.150+01:00Anteprima "L’abito da sposo" di Pierre Lemaitre<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Buon giorno a tutti, siete pronti per un racconto che vi terrà sulle spine fino all'ultima pagina...</div>
<div style="text-align: center;">
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<div style="text-align: center;">
<u><span style="font-size: large;">Dal 30 ottobre in libreria</span></u></div>
<div style="text-align: center;">
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ispirandosi al saggio "<i><b>Come far impazzire l’altro</b></i>" di Harold Searles, pioniere nell'analisi della schizofrenia, Pierre Lemaitre, pluripremiato scrittore francese, acclamato dalla critica anche in Italia, ricostruisce la spirale della follia in un racconto spietato, un voluto omaggio ad Alfred Hitchcock. </span></div>
<div style="text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwpwar1jva-7gssLfT1JVZlHxmUNFhlTxpYuVaXndXePzvdXNVC1y_i44kSWuv4V-799oDB4bb62tX9uEMRVA1fmxinqHcppSA4piekmI11Q2-zGEGnPjYQ4YZJODp8P2ps1RFgtspBDhy/s1600/l'abito+da+sposo.jpg" imageanchor="1" style="background-color: transparent; clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwpwar1jva-7gssLfT1JVZlHxmUNFhlTxpYuVaXndXePzvdXNVC1y_i44kSWuv4V-799oDB4bb62tX9uEMRVA1fmxinqHcppSA4piekmI11Q2-zGEGnPjYQ4YZJODp8P2ps1RFgtspBDhy/s400/l'abito+da+sposo.jpg" width="267" /></a></div>
Titolo: <span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>L’abito da sposo</b></span><br />
<div>
Autore: Pierre Lemaitre</div>
<div>
Editore: Fazi</div>
<div>
Pagine: 320</div>
<div>
Prezzo: 17,50€</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<i><u>Descrizione:</u></i></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Chi è veramente Sophie? Sappiamo che ha trent’anni ed è la babysitter di Léo, il figlio di una coppia di ricchi parigini. La giovane donna sembra non avere una vita privata, si dedica al bambino e nient’altro. Il resto è un mistero. Ma sappiamo che è ossessionata da una doppia identità, dimentica cosa ha fatto poche ore prima e vive in un costante stato di oblio. Una sera la mamma di Léo rientra tardi e trova Sophie addormentata davanti alla tv, le propone di restare a dormire e lei accetta. Il mattino dopo, la terribile scoperta: nella notte Léo è stato strangolato nel sonno. Sophie decide di darsi alla fuga, e poco a poco torna la confusione che ha contraddistinto gli ultimi mesi della sua vita. Da qui in avanti la sua vita sprofonderà negli abissi del crimine: per salvarsi da un omicidio che non ha commesso ma per il quale è l’imputato perfetto, sceglierà di uccidere, e di mentire. Assumerà altre identità e confinerà la sua esistenza in una misera quotidianità anonima. Fino al giorno in cui scoprirà cosa è davvero accaduto e chi è l’artefice che l’ha condannata alla sofferenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #990000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dopo il fortunato esordio in Italia con Alex, romanzo amato da scrittori come Ammaniti e De Cataldo e affiancato dalla critica ai capolavori di Ellroy e Bret Easton Ellis, la nuova stella del noir francese Pierre Lemaitre torna in libreria con L’abito da sposo.</span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Hanno detto di "Alex":<br />
<br /></div>
<div lang="it-IT" style="background-color: white; margin-bottom: 0.42cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJXZy6bxxy0L2F6Ir9zaiAEVv8EoRSotbvXibg0N-WEb4x-KqJTEaaczcrfjBKBLkKYyRgsCoCUqxMfJqG6Rxlshwhpsha_Yo76CJEU97q_q1C5uQO47xbgN4tW_9L1vAsrfSnPuVkT1Bj/s1600/alex.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJXZy6bxxy0L2F6Ir9zaiAEVv8EoRSotbvXibg0N-WEb4x-KqJTEaaczcrfjBKBLkKYyRgsCoCUqxMfJqG6Rxlshwhpsha_Yo76CJEU97q_q1C5uQO47xbgN4tW_9L1vAsrfSnPuVkT1Bj/s1600/alex.png" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>"Leggete Alex. Avrete la stessa sorpresa di quegli uomini che scoprirono che non era il sole a girare intorno alla Terra, ma il contrario"</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
Niccolò Ammaniti</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #990000;">"Pierre Lemaitre è un maestro di stile" </span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
Antonio D’Orrico, Corriere della Sera</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>"Un esordio tanto felice quanto inatteso"</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
Piero Soria, tuttoLibri de La Stampa</div>
<br />
<br />
<br />
L'AUTORE<br />
<blockquote class="tr_bq">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHBCLtL0VTsoBQGYUdy6nVkosmjlBSScMijmjBQq0VKEZGuUKwT_vBLgnFhVPC9-vkn4F1NvRTOdXUMHFTNnm709jSfnrD45y6aiQLG1NO83L2MbSNVL8OAKvU_MX-u3L1mOju1wKSClSV/s1600/Pierre+Lemaitre.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHBCLtL0VTsoBQGYUdy6nVkosmjlBSScMijmjBQq0VKEZGuUKwT_vBLgnFhVPC9-vkn4F1NvRTOdXUMHFTNnm709jSfnrD45y6aiQLG1NO83L2MbSNVL8OAKvU_MX-u3L1mOju1wKSClSV/s1600/Pierre+Lemaitre.png" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-size: large;"><i><b>Pierre Lemaitre</b></i></span>, nato a Parigi nel 1951, ha insegnato per molti anni letteratura ed è approdato tardi alla carriera di scrittore e sceneggiatore. In Francia ha già pubblicato quattro romanzi, con cui ha vinto diversi premi, tra cui il Prix du premier roman al Festival di Cognac nel 2006 e il Prix Le Point du Polar européen 2010. Da Cadres noir, di prossima uscita per Fazi, verrà tratto un film.</div>
</blockquote>
<br />
<br />
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-58659553992707682762012-11-15T14:31:00.000+01:002012-11-15T14:31:54.491+01:00Recensione "Il dono e il sacrificio" di Jacqueline Carey<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Eccomi di ritorno con una nuova recensione, amici e amiche. Di cosa vi parlerò oggi? Di un’autrice che sicuramente molti di voi conosceranno, soprattutto le donne. </span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Si tratta di <b><u>Jacqueline Carey</u></b>, classe 1964 e residente attualmente nel Michigan, una scrittrice fantasy che ha vinto numerosi premi nella sua carriera. Jacqueline ha frequentato il Lake Forest College e vanta una laurea in psicologia e letteratura inglese. Per mantenersi agli studi, in gioventù ha lavorato come bibliotecaria, ed è stato proprio durante questo periodo che ha sviluppato la passione per la scrittura, anche se il successo ci ha messo un po’ ad arrivare. </span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il suo primo, grande successo, è stato “<b>Il dardo e la rosa</b>”, pubblicato nel 2001 e facente parte della trilogia di Kushiel, a cui ha fatto seguito quella dedicata a Imriel e infine a Moirin. Tutte e tre le trilogie sono ambientate nel fantastico scenario delle Terre d’Ange, denominate in tal modo perché gli abitanti sono il frutto dell’unione di due specie: angeli e umani.</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il romanzo di cui vi erudirò quest’oggi, “<b>Il dono e il sacrificio</b>”, fa parte di una nuova trilogia ambientata appunto nel mondo di cui sopra. Parla di Moirin, una strega-orso del popolo dei Maghuin Dhonn. L’ordine cronologico è sposato un secolo più avanti rispetto ai primi volumi, ma anche stavolta l’autrice ha saputo tratteggiare dei personaggi interessanti, rinfrescandoci inoltre la memoria circa i più importanti avvenimenti avvenuti in precedenza nelle storie di Kushiel e di Imriel. Ma veniamo alla trama, poi analizzeremo i vari aspetti del romanzo.</span></i></div>
<br />
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5MOeTDktj8MCyjI26TATOTe38i6kmQTORZNuc_nWl-QZ3D0JT_6bELN0LNSCowgNfnn4XmrfpAugHKbtl_SXxRJCEh1kyex6Hql_4QgEXi35vexCf5DTGB0-EhyfTK-ff7ntMVzy0cIxj/s1600/il+dono+e+il+sacrificio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5MOeTDktj8MCyjI26TATOTe38i6kmQTORZNuc_nWl-QZ3D0JT_6bELN0LNSCowgNfnn4XmrfpAugHKbtl_SXxRJCEh1kyex6Hql_4QgEXi35vexCf5DTGB0-EhyfTK-ff7ntMVzy0cIxj/s400/il+dono+e+il+sacrificio.jpg" width="265" /></a>Titolo:<span style="color: #38761d; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><b> Il dono e il sacrificio</b></i></span><br />
Titolo originale: Naamah's Kiss<br />
Autore: Jacqueline Carey<br />
Editore: Nord<br />
Pagine: 384<br />
Prezzo: 18.00€<br />
<br />
Trama:<br />
<div>
<div style="text-align: justify;">
C’è stato un tempo in cui i Maghuin Dhonn, la più antica tribù di Alba, avevano poteri inimmaginabili. Un secolo fa, però, uno di loro ha compiuto il peggiore dei sacrilegi, uccidendo la moglie e il figlio di Imriel de la Coucel: da quel giorno, la loro magia è svanita…</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pur essendo la figlia della venerata strega dei Maghuin Dhonn, Moirin non è dotata di grandi poteri magici. Eppure l’oracolo della tribù non ha dubbi: il fato ha in serbo per lei un glorioso destino, un destino che forse potrà riportare il suo popolo allo splendore di un tempo. Tuttavia, perché la predizione si avveri, la giovane dovrà intraprendere un lungo viaggio alla scoperta delle proprie origini. Moirin lascia quindi i boschi di Alba per raggiungere l’elegante Terre d’Ange, dove vive il padre, primo sacerdote di Naamah e uno degli uomini più potenti del regno. Non appena arriva nella raffinata Città di Elua, capitale angeline, la ragazza viene accolta a corte come un’affascinante ed esotica novità. Abituata a vivere a stretto contatto con la natura, però, Moirin fatica a comprendere la complessa rete d’intrighi e tradimenti intessuta dalla nobiltà angeline. Per non rimanere intrappolata, la ragazza sarà quindi costretta a imparare in fretta, perché c’è già chi trama nell'ombra per sfruttare il suo rapporto col padre e portare così a termine i suoi loschi piani…</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibYPpA3QT8rlDgYCuomQWOyIzMZjIgZuhHK72LJCNA07CoRNoS1mueRMY1OwrKmWyDj3suhDR2Ixz26xIC1fWnKSJQPt55zloE1ZY2x9-VjttCO6AUt1DftfEu6VyaIke3lgvO9JfqdKYi/s1600/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="92" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibYPpA3QT8rlDgYCuomQWOyIzMZjIgZuhHK72LJCNA07CoRNoS1mueRMY1OwrKmWyDj3suhDR2Ixz26xIC1fWnKSJQPt55zloE1ZY2x9-VjttCO6AUt1DftfEu6VyaIke3lgvO9JfqdKYi/s320/recensione.png" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il romanzo parte dalla nascita di Moirin, figlia di una strega-orso di un’antichissima stirpe e di un sacerdote Angeline. A causa di un orrendo delitto di cui gli antenati Maghuin Dhon si sono macchiati, il popolo di Moirin ha perduto molti dei poteri che avevano in precedenza. La bambina conduce un’esistenza selvaggia, vive in una caverna e mangia quello che caccia, con l’unica compagnia della madre e di Cillian, un ragazzino conosciuto durante l’infanzia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un giorno, sbocciata in una bellissima ragazza, Morin parte da Alba alla ricerca di suo padre, che non ha mai conosciuto (ciò in seguito alla profezia della sua strega-orso). Il viaggio non inizia sotto i migliori degli auspici. Appena arrivata a destinazione infatti, la giovane verrà derubata, ma in compenso farà la conoscenza di Raphael de Merielot, il quale le offrirà la propria ospitalità. L’uomo è uno dei personaggi più in vista della città e lei se ne invaghirà profondamente, concedendogli tutta se stessa. Introdotta a corte Moirin, cresciuta libera e selvaggia, dapprima mal sopporterà le restrizioni della nobiltà, che la considererà alla stregua di un eccitante trastullo, ma molto presto la ragazza imparerà a discernere gli amici dai nemici, anche quelli che le vivono accanto. Eh sì, perché Raphael non è affatto chi vuol far credere e userà i poteri di Moirin per realizzare i suoi turpi scopi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ho trovato il romanzo della Carey estremamente piacevole e ben scritto. Premetto che non avevo letto mai nulla di questa autrice e sono rimasta favorevolmente colpita dalla sua capacità di descrivere ambienti, scene e personaggi, ben caratterizzati sotto tutti i profili. È un testo scorrevole e fluido, sebbene prima che si entri nel vivo debbano passare più di cento pagine, ma è una lettura che non annoia, per fortuna. Personalmente mi sono molto immedesimata nei personaggi e con il fiato in gola mi sono ritrovata a chiedermi: “E adesso che succede?”. È questo che un buon romanzo dovrebbe fare: catturare l’attenzione del lettore fino all'epilogo finale. Ecco che spunta fuori l’unica pecca, ma qui entrano in ballo i gusti personali. Per quanto mi riguarda infatti, mi piacciono i romanzi autoconclusivi, perché i finali aperti lasciano sempre l’amaro in bocca: troppi interrogativi senza risposta. <i><b>Comunque poco male, è un romanzo che consiglio assolutamente e mi rassegnerò ad aspettare il seguito, che uscirà tra pochi mesi.</b> </i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnhBsS69QhWXpN8iGDiFuCfPrGkW3G_bhhEHXH6utDGUzoMI-ubtx4ldHgMQi0RWThbf3fXTVWRa4inEnLA5gAKjUy3FZbKBbx79GCeGZdvaETqK_d1XYaJZ5KYKzptQGJhUxE5c3GoqOO/s1600/4,5PP.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnhBsS69QhWXpN8iGDiFuCfPrGkW3G_bhhEHXH6utDGUzoMI-ubtx4ldHgMQi0RWThbf3fXTVWRa4inEnLA5gAKjUy3FZbKBbx79GCeGZdvaETqK_d1XYaJZ5KYKzptQGJhUxE5c3GoqOO/s1600/4,5PP.png" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<u><b><i>L’intera saga: </i></b></u></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000;"><b>Trilogia di Kushiel</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
Il dardo e la rosa, 2001</div>
<div style="text-align: center;">
La prescelta e l’erede, 2002</div>
<div style="text-align: center;">
La maschera e le tenebre, 2003</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000;"><b>Trilogia di Imriel:</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
Il trono e la stirpe, 2006</div>
<div style="text-align: center;">
Il principe e il peccato, 2007</div>
<div style="text-align: center;">
Il bacio e il sortilegio, 2008</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000;"><b>Trilogia di Moirin:</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
Il dono e il sacrificio, 2009</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: center;">
La fiamma e la guerriera, 2009</div>
<div style="text-align: center;">
<u>Naamah’s Curse , 2010</u></div>
<div style="text-align: center;">
<u>Naamah’s Blessing, 2011</u></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Ovviamente gli ultimi due titoli sono ancora inediti in Italia. In quanto a “<b>La fiamma e la guerriera</b>”, uscirà tra qualche mese, come vi avevo già accennato prima. Con questo ho concluso ragazzi. Alla prossima e un caro saluto a tutti i nostri lettori.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ5lsryuwZwllajop4cLS6KNdAA7HZ5K_QXnmJN9axowssJpVJ0e3m-WipAkac860PhIIMN-QvyC0ixQDNJCf_gjw7IGT024QP9fL0iimXpElinIoV9lJld4qs-e0K2nYHDW0jOnpujx3m/s1600/anna.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ5lsryuwZwllajop4cLS6KNdAA7HZ5K_QXnmJN9axowssJpVJ0e3m-WipAkac860PhIIMN-QvyC0ixQDNJCf_gjw7IGT024QP9fL0iimXpElinIoV9lJld4qs-e0K2nYHDW0jOnpujx3m/s1600/anna.png" /></a></div>
<br /></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-63915155239269464382012-11-14T10:44:00.000+01:002012-11-14T11:11:16.283+01:00Cover Fashion n°10<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<br /></div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<br /></div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOtD8l5mLdUM08T5n3aYB6D1yxQ1ZpMhLCXxLqusMfi4VYRRTCIy9azjQ5n6_m5MKZv5J5ycVHCd4EzEDzvJhdfqP0Dc-z43DuLVbvwX-UiNSC7DxarudkJ6N605gQUwLKtEtcqmvKguA/s1600/COVERS+FASHION.png" /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Ciao a tutti, finalmente sapremo qual'è la cover vincitrice del mese di Ottobre. </i></b><br />
<b><i>E' stata una lotta all'ultimo sangue tra due copertine, ma con un colpo di ventaglio si è aggiudicata il podio anche la mia preferita ^^ Di quale sto parlando?? </i></b></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWMtZrQUu9L0SryKBNpky4zh4gaaugDv0Lc2_c9bNpDy_D6kMoAxXX4S-ANgihO1OYOeVP9LNtGrid6jWM74ctvBwpDlYff3WAsGAXSR4etCmIloHId-gphRYM3g_bDN1Y9UhuLfpoMpSN/s1600/thewinneris.png" /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0nsRQH2Iv6Qn9A0tR6gVAAQlD_cazvSOx0t1ZXWU9PRmvZsofHPcCyPBb4VTCRByYer5Lta4sT9euXAXM1APCt9FuJ_XyHLMCGsPSDuxF-eAC9ExKO41TJdrDVnhOV0LRueFlZQpAWv64/s1600/13-fiori.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0nsRQH2Iv6Qn9A0tR6gVAAQlD_cazvSOx0t1ZXWU9PRmvZsofHPcCyPBb4VTCRByYer5Lta4sT9euXAXM1APCt9FuJ_XyHLMCGsPSDuxF-eAC9ExKO41TJdrDVnhOV0LRueFlZQpAWv64/s400/13-fiori.png" width="266" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj87-1_u4NER89pzAIVMnzdzOPlBaH8beq3lrpX-Q5p8T_6tuDJYwYM-3fN14cMz29BehrdZ5tmmje315mPtxqsxpB1NcVSoihAjPbBbIOCELLgUzsGjfqJUTOIu0mhpPWTWQXmvXKK2LsZ/s1600/secondo.png" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-size: x-small;">Al secondo posto troviamo...</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1f1aEcN9L75n6SLE4iWhtjjlA0RA8Ouqn4ArThXVVC_84wDF3MzFg5G14PP_ZbYF2ufRJ9j1CgHtFUzY2lN14E2u8-SWj9D789JJ-026vAjzHSF0DUAGu8mSBBmo1QTXCYZBLDQtNTjhG/s1600/See_Fiore+di+Neve+e+il+ventaglio+segreto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1f1aEcN9L75n6SLE4iWhtjjlA0RA8Ouqn4ArThXVVC_84wDF3MzFg5G14PP_ZbYF2ufRJ9j1CgHtFUzY2lN14E2u8-SWj9D789JJ-026vAjzHSF0DUAGu8mSBBmo1QTXCYZBLDQtNTjhG/s320/See_Fiore+di+Neve+e+il+ventaglio+segreto.jpg" width="220" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: magenta;"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguecgYXRL8IoxOpqoPa1t6R4PjHXf2K4pnxhLOAWRQZ-n0BvR9uwPWrYFDwmMxiQVlnjhUEYPsaW3BwzZPSAmxvk7Hcz7kDvjA6qf7HQhIFt952axrA_6NXzxPmO9YV95zZcLZgLmmEVZc/s1600/terzo.png" /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-size: x-small;">a pari merito</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkZ_JZ390TpHj4dmtuQa46bDBtTe9Q9vnG901dWAMxlCR4KIxPXmWR0eeSTGNWPrrQM0kbMh0xT4MpG2kdud-t_0mRJ_TcRrIwvm7YR3ncleDCloCyGgOW1W01R2MtcYK4cEiIymbF-D1k/s1600/otsuka2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkZ_JZ390TpHj4dmtuQa46bDBtTe9Q9vnG901dWAMxlCR4KIxPXmWR0eeSTGNWPrrQM0kbMh0xT4MpG2kdud-t_0mRJ_TcRrIwvm7YR3ncleDCloCyGgOW1W01R2MtcYK4cEiIymbF-D1k/s320/otsuka2.png" width="209" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0OR-lDBbPfb-HldUwhR2N2k1L6F50hNcGLGdjG-Ra56W81aIDVPTg_jeUMWLZsHXj_2ZZ0d3_2umLfwEp4htpQ9-g68iRl5iZGEydFV5gOu4dRr2AvD3qR1x_gGA5YzKmH0RvTO5A-gNq/s1600/il_canto_delle_parole_perdute.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0OR-lDBbPfb-HldUwhR2N2k1L6F50hNcGLGdjG-Ra56W81aIDVPTg_jeUMWLZsHXj_2ZZ0d3_2umLfwEp4htpQ9-g68iRl5iZGEydFV5gOu4dRr2AvD3qR1x_gGA5YzKmH0RvTO5A-gNq/s320/il_canto_delle_parole_perdute.jpg" width="211" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Ora andiamo a scoprire quale sarà il tema di questo mese....</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #a64d79; font-size: large;"><i>Le Farfalle</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #a64d79; font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjykMCt6gFE97v33weSBX6PU8GabnedEq9vt2mWu4_o8TH707TjQ0uS0dETkRMU2SfK3vmcK4KN3ClXMYRSB-jBnUpGRgYFEZRWIWsLEylkbrDu6p_q_FjGLVDsYjm0M6fLjpjsd8Lm5CUI/s1600/i-miei-anni-a-rincorrere-il-vento.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjykMCt6gFE97v33weSBX6PU8GabnedEq9vt2mWu4_o8TH707TjQ0uS0dETkRMU2SfK3vmcK4KN3ClXMYRSB-jBnUpGRgYFEZRWIWsLEylkbrDu6p_q_FjGLVDsYjm0M6fLjpjsd8Lm5CUI/s400/i-miei-anni-a-rincorrere-il-vento.jpg" width="258" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgODnoSxfQ1hWYxeFMMBRKbpL1z9tN0mft6gvSXvvhuWFn5w-HhhvHes756Qr9EMrBxb7r4_MT-jM4T8lttwi3TFbCdtskVJO1npZhHANp4w93h3lGISQ9WVTgG_ZKMyxEQLZCV7swDKizj/s1600/il-giardino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgODnoSxfQ1hWYxeFMMBRKbpL1z9tN0mft6gvSXvvhuWFn5w-HhhvHes756Qr9EMrBxb7r4_MT-jM4T8lttwi3TFbCdtskVJO1npZhHANp4w93h3lGISQ9WVTgG_ZKMyxEQLZCV7swDKizj/s400/il-giardino.jpg" width="251" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4fDko4cnyWuogI9KwngfvFD-w6ZfVKylBIGpWN9Qx3YQADyugo6_5xikv89HuMXWliPz_WGs_HezXTJyHk3Sf_-Xw003PpRRiqoAlhbwnXi8Wz2KBs_mueb0bEsycyNvRNGFVYEDRRZXz/s1600/in-libreria-come-sasso-nella-corrente-L-pEA6rS.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4fDko4cnyWuogI9KwngfvFD-w6ZfVKylBIGpWN9Qx3YQADyugo6_5xikv89HuMXWliPz_WGs_HezXTJyHk3Sf_-Xw003PpRRiqoAlhbwnXi8Wz2KBs_mueb0bEsycyNvRNGFVYEDRRZXz/s400/in-libreria-come-sasso-nella-corrente-L-pEA6rS.jpeg" width="267" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi12DWIi4oM5rAqBctuTclmAGrp0TlWyZaafF4YfLWzt9Gg3U6gt-SvffxjtcqzC49OY_lRAmLU7p_xB_7_8L4Vq4trztykuqm02WW7fLAIrlA8bY4QAgzFOlk9Fe76_jSfnXl0EtSnQne5/s1600/the-giver.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi12DWIi4oM5rAqBctuTclmAGrp0TlWyZaafF4YfLWzt9Gg3U6gt-SvffxjtcqzC49OY_lRAmLU7p_xB_7_8L4Vq4trztykuqm02WW7fLAIrlA8bY4QAgzFOlk9Fe76_jSfnXl0EtSnQne5/s400/the-giver.jpg" width="258" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLQs5pdY5LAzocb03XMTcqf4hlmLxvs5MPeUBl4oUCX-Sp9oc-AKZS-jlXqHRdn0DZUfbOy4_pacNDKNjVHeEsOGPQ2-1yeQnWEtqcci0QjsCY-HIrbJl1WggRKn22FPTyzpSAf7RSBdiW/s1600/la-biblioteca-dei-1000-libri.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLQs5pdY5LAzocb03XMTcqf4hlmLxvs5MPeUBl4oUCX-Sp9oc-AKZS-jlXqHRdn0DZUfbOy4_pacNDKNjVHeEsOGPQ2-1yeQnWEtqcci0QjsCY-HIrbJl1WggRKn22FPTyzpSAf7RSBdiW/s400/la-biblioteca-dei-1000-libri.png" width="260" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjsvNmoNCUPrdAPNYM0GKSZA-pJpKMG63qyECjSgQy-pPYhxxQYAfRFPTx8BM1v09W59_iUtIug_HrAV7_Kp95a4kFX9R6LUuaBnYXpyS8aHaEBcRP6pkans9sQXBwPwrN4rGTdD0EWsPE/s1600/scomparsa1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjsvNmoNCUPrdAPNYM0GKSZA-pJpKMG63qyECjSgQy-pPYhxxQYAfRFPTx8BM1v09W59_iUtIug_HrAV7_Kp95a4kFX9R6LUuaBnYXpyS8aHaEBcRP6pkans9sQXBwPwrN4rGTdD0EWsPE/s400/scomparsa1.jpg" width="267" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Come sempre, adesso tocca a voi: qual'è la vostra cover preferita?</b></i><br />
<i><b>Noi ci ritroveremo qui fra una ventina di giorni per incoronare la vincitrice.</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></b></i>
<i><b><span style="background-color: #e06666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per votare è necessario farlo nel sondaggio che troverete nella barra laterale, in altro a destra.</span></b></i><br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Sognohttp://www.blogger.com/profile/05692441648404721171noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-85611559330907604922012-11-13T16:37:00.001+01:002012-11-13T16:37:31.296+01:00Il mio pensiero "Kayla 6982" di Karen Sandler<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Un romanzo sorprendente, toccante e provocatorio, dove le umiliazioni, la violenza e il razzismo potranno essere sconfitti solo dal coraggio, dalla lealtà e dalla passione.</i></div>
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoMuRAwDoExi9_SWbA-B4wBWVmTAHMHLYxP14DMlE7EFx9Ks7Q5PYiEK63x6QNce6Hp5Y_LgXzg0p6zXGhoT4WBk24gpBQDSVxESljkF9LddvEVtwOCv_uhf7nWvVs1SprqhtajNfGi9Q/s1600/kayla6982.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoMuRAwDoExi9_SWbA-B4wBWVmTAHMHLYxP14DMlE7EFx9Ks7Q5PYiEK63x6QNce6Hp5Y_LgXzg0p6zXGhoT4WBk24gpBQDSVxESljkF9LddvEVtwOCv_uhf7nWvVs1SprqhtajNfGi9Q/s320/kayla6982.png" width="240" /></a><br />
Titolo: <b><i><span style="color: #990000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Kayla 6982</span></i></b><br />
Autrice: Karen Sandler<br />
Editore: Giunti Y<br />
<div>
Pagine: 496<br />
Prezzo: 12,00<br />
Isbn: 9788809759817</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<u><i>Descrizione:</i></u></div>
<div style="text-align: justify;">
Il pianeta Loka è stato colonizzato da un'élite di terrestri facoltosi e spregiudicati, gli unici superstiti di una Terra ormai inabitabile. Fra loro ci sono scienziati senza scrupoli che hanno creato una sub-razza di schiavi da sfruttare biecamente. Sono androidi senzienti costituiti da genoma umano e circuiti elettrici, e occupano il posto più infimo della società nel sistema di caste gerarchiche di Loka. Ma queste creature hanno un cuore, un'etica e una volontà. Sono quasi umani e, forse, troppo umani. Questa è la storia di una di loro, la quindicenne Kayla 6982 che, con l'aiuto dell'amica Mishalla, si lancia in una pericolosa avventura per scoprire le terribili verità che si nascondono dietro al mostruoso piano degli umani. Una trama sorprendente in cui si intrecciano umiliazioni, razzismo, coraggio e lealtà, ma in cui trova posto anche l'amore. Sul polveroso pianeta Loka, illuminato da due pallidi soli, sboccia la storia proibita fra un umano di alto rango, nipote di un vecchio scienziato illuminato, e la giovane Kayla.</div>
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<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
L'AUTRICE<br />
<br />
<a href="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR86QNnNbm3xgRLt-3gXoAuM5cpvOVJAwYGwniZDr0acdeSZ7MM" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR86QNnNbm3xgRLt-3gXoAuM5cpvOVJAwYGwniZDr0acdeSZ7MM" width="133" /></a><span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>Karen Sandler</i></span> è autrice di diciassette romanzi, oltre a numerosi racconti e sceneggiature. Prima di diventare scrittore a tempo pieno, era impiegata come ingegnere di software, ha lavorato al programma dello Space Shuttle e dei satelliti di comunicazione. L'idea per questo libro e' nata nel 1980 come sceneggiatura, nel corso degli anni si e' arricchita fino ad includere il pianeta Loka e la protagonista Kayla. Vive nel nord della California con il marito, Gary, e i loro tre gatti. Questo è il suo primo romanzo YA.</span><br />
<br style="text-align: start;" />
<span style="text-align: start;">Sito dell'autrice: </span><a href="http://www.tankborn.com/" style="text-align: start;">http://www.tankborn.com</a></blockquote>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF4LPSPEfUH1Jd8dhc0doT6yB2Wp2NnpxWya0p-rTqW_Svp_pUx35Smn0r6fnPaa0orbciy6LupMXfEm-4ZswJxNVWrM3qj7nETXqCqaUAYMb0cYM0-6iQEXM3s0bsBjQ_SMqeoDxdM7BI/s1600/pensiero.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF4LPSPEfUH1Jd8dhc0doT6yB2Wp2NnpxWya0p-rTqW_Svp_pUx35Smn0r6fnPaa0orbciy6LupMXfEm-4ZswJxNVWrM3qj7nETXqCqaUAYMb0cYM0-6iQEXM3s0bsBjQ_SMqeoDxdM7BI/s1600/pensiero.png" /></a></div>
<br />
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Eccomi a commentare un nuovo romanzo distopico YA, pubblicato recentemente dalla Giunti Y, ho deciso di leggere questo romanzo per un semplice motivo è un genere che ultimamente mi sta' affascinando molto e non so' perché riesce quasi sempre a sorprendermi.</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6ckh-WuK7zqyvfB4BTm3cdeyIKhtgjXUVVehVVfXJaDyQJgOynT-ZuqynJNmvqGgyBJr6mVBmhUVEwe39P23JspRuurRbf9L6O9mOrn66S-l8JMwCbhVV68nFn_vQ1O87N9tqcuZKu0U8/s1600/kayla1.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6ckh-WuK7zqyvfB4BTm3cdeyIKhtgjXUVVehVVfXJaDyQJgOynT-ZuqynJNmvqGgyBJr6mVBmhUVEwe39P23JspRuurRbf9L6O9mOrn66S-l8JMwCbhVV68nFn_vQ1O87N9tqcuZKu0U8/s320/kayla1.png" width="228" /></a><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quello che ci aspetta fra le pagine di questo romanzo è un mondo popolato da caste, la più elevata è quella dei Puri seguita dagli Impuri (da non dimenticare che queste due categorie a loro volta sono divise in più caste) e all'ultimo posto di questa scala sociale troveremo gli NGM (Non umana geneticamente modificata) una specie creata in capsula con Dna umano e animale, essi non godono di alcun diritto, la loro esistenza è servire le altre due fasce sociali della popolazione, le mansioni che andranno a svolgere sono caricate nel loro cervello annesso e computerizzato ( in dotazione dalla loro creazione). </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Kayla, la protagonista dotata di una forza straordinaria, è proprio una di questi NGM, cosa che non sarà difficile da ricordare poiché durante la narrazione vi verrà costantemente ripetuto. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Voglio subito precisare che, a differenza di molti altri romanzi YA, la differenza di appartenenza ad una o un'altra casta non è percepita solo perché l'autrice lo scrive, ma perché riesce a farcelo intuire grazie alle descrizioni degli abiti, dei diversi colori della pelle e dagli atteggiamenti ben distinti dei vari personaggi. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj06r0c_RELurFx2HMu2I_EdEq1FnGl5yhIENcsS6pDPlqYBDRcYRWlbMoT6N59o9OpuSN77VRE1Y2jcZWIIwsCYUCuoG2-TtYDA6KdHx98Vzf76biLNbvPJs1D9CHtmmH2BJutc9Dxk9Vg/s1600/loka+pianeta.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj06r0c_RELurFx2HMu2I_EdEq1FnGl5yhIENcsS6pDPlqYBDRcYRWlbMoT6N59o9OpuSN77VRE1Y2jcZWIIwsCYUCuoG2-TtYDA6KdHx98Vzf76biLNbvPJs1D9CHtmmH2BJutc9Dxk9Vg/s1600/loka+pianeta.png" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tutta la vicenda è ambientata sul pianeta Loka, pianeta sul quale l'umanità terreste si è rifugiata dopo la devastazione della terra, il lettore riesce ad immaginare Loka nonostante ci siano poche, ma significative, descrizioni dell'ambiente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fra le pagine di questo romanzo ci sarà più di un mistero da risolvere e il lettore cercherà in tutti i modi la soluzione insieme a Kayla, Michalla, Eoghan e a Devak che scopriranno grazie a Zul Manel, un vecchio che sconvolgerà tutte le credenze di Kayla e non solo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Si, ci sarà anche una storia d'amore, a dire il vero più di una, ma la cosa positiva è che per nostra fortuna il racconto non si concentrerà in modo insistente su questo e sempre per nostra fortuna non ci saranno triangoli amorosi o scene melense.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Una trama sicuramente accattivante e sotto alcuni punti di vista originale, l'autrice tocca argomenti delicati come il razzismo e lo sfruttamento dei minori, a volte con toni anche abbastanza offensivi, nei riguardi degli NGM, riesce a creare un sorta di verità nel fantastico e dare la giusta importanza a situazioni ed avvenimenti poco piacevoli.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il romanzo si legge velocemente anche se, in alcuni punti, il lettore fa una certa fatica a tenere il passo con l'intera vicenda non perché la storia sia complessa ma perché l'autrice ci imbottisce di una marea d'informazioni tecniche e nominativi particolari senza fornire spiegazioni adeguate su quello che essi raffigurano, nel mondo di Loka, ma nulla di così grave perché con un po' di concentrazione e immaginazioni ci si arriva.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nonostante questa piccola pecca è un romanzo che mi sento di consigliare <i><b>riesce ad incuriosire il lettore pagina dopo pagina con uno stile fluido ed emozionante.</b></i></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un'altra nota positiva sta nella scelta delle voci narranti, non sarà solo Kayla a guidarci durante il racconto, </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">questi cambi di scena lasciano il lettore con il fiato sospeso, ma a catturare completamente l'attenzione è la parte "Mystery", infatti come dicevo poco fa, alla base di tutto c'è più di un'enigma da risolvere e l'autrice ci fornisce più di un indizio per sciogliere i vari rompicapi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ho trovato il finale decisamente scontato, in questo primo libro, ma sicuramente non escludo che l'autrice debba giocare ancora molte delle sue carte ed è per questo che non mi voglio sbilanciare nella valutazione ne in modo negativo ne positivo. <i><b>Se amate il genere distopico e vi piacciono le storie avventurose e di fantascienza è una lettura che vi consiglio di intraprendere. </b></i></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtkcGt8e0YIjPpR_mBkdAtzth2VavG4KROjPPNWfcjR7CkTyryOlnT0EL6c0wbdI1cs9tThYERwNOQ4CRtpgBuf0FOz5FYj2TkWIKpOv5-clki3ijdDgY_MMdZ5_xW_YiYfb6OyUrHQGM9/s1600/3PPp.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtkcGt8e0YIjPpR_mBkdAtzth2VavG4KROjPPNWfcjR7CkTyryOlnT0EL6c0wbdI1cs9tThYERwNOQ4CRtpgBuf0FOz5FYj2TkWIKpOv5-clki3ijdDgY_MMdZ5_xW_YiYfb6OyUrHQGM9/s1600/3PPp.png" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPsQkUJ37nP7yhQo8IguGqsV9FveWj8HFv13P53j2iY8RHQGQ-VPqF3IftnzQ2uRqXHD1bPDQkeoNVbWBnNcKbLzd6dCMNIso6DHNE5ADgAwq5ytOczhSSMXucQCiajLhmbQimZLQ9lkwH/s1600/FineFirma2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPsQkUJ37nP7yhQo8IguGqsV9FveWj8HFv13P53j2iY8RHQGQ-VPqF3IftnzQ2uRqXHD1bPDQkeoNVbWBnNcKbLzd6dCMNIso6DHNE5ADgAwq5ytOczhSSMXucQCiajLhmbQimZLQ9lkwH/s1600/FineFirma2.png" /></a></div>
<br /></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-46459521650065012332012-11-12T11:39:00.001+01:002012-11-12T11:39:47.980+01:00Anteprima "Matrimonio a sorpresa" di James Patterson <br /><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Buon giorno a tutti,<br />diamo il via ad una nuova settimana e per cominciare al meglio abbiamo scelto di presentarvi un romanzo che farà la sua comparsa in libreria il </span><u style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><b> <span style="font-size: large;">22 Novembre.</span></b></u><div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Un libro che grazie alla copertina e la trama stuzzica già la nostra voglia di Natale e sicuramente quello narrato da James Patterson non sarà un Natale come gli altri.</span></div>
<div>
<br /><div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #990000;">Il gran giorno è arrivato. </span></b></i></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #990000;">Gaby si sposa</span></b></i></div>
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<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #990000;">Ma nessuno sa con chi....</span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXSs31hcilMLwhCLorpbAxHbxtLpjn42zFUoZW1-RCWte4CnaWGdrNCpjJXHSoulXvh3SQgfCknXiHw4pkWjIvzL7Fx0LqSIdXSB25m2ua23CxqJQkroIp1BDQIC424ijkvw7QnJ7JkrP5/s1600/matrimonio+a+sorpresa.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXSs31hcilMLwhCLorpbAxHbxtLpjn42zFUoZW1-RCWte4CnaWGdrNCpjJXHSoulXvh3SQgfCknXiHw4pkWjIvzL7Fx0LqSIdXSB25m2ua23CxqJQkroIp1BDQIC424ijkvw7QnJ7JkrP5/s400/matrimonio+a+sorpresa.png" width="268" /></a></div>
<div>
Titolo: <b><span style="color: #0b5394; font-size: large;">Matrimonio a sorpresa</span></b></div>
<i>Titolo originale: The Christmas Wedding</i><div>
Autore: James Patterson con Richard DiLallo</div>
<div>
Editore: Corbaccio</div>
<div>
Pagine: 200</div>
<div>
Prezzo: 12,90€</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<u><i>Descrizione:</i></u></div>
<div style="text-align: justify;">
L’albero è addobbato, i biscotti sono nel forno e i pacchetti perfettamente confezionati. Ma questo Natale l’evento clou è il matrimonio di Gaby Summerhill. Da quando il suo primo marito è morto, tre anni fa, i suoi quattro figli sono alla deriva. Non hanno più passato il Natale insieme dalla morte del padre. Ma ora che Gaby ha annunciato il suo matrimonio, giurando di mantenere segreta l’identità dello sposo fino al giorno del fatidico sì, forse ha una chance di rivederli tutti insieme per le feste. Le nozze non sono l’unica sorpresa, però: Gaby ha in serbo anche qualcos'altro, qualcosa che potrà cambiare per sempre le loro vite…</div>
</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmJ1r43N7HBoe9aaeOBpWl7y0PpPEDKR32NoxaOzzl17s4eQpugHeUC4AmzmVQXZEklb-TOMZZ_k2MnjIfTCGi_3Bd8VpIePjVvNmUMVlQE7lIbloCoa1t9duzrp_2FGafP59uD1n1ML9B/s1600/the+christmas+wedding.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmJ1r43N7HBoe9aaeOBpWl7y0PpPEDKR32NoxaOzzl17s4eQpugHeUC4AmzmVQXZEklb-TOMZZ_k2MnjIfTCGi_3Bd8VpIePjVvNmUMVlQE7lIbloCoa1t9duzrp_2FGafP59uD1n1ML9B/s320/the+christmas+wedding.jpg" width="210" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #990000;"><b>"Sommate le vendite di John Grisham, Stephen King e Dan Brown. Il risultato non equivale a quello che vende James Patterson"</b></span></i></div>
<div style="text-align: center;">
-The New York Times-</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #0b5394;">"Personaggi che conquistano e toccano l’anima del lettore; colpi di scena degni di uno dei suoi thriller: Matrimonio a sorpresa di James Patterson è uno sguardo fresco sulla famiglia e sull’atmosfera così magica del periodo natalizio"</span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
-Indiebound, sito ufficiale delle librerie indipendenti americane-</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
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<br /></div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: center;">
L'AUTORE:</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/9r8rOire7to?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #0b5394; font-size: large;"><i>James Patterson</i></span> (Newburgh, 22 marzo 1947) è lo scrittore più letto al mondo. Ha iniziato la sua carriera lavorando nell’agenzia pubblicitaria JWT, ma dopo il successo di Ricorda Maggie Rose (Alogn Came a Spider) ha scelto di dedicarsi all’attività di scrittore a tempo pieno.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Sito dell'autore</div>
<i><div style="text-align: center;">
<i><b><u>http://www.jamespatterson.com</u></b></i></div>
</i></blockquote>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Io sono molto curiosa di leggere questo romanzo sarà l'aria natalizia, o il mistero celato nella trama.... Voi cosa ne pensate?</span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-75431460978974400242012-11-10T17:52:00.001+01:002012-11-10T17:52:20.493+01:00Sogno a occhi aperti n°7<br />
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i>
<i><b>Buon sera viaggiatori, </b></i><br />
<i><b><br /></b></i><b><i>Un nuovo viaggio ci aspetta e questa settimana sarà Anne ad accompagnarci.</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Come ormai saprete dovrete recarvi nel suo splendido blog<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">"</span><span style="color: #a64d79; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tra le stanze di Anne</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">"</span> </b></i><br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Ed ecco il portale che vi condurrà a destinazione.</b></i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://tralestanzedianne.blogspot.it/2012/11/viaggio-della-settimana-firenze.html"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi19zW7iwoX-hP5yKfGwGCUWEskNoN8YM3A5h6CP8uJ2DqSrLl28BavXKvZYA5jgX0zSHM-jFTDi1Uutl7gCh0KA-uW1ZwsBF_LhUOOHNoSnQ-5aGbyZkiieKvNieZqpVe0JVE1WexjrcM1/s320/viaggia+con+noi.png" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i><b>Vi aspettiamo la prossima settimana per un nuovo viaggio!</b></i><br />
<i><b>Buona domenica a tutti.</b></i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-18807468351881124042012-11-09T23:13:00.000+01:002012-11-09T23:13:19.562+01:00Illusione? Cos'è?<br />
Ciao a tutti,<br />
<br />
scrivo questo breve post per presentarvi una nuova pagina del blog, forse avrete già notato fra le pagine qui sopra la scritta Illusione beh, cosa aspettate andate a vedere di cosa si tratta, se vi va naturalmente :)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://illusionearte.blogspot.it/2012/11/presentazione-o-quasi.html"><img border="0" height="155" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL7_0cbTOhn1k8eFHW1QfyLdZEHgpRW3UUFEyT3DsyBYx6wnrulk6JXd2fTaJgk0YooJe3256FVm_Kg7abchjRwKOJQ0zhEKSVCfJc5K70PjDekAuoUoZYgDE3xayGAvtN64cxeCMgtbGP/s400/illusione1.png" width="400" /></a></div>
<br />
Buona serata a tutti!!!Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-62341033669128585062012-11-09T16:41:00.000+01:002012-11-09T16:41:33.261+01:00Recensione "L'isola dei Liombruni" di Giovanni De Feo<br /><div style="text-align: center;">
È IL SOGNO LA CHIAVE D'ACCESSO PER UN'ISOLA SPERDUTA, UNA TERRA INCONTAMINATA CHE SI RAGGIUNGE SOLO IN SOGNO E CHE I SUOI ABITANTI DIFENDONO A OGNI COSTO. LASCIATEVI CONDURRE DA SMICCIO E ZENZERO TRA LE REGOLE DI UN GIOCO INNOCENTE E SPIETATO COME SOLO I BAMBINI SANNO ESSERE.</div>
<br /><div style="text-align: center;">
<a dei="dei" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEWeGcLzy3OCEGnaUm6EZWOjugOT1QE-sjAKWWKPy3kTa9qeQ6y9mWeogIR84wRP6tTwJp9-cv5wk6GLo90RJkfTv_Ta0zlbA37T72M4Xs_P6BKIEoIgOW5mpKvHy7oCCdlXQOAnwrJQiv/s1600/l" isola="isola" liombruni.png="liombruni.png"><img border="0" dei="dei" isola="isola" liombruni.png="liombruni.png" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEWeGcLzy3OCEGnaUm6EZWOjugOT1QE-sjAKWWKPy3kTa9qeQ6y9mWeogIR84wRP6tTwJp9-cv5wk6GLo90RJkfTv_Ta0zlbA37T72M4Xs_P6BKIEoIgOW5mpKvHy7oCCdlXQOAnwrJQiv/s400/l" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Titolo del Libro: <b><span style="color: #38761d; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L’isola dei Liombruni</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
Autore: Giovanni De Feo</div>
<div style="text-align: center;">
Editore: Fazi </div>
<div style="text-align: center;">
Pagine: 382</div>
<div style="text-align: center;">
Prezzo: 18,50€</div>
<div style="text-align: center;">
<i>Pubblicazione: giugno 2011</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<u>Descrizione:</u></div>
<div style="text-align: justify;">
È l'alba. Scarmigliati e irruviditi di salsedine, Smiccio e Zenzero si svegliano. Un'amicizia fraterna li lega. Oggi è il giorno del loro compleanno. mensile! Solo un pretesto per scambiarsi dei regali, dal momento che entrambi avranno per sempre 14 anni: perché potrebbe sembrare Procida, o qualunque altro scoglio incastonato nel Mediterraneo, svenuto sotto il sole che non lascia scampo, ma questa di Smiccio e Zenzero è un'isola di sogno sospesa nel tempo di un'estate eterna. Per i due ha inizio così un'altra giornata da consumare tra passatempi intinti nell'innocente ferocia di ragazzini; una giornata ideale per sparare ai gabbiani, per insanguinarsi i piedi in corse tra sassi e sterpi, per fare un giro in barca fino alle statue dei Colossi che vegliano l'isola. Per scoprire, lontana, una macchia scura, qualcosa. qualcuno. Un Alto! Inseguirlo è un divertimento. Come raggiungerlo. E poi ucciderlo.</div>
<br />
L'AUTORE:<br />
<span style="color: #38761d; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>GIOVANNI DE FEO</i></span> È nato a Roma. Laureato in Storia del cinema, nel 2003 ha vinto il Premio Solinas per la miglior sceneggiatura originale e da un suo soggetto è stato tratto il film L'uomo fiammifero (www.uomofiammifero.it ), finalista al David di Donatello 2010. Ha pubblicato con E/O e nel 2010, con Salani, il romanzo fantastico Il mangianomi. Ha insegnato all'Università di Reading e a Oxford, alla Berlitz School. Attualmente insegna Letteratura italiana alla Deledda International School di Genova.<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
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<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNa7NQtE4qNdVGEEc7NLw164Ewhv6S35l16Bl7N8LoNiLJgTOym4thalGaeo3QFkHFPdWfpqzgnxHARWa3xg84W5ETNkqKXmF94ptxjFQPAy1QdBJeGi4M0HVPYNVSrT4CUm9VjE2LVDdJ/s1600/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNa7NQtE4qNdVGEEc7NLw164Ewhv6S35l16Bl7N8LoNiLJgTOym4thalGaeo3QFkHFPdWfpqzgnxHARWa3xg84W5ETNkqKXmF94ptxjFQPAy1QdBJeGi4M0HVPYNVSrT4CUm9VjE2LVDdJ/s1600/recensione.png" /></a></div>
La narrazione comincia in un giorno qualunque, su un’isola non specificata, dove quello che conta sono le persone che la abitano e gli avvenimenti che si svolgono su di essa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ci vengono subito presentati i due protagonisti del romanzo, Zenzero e Smiccio, due ragazzi di quattordici anni, fratelli d’amicizia, che vivono insieme nella stessa casa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Fin qui sembra tutto normale ma col prosieguo del racconto si scopre che sull'isola non ci sono adulti, fatta eccezione per quei pochi rimasti, soprannominati <i>"Alti"</i>, cui tutti i bambini dell’isola danno la caccia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Lentamente, ma con un ritmo sempre più coinvolgente e mai noioso, il lettore viene così portato dentro al mistero di questa isola dove la vita fluisce pigramente attraverso i rituali quotidiani di bambini rimasti finalmente liberi da genitori, parenti e da rapporti con gli adulti, con un riferimento letterario alla ben nota Isola che non c’è di Peter Pan. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sarebbe sbagliato tentare analogie tra i due romanzi perché hanno svolgimenti di trama completamente diversi, ma il tema della crescita dei bambini in assenza di adulti e del rifiuto della figura parentale è sicuramente simile.<br />
<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La vita dei bambini, ritmata da giochi, guerre fra bande, corteggiamenti amorosi e svago in tutte le sue possibili forme, prosegue indisturbata fino ad un evento che romperà questo clima di serenità e di gioco, costringendo involontariamente i ragazzi a prendere maggiori responsabilità e a crescere, confrontandosi con le dinamiche sociali tipiche degli adulti: potere, controllo, libertà, responsabilità pubblica. </div>
<div style="text-align: justify;">
Da qui in avanti, i fatti inizieranno a scorrere più velocemente, trascinati dall'inevitabilità di un destino che si svelerà solo col tempo e con il crescere della violenza. I giochi muteranno, diventeranno più seri, e le bande di ragazzi, finora vissute come gioco più che come vero gruppo di protezione e di potere, diventeranno sempre più simili alle bande degli adulti, violente, esclusive, dittatoriali. La vita, da gioco spensierato che era, diverrà un duro scontro tra persone poste di fronte ad eventi e scelte più grandi di loro e che li costringeranno a crescere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il finale a sorpresa svelerà il mistero dell’isola e ricomporrà tutte le tessere del puzzle degli eventi e dei personaggi, mostrando una realtà amara e inevitabile, permeata della magia tipica dei sogni. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il romanzo ha uno stile narrativo scorrevole e abbastanza piacevole. È scritto con un registro volutamente informale, essendo la storia fatta e narrata da ragazzi appena adolescenti, eppure a tratti risulta un po’ forzato e macchinoso. </div>
<div style="text-align: justify;">
La storia è comunque avvincente e, dopo un inizio tranquillo, comincia a crescere di intensità e velocità, intrigando il lettore all'interno del mistero e portandolo verso la verità. </div>
<div style="text-align: justify;">
L’ambientazione del libro è affascinante: una piccola isola lontana da altre isole e dalla terraferma, dove l’unico villaggio di case è popolato solo da bambini e ogni luogo ha le proprie memorie di giochi e il proprio ruolo sociale all'interno della comunità. Sono luoghi saccheggiati e rivisitati dalle esigenze di ragazzi che ovviamente hanno un approccio diverso a quello degli adulti. </div>
<div style="text-align: justify;">
I personaggi, infine, sono piacevoli, caratterizzati senza troppa profondità ma sufficientemente per non essere scontati o piatti, con alcune eccezioni di personaggi complessi e molto interessanti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il tutto è raccontato in modo credibile e verosimile, riuscendo a rendere normale la magia che accompagna la vita sull'isola e portando il lettore a crederla reale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo un inizio un po’ lento e anonimo, il libro diventa subito interessante e alla fine diventa quasi magnetico, lasciando una sensazione di nostalgia e tenerezza al termine della storia. Dopo le quasi quattrocento pagine di racconti, emozioni, pensieri, ed eventi, ci si sente partecipi della storia come si fosse vissuti sull'isola insieme ai protagonisti del libro, e questo è un merito per lo scrittore, perché saper coinvolgere il lettore è sempre una dote rara. </div>
<i></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #38761d;">È un libro senza pretese ma capace di lasciare emozioni e di far sognare, ma perché ciò accada bisogna essere capaci di sognare con gli occhi di ragazzi e di emozionarsi sinceramente. </span></b></i></div>
<i><div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #38761d;">È una lettura piacevole, che non consiglierei a tutti perché alcuni potrebbero ritenerlo infantile e inverosimile, ma che a un buon sognatore può regalare ore di buon divertimento.</span></b></i><br />
<i><br /></i>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO6DGm0CjdhWrOYXP2K3DfJNXFyUm1-6Lj22eKrvd6r5SMEztWuMhFvix6ts7UUYdK4hxhYv5kdj-JIhzsLRgtymqWg3d-Qo6W9LTb2r7xHeyQ45LmxE40k5Bwnc5QjynxF0owE4Syh8q3/s1600/4PPP.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO6DGm0CjdhWrOYXP2K3DfJNXFyUm1-6Lj22eKrvd6r5SMEztWuMhFvix6ts7UUYdK4hxhYv5kdj-JIhzsLRgtymqWg3d-Qo6W9LTb2r7xHeyQ45LmxE40k5Bwnc5QjynxF0owE4Syh8q3/s1600/4PPP.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzczm3klumbqLuTpye9vKmYdgPz_gFBKH4nZ21riGA-MZQ9Egcvt_MxrUuy2jBcBijQ6anGpV7R3TM4lTanIUd6QLgjr8qXvBkfIvvxdBOn73zu93OwaPamX2YkqCeHSfw6YaL5uep4VwT/s1600/pol.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzczm3klumbqLuTpye9vKmYdgPz_gFBKH4nZ21riGA-MZQ9Egcvt_MxrUuy2jBcBijQ6anGpV7R3TM4lTanIUd6QLgjr8qXvBkfIvvxdBOn73zu93OwaPamX2YkqCeHSfw6YaL5uep4VwT/s1600/pol.png" /></a></div>
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<i></i></div>
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<i><br /></i>
<i><br /></i>
<i><br /></i></div>
</i>Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-28061559774217184632012-11-08T10:27:00.000+01:002012-11-08T11:14:00.421+01:00Recensione "The game" di Michael Olson<div>
<br /></div>
<div>
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Buon giorno a tutti, oggi parliamo del romanzo d'esordio di Michael Olson recentemente pubblicato dalla casa editrice timeCrime.</span></i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZe4K-FR0h_azz-XwI8Rg0i2NtRRtshQegtoM-Q0w0zbOlWI1H0rk3HjoAxjiM5CI1E7SpsBAlvf5gfKql9nvN6n-Sbo8TkGXeoGakr_iruo0BZAeLaHAay7YmgR0V3TbKbHVnVbjsh6co/s1600/the+game.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZe4K-FR0h_azz-XwI8Rg0i2NtRRtshQegtoM-Q0w0zbOlWI1H0rk3HjoAxjiM5CI1E7SpsBAlvf5gfKql9nvN6n-Sbo8TkGXeoGakr_iruo0BZAeLaHAay7YmgR0V3TbKbHVnVbjsh6co/s320/the+game.jpg" width="239" /></a></div>
<div>
Titolo: <b><span style="color: #a64d79; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">The game</span></b></div>
titolo originale: Strange Flesh<br />
Autore: Michael Olson<br />
Editore: timeCrime<br />
Pagine: 576<br />
Prezzo: 10,00€<br />
traduzione di Federico Lopiparo<br />
<br />
<u><i>Descrizione:</i></u><br />
<div style="text-align: justify;">
Dieci anni fa la bellissima, multimilionaria Blythe Randall ha spezzato il cuore di James Pryce. Eppure, sembra che ora abbia disperatamente bisogno del suo aiuto. Pryce, un hacker in grado di rintracciare chiunque abbia fatto perdere le tracce di sé seguendo invisibili piste telematiche, si trova così coinvolto nell’incarico più difficile che gli sia mai stato assegnato: ritrovare Billy Randall, il fratello di Blythe, misteriosamente scomparso dopo aver inviato un video nel quale metteva in scena il proprio suicidio. Il solo indizio sulla sua posizione attuale è un luogo che non esiste: un nuovo, terrificante videogame che ha appena lanciato in rete, perché Billy Randall è sì un artista, un geniale inventore di mondi e virtuali, ma è anche un pazzo, un seguace di de Sade, forse un assassino. Una delle sue più strette collaboratrici è stata uccisa in modo atroce, il cranio perforato da un dispositivo medioevale; e potrebbe non essere la sua sola vittima, perché Randall potrebbe aver predisposto una fine altrettanto agghiacciante per ciascun giocatore che si è impigliato nella Rete...</div>
<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<b><u>L'AUTORE</u></b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF-a5fPxqDZMtq-pGOUitrJxCMDP9_1KLOaXhj82p8gUwIoBf2dKOwQDosAjZFuSEmIigeKblzfiXLcrr6opkaRAaNDMrZkiM-zzAENs_OqDrd5MJAegm94wA5ALaIwrOMT0CIoUAtoAI/s1600/michael+olson.jpg"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF-a5fPxqDZMtq-pGOUitrJxCMDP9_1KLOaXhj82p8gUwIoBf2dKOwQDosAjZFuSEmIigeKblzfiXLcrr6opkaRAaNDMrZkiM-zzAENs_OqDrd5MJAegm94wA5ALaIwrOMT0CIoUAtoAI/s1600/michael+olson.jpg" /></a><i><b><span style="font-size: large;">Michael Olson</span></b></i> si è laureato in ingegneria informatica ad Harvard, ha conseguito un dottorato di ricerca in Realtà Virtuale presso la University of Central Florida e un master in Tecnologia Interattiva presso la New York University, dove attualmente insegna Multiuser Media. The Game è il suo primo romanzo.</div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0LArNpi6RCkbcytRI_vgarHoy_EMGgIhsXa3KFgTc0ZskbMAVVr66V4dnH1Ar6OwdrU1PfXlDc3DMs17Glfw_nIBNDNYAg2ob2MlAeP58hH0h0VnLnHHkSBScLbG20fyrRziBx95gBXoK/s1600/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0LArNpi6RCkbcytRI_vgarHoy_EMGgIhsXa3KFgTc0ZskbMAVVr66V4dnH1Ar6OwdrU1PfXlDc3DMs17Glfw_nIBNDNYAg2ob2MlAeP58hH0h0VnLnHHkSBScLbG20fyrRziBx95gBXoK/s1600/recensione.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La copertina di questo libro mi ha attirata subito tanto è bella. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ho iniziato a leggere il libro avendo un’aspettativa molto alta, convinta com'ero che si trattasse di un thriller psicologico di quelli belli tosti. Ma già dopo le prime pagine mi son resa conto che mi sbagliavo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il romanzo è sì un thriller, e la storia è davvero bella, ma per capirlo mi ci sono volute ben 300 pagine alquanto ostiche da leggere. Il tomo in effetti ha la bellezza di 572 pagine, cosa davvero inusuale ultimamente visto che la maggior parte dei libri che si trovano in commercio ha all'incirca 250/300 pagine.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L’inizio è decisamente d’impatto, adrenalinico, ma dopo il primo capitolo il phatos scende clamorosamente. Le spiegazioni che l’autore snocciola lungo la storia, relative a NOD il mondo virtuale creato dall'eccentrico Billy Randall sono fin troppo tecniche e di difficile assimilazione per la maggior parte dei lettori che non abbiamo almeno una buona infarinatura di informatica. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il sesso cibernetico fa la sua comparsa poco dopo l’inizio della storia e la fa da padrone dalla metà fino alla conclusione. Non parliamo di scene hot che finiscono per dare quel tocco eccitante alla storia, ma parliamo di sterili atti sessuali ripetuti meccanicamente, descritti in maniera fredda e distante. La nota sadica data alla storia, con i continui riferimenti alle atrocità descritte nel libro <i>Le 120 giornate di Sodoma del conte De Sade</i> danno un tocco macabro e a volte fin troppo violento alla narrazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per mia fortuna dalla metà in poi il libro riprende un po’ di slancio e la lettura risulta più scorrevole. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><b>C’è da dire che comunque l’autore non riesce mai a catturare l’attenzione del lettore fino in fondo, la sua scrittura è troppo infarcita di nozioni tecniche per coinvolgere totalmente chi si appresta ad aprire questo libro. </b></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I personaggi sono solo abbozzati ma mai descritti, si pensi che sono arrivata a capire che i gemelli Randall erano biondi solo verso la fine della lettura, cosa davvero insolita. L’autore ha dato molto spazio alla storia ma molto poco ai protagonisti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In definitiva un libro passabile, ma non ottimo come credevo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJzu5M93pkSgze61j_lbVeXVdN44JPTONP4Czk4D9doVLJ67_ocm4wbq_gZn5wDIXg9qmMoEALOy2VN3gt1Jyzazb-FPRHoXn5kdQM7P_aFK98y0d929vks184uuWMJOGEnTHFvcABPhW_/s1600/3PP.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJzu5M93pkSgze61j_lbVeXVdN44JPTONP4Czk4D9doVLJ67_ocm4wbq_gZn5wDIXg9qmMoEALOy2VN3gt1Jyzazb-FPRHoXn5kdQM7P_aFK98y0d929vks184uuWMJOGEnTHFvcABPhW_/s1600/3PP.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjic2i8GsIc9C4WgiRtA4Oka_75oKtzpwGKheF_OIbsUTj5i_Lp18Cw0sTj5WR2OLPKO-1-o38fKrfAx7mofPYEhqOIHm1SbiVMLsVr7Iq4A2n-z6kZWCD8-eXm0aHeu48mAOPdzj2W0Bj/s1600/fiorella.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjic2i8GsIc9C4WgiRtA4Oka_75oKtzpwGKheF_OIbsUTj5i_Lp18Cw0sTj5WR2OLPKO-1-o38fKrfAx7mofPYEhqOIHm1SbiVMLsVr7Iq4A2n-z6kZWCD8-eXm0aHeu48mAOPdzj2W0Bj/s1600/fiorella.png" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-62358390851926563462012-11-07T15:28:00.000+01:002012-11-07T15:28:10.237+01:00Sviste di percorso "La morte dei re" di Bernard Cornwell <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Ciao a tutti e ben trovati. Come ogni mercoledì, spolverino in mano e...</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOa04bNB1Ho0pcbnKUnkgrd134UIDfG3DAgM79942vkHxGgqEPr6uqPgfBAFYW4jb8DA6rGjWyx4vjN4wYcdU6Bjm9bOAO8LsJ8UBmaJWxT4f2wlIoAv1OZ0azBeLtSaCkh0bFvtUMYoU/s1600/Sviste.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOa04bNB1Ho0pcbnKUnkgrd134UIDfG3DAgM79942vkHxGgqEPr6uqPgfBAFYW4jb8DA6rGjWyx4vjN4wYcdU6Bjm9bOAO8LsJ8UBmaJWxT4f2wlIoAv1OZ0azBeLtSaCkh0bFvtUMYoU/s200/Sviste.png" /></span></a></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://fine-nelsogno.blogspot.it/2012/09/sviste-di-percorso-la-favolosa-vita-di.html"><i></i>(In cosa consiste la rubrica? Schiaccia QUI)</a></div>
</div>
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<div style="text-align: center;">
Andiamo a scoprire cosa ci siamo dimenticate di presentarvi. Una pubblicazione recente che ha attirato, anche se in ritardo, la nostra curiosità.</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i><b>Continua la <span style="color: #660000;">saga di Uhtred</span>, ambientata tra l’Inghilterra e i mari del Nord durante il primo Medioevo, </b></i><i><b>questa volta la vicenda si svolge durante gli anni tumultuosi che seguirono la morte di Alfredo il Grande.</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Per chi se la fosse persa i libri in ordine cronologico sono: <span style="color: #990000;">L’ultimo re</span>,<span style="color: #990000;"> Un cavaliere e il suo re </span>,<span style="color: #990000;"> I re del Nord </span>e<span style="color: #990000;"> Il filo della spada.</span></b></i></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #990000;"><br /></span></b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAPVVhpJRx5nEinatE1MzjpuRvAFEDws_M5MxHcW0OEddln9kOw0ct9LjHqJY7S4V4jG2RpoJxMDCGfta0GgzmzzmjUk96eCF0lKwToY5oKWSK3IqcqZGvNQ-flY3hfmx1EzZNZ5tcioa8/s1600/saga+dei+re+sassoni.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAPVVhpJRx5nEinatE1MzjpuRvAFEDws_M5MxHcW0OEddln9kOw0ct9LjHqJY7S4V4jG2RpoJxMDCGfta0GgzmzzmjUk96eCF0lKwToY5oKWSK3IqcqZGvNQ-flY3hfmx1EzZNZ5tcioa8/s1600/saga+dei+re+sassoni.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b><u>Il quinto volume della saga è approdato in libreria l'11Ottobre.</u></b></i></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZm6yw-yE-G2uNxKxz3lCdvAeQuLb2hyjWqfhfSmsunkb68QBlgv6nczSIybQK0GAXxHmtvCG3wITKwNtpTU5JY5giKq8Mkc94erEAjo87dQg5LvyCzzMT6jhdbT35CjEDriVCGVtGuIyt/s1600/la+morte+dei+re.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZm6yw-yE-G2uNxKxz3lCdvAeQuLb2hyjWqfhfSmsunkb68QBlgv6nczSIybQK0GAXxHmtvCG3wITKwNtpTU5JY5giKq8Mkc94erEAjo87dQg5LvyCzzMT6jhdbT35CjEDriVCGVtGuIyt/s1600/la+morte+dei+re.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Titolo: <i><b><span style="color: #bf9000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La morte dei re</span></b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Autore: Bernard Cornwell</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Editore: Longanesi</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Pagine: 416</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Prezzo: 18,80€</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>Descrizione:</u></i></div>
<div style="text-align: center;">
Al crepuscolo del IX secolo, Alfredo il Grande è in punto di morte, e con lui sembra esserlo anche il sogno di un’Inghilterra unita. Il regno ripiomba inevitabilmente nel caos: all’antica minaccia dei danesi si aggiunge quella dei nobili sassoni, pronti ad allearsi con gli odiati nemici pur di mettere le mani sul potere e impedire al principe Edoardo di succedere al trono. Senza dimenticare la minaccia dei vichinghi da nord...</div>
<div style="text-align: center;">
In questo scenario tumultuoso, Uhtred di Bebbanburg, il guerriero sassone cresciuto tra i vichinghi, è stretto in una morsa altrettanto insidiosa, combattuto tra la fedeltà ad Alfredo e il desiderio di recuperare le terre dei suoi antenati. Ha infatti giurato fedeltà al vecchio re, ma non al suo erede, e nonostante gli anni di fedele servizio non è convinto di continuare a lottare per la causa di un’Inghilterra unita e cristiana. Ma deve prendere una decisione, su cui incombe l’ombra cupa di una profezia pronunciata da un’indovina: «Sette re moriranno, e le donne che ami...»</div>
<div style="text-align: center;">
Uhtred imbraccerà le armi in difesa della causa di Alfredo il Grande o lascerà che il sogno di un regno finalmente unito cada per sempre nell’oblio?</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #bf9000;"><b>"Una delle più belle saghe del re del romanzo storico."</b></span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>USA Today </b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #b45f06;"><b>"Cornwell ha saputo riscrivere il mito della nascita di un popolo con un'originalità senza pari."</b></span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Wall Street Journal </b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #bf9000;"><b>"Un nuovo capolavoro di uno dei maestri del romanzo d'avventura."</b></span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Library Journal</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>L'AUTORE</b></i><i><b><br /></b></i><i><b><br /></b></i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7liYydjdk3bGuY39AQiqYoG1ICkxsX9vxfF-fzbc_zxOt_Qa7bF_gncD5VeEW98UwXMNo_n6jCXLQoCTum9baiEwa4qz8zyy__9dl4gXH9qBjDhYqLPNy77PhbvVGOl2Y6DvnBAuYExKL/s1600/bernard+cornwell.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7liYydjdk3bGuY39AQiqYoG1ICkxsX9vxfF-fzbc_zxOt_Qa7bF_gncD5VeEW98UwXMNo_n6jCXLQoCTum9baiEwa4qz8zyy__9dl4gXH9qBjDhYqLPNy77PhbvVGOl2Y6DvnBAuYExKL/s1600/bernard+cornwell.png" /></a><div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: large;">Bernard Cornwell</span></b></i> è nato a Londra e si è laureato alla London University. Dopo aver lavorato per molti anni presso la BBC, si è dedicato alla narrativa. Oltre alla serie incentrata su Richard Sharpe, ha scritto moderne avventure di mare, la trilogia dedicata alla ricerca del Graal e altri romanzi di successo. Con L’ultimo re ha dato inizio a una serie in cui il mito e la storia del declino dei regni anglosassoni si fondono in un affresco appassionante. Come ha scritto ilWashington Post, "Bernard Cornwell è probabilmente il più grande scrittore di romanzi storico-avventurosi di oggi."</div>
<br /><b>Sito dell'autore: http://www.bernardcornwell.net/</b></blockquote>
<div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Una saga che sicuramente ci ha incuriosite e che non ci lasceremo scappare!</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="" name="wuztop" style="color: #103397; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, Geneva, sans-serif, Swiss, SunSans-Regular; font-size: 11px; line-height: 16px; text-align: start; text-decoration: underline;"></a></div>
<br />
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-10914768804588869372012-11-06T18:20:00.000+01:002012-11-06T18:20:18.860+01:00Anteprima "Le passioni della mente" di Irving Stone <br />
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Cari amici, eccoci di nuovo per una nuova interessante uscita di Novembre, questa volta si tratta di una ristampa.</span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><b>La casa editrice Corbaccio ci ripropone l'</b></i><i><b>avvincente romanzo sulla vita di Sigmund Freud.</b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><b>Dal <span style="font-size: large;">15 Novembre</span> in libreria, u</b></i><i><b>n Tormento e l’estasi della psicanalisi.</b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzDRKgXF7ExQLgCSLgzHhFaqHrZiG_vw3I4zUbOXka1W-kgEHw-zwYr7AXvx4wvD58_GSVtDGDmMkbU2O8GJYROQaFTGYDwHP_6acFalptdu3JujTSyT8ZsUZRvcjWtVg3Yw1DYjkCDhSR/s1600/la+passione+della+mente.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzDRKgXF7ExQLgCSLgzHhFaqHrZiG_vw3I4zUbOXka1W-kgEHw-zwYr7AXvx4wvD58_GSVtDGDmMkbU2O8GJYROQaFTGYDwHP_6acFalptdu3JujTSyT8ZsUZRvcjWtVg3Yw1DYjkCDhSR/s400/la+passione+della+mente.png" width="261" /></a><br />
<div>
Titolo: <b><span style="color: #b45f06; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Le passioni della mente</span></b><br />
Titolo originale: The Passions of the Mind</div>
Autore: Irving Stone<br />
Editore: Corbaccio<br />
Pagine: 912<br />
Prezzo: 19,90€<br />
<br />
<br />
<u><i>descrizione:</i></u></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Una delle personalità più complesse del Novecento, Sigmund Freud, è ritratta come solo Irving Stone riesce a fare. Dall'infanzia a Vienna alla laurea in medicina; dalla scoperta del darwinismo in Inghilterra agli studi sulla cocaina; dagli anni di Parigi ai primi ai primi esperimenti con l’ipnosi fino al celebre caso di Anna O. e alle prime pubblicazioni importanti come L’interpretazione dei sogni. Da qui il successo che lo portò a New York assieme a Gustav Jung, a Ernest Jones; l’incontro con Albert Einstein a Berlino nel 1926. E poi ancora l’esilio a Londra a partire dal 1930 a causa delle sue origini ebraiche e il dramma della figlia Anna sequestrata dalla Gestapo. Accompagnato sempre da successi e progressi nella psicanalisi, fino al 21 settembre 1939, giorno in cui morì, sedato dalla morfina.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><u>Edizione del 2009 (corbaccio)</u></i><i><u><br /></u></i><i><u><br /></u></i><i><u><b>Brano tratto dal romanzo:</b></u></i><i><u><br /></u></i><i><u><br /></u></i><a href="http://www.longanesi.it/AreaGestione/catalogo/copertine/passimentegrande.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.longanesi.it/AreaGestione/catalogo/copertine/passimentegrande.jpg" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
"Recentemente aveva dovuto acquistare un lettino per esaminare i pazienti ed era rimasto quasi a mani vuote. Stava imparando ciò che aveva sempre saputo: che tra l’esercitare la professione medica e il guadagnare c’era una forte differenza. Se il giorno precedente il dottor Politzer non l’avesse chiamato a un secondo consulto, gli sarebbe toccato passare l’intera settimana lavorando come un dannato, senza intascare nemmeno un kreutzer. A tarda sera, tornato dallo spettacolo, scrisse a Martha: 'Mi piacerebbe davvero pensare che il mio prossimo compleanno sarà come tu me lo descrivi: che mi sveglierai con il bacio e che non dovrò più attendere una tua lettera... Posso sopportare qualsiasi cumulo di lavoro e di preoccupazioni, ma non più da solo. E, detto tra noi, ho ben poca speranza di riuscire a fare strada qui a Vienna'."</div>
</blockquote>
</div>
<div>
<div style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;">
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRSaynId9k4DIySqdoanYm9IIWBUhvg7lnwyyhiouE7jTC8MjoI" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRSaynId9k4DIySqdoanYm9IIWBUhvg7lnwyyhiouE7jTC8MjoI" width="133" /></a><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<i></i><br />
<div>
<i><i><b><span style="color: #b45f06;">Con rigore e semplicità, ma senza tralasciare alcun dettaglio, Stone traduce una vita straordinaria nel romanzo della vita di un uomo che ha fatto il Ventesimo secolo.</span></b></i></i><br />
<i><i><b><span style="color: #b45f06;"><br /></span></b></i></i>
<br />
<i><i><b><span style="color: #b45f06;"><br /></span></b></i></i>
<i><i><b><span style="color: #b45f06;"><br /></span></b></i></i>
<i><i><b><span style="color: #b45f06;"><br /></span></b></i></i>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<u><i><b>L'AUTORE:</b></i></u><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2d_52cQdBcbcu5T6q_wGX4njkFQf9y2KNyB68H5-D8Mgk5IPlbLFtO6I75faxs7tKEpxv_tP_45ybC0omM6uaBooY-bZ-mU9_lwGwHT-goK-99T1ESmK8USEAOh9Bgr6Y6kyFnUYeFVE8/s1600/irving+stone.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="167" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2d_52cQdBcbcu5T6q_wGX4njkFQf9y2KNyB68H5-D8Mgk5IPlbLFtO6I75faxs7tKEpxv_tP_45ybC0omM6uaBooY-bZ-mU9_lwGwHT-goK-99T1ESmK8USEAOh9Bgr6Y6kyFnUYeFVE8/s200/irving+stone.png" width="200" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: large;">Irving Stone</span></b></i> è uomo di lettere, come lui stesso amava definirsi, Irving Stone (1903-1989) è autore di affascinanti ricostruzioni storiche e di avvincenti biografie romanzate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con il rigore dello storico e la fantasia dell’artista ha raccontato, oltre alla vita di Michelangelo nel celebre Il tormento e l’estasi, anche quelle di Schliemann in Il tesoro greco, di Van Gogh in Brama di vivere, degli impressionisti in Vortici di gloria, di Charles Darwin in L’origine, tutti pubblicati con successo da Corbaccio.</div>
</blockquote>
</div>
<div>
<i><i><b><span style="color: #b45f06;"><br /></span></b></i></i>
<i><i><b><span style="color: #b45f06;"><br /></span></b></i></i>
<i><i><b><span style="color: #b45f06;"><br /></span></b></i></i></div>
<i>
</i></div>
<br />
<div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7854028517424501884.post-23802484597919929092012-11-06T11:32:00.000+01:002012-11-06T11:38:17.180+01:00Anteprima "Il giardino delle pesche e delle rose" di Joanne Harris<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao a tutti,</div>
<div style="text-align: justify;">
oggi voglio presentarvi un romanzo molto interessante che sicuramente attirerà l'attenzione di tutti quelli che hanno amato CHOCOLAT e già, finalmente Joanne Harris, con impareggiabile maestria, ritorna nel paese di Chocolat e ci racconta una storia piena di magia, sensualità, segreti oscuri e pregiudizi in cui il confine tra apparenza e verità è molto sottile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<i><b>Dall' <u><span style="font-size: large;">8 Novembre 2012</span></u> il seguito di uno dei romanzi più venduti di tutti i tempi</b></i></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1cWjQ7ekCJsKjGV3nLUFBJhG45vKPBPXsfB2AAqT2KgYyW-Uwp_6_9i8ihpt_bIvbEs7z1ODQA1vja-U1CjRWzMe_9wt6wIO3gQKaWSpw3nfU9gAfP3mZfsck29e-o82ZsiXPttaGKDTX/s1600/Il+giardino+delle+pesche+e+rose.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1cWjQ7ekCJsKjGV3nLUFBJhG45vKPBPXsfB2AAqT2KgYyW-Uwp_6_9i8ihpt_bIvbEs7z1ODQA1vja-U1CjRWzMe_9wt6wIO3gQKaWSpw3nfU9gAfP3mZfsck29e-o82ZsiXPttaGKDTX/s400/Il+giardino+delle+pesche+e+rose.jpg" width="268" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Titolo:<i><b><span style="color: #0b5394;"> <span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il giardino delle pesche e delle rose</span></span></b></i></div>
Titolo originale: Peaches for Father Francis<br />
<div style="text-align: justify;">
Autore: Joanne Harris</div>
<div style="text-align: justify;">
Editore: Garzanti</div>
<div style="text-align: justify;">
Pagine: 450</div>
<div style="text-align: justify;">
Prezzo: 18,80€</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<u>descrizione:</u></div>
<div style="text-align: justify;">
Il vento ha ricominciato a soffiare. Vianne Rocher lo sa: è un segnale, qualcosa sta per succedere. Quando riceve una lettera inaspettata e misteriosa, capisce che ormai niente può opporsi a quel richiamo. Vianne non ha altra scelta che seguirlo e tornare a Lansquenet, là dove tutto è cominciato, il luogo dove otto anni prima aveva aperto una chocolaterie. Qui, adesso come allora, nel paese che si raccoglie intorno alla chiesa domina un’atmosfera chiusa e bigotta. Eppure c’è qualcosa di nuovo. Il profumo delle spezie e del tè alla menta riempie l’aria, donne vestite di nero camminano veloci, a capo chino, per le viuzze; a rivaleggiare con il campanile, dall’altra parte della Tannes, si leva ora un minareto. All’inizio la convivenza fra gli abitanti e la comunità musulmana era stata tranquilla e gioiosa, ma un giorno le cose sono cambiate e sono iniziate le incomprensioni, le violenze, il fuoco. Il curato Francis Reynaud vuole a ogni costo salvare il suo villaggio e tornare all’armonia di una volta. E ha capito che solo una donna può aiutarlo, Vianne, l’acerrima nemica di un tempo. Solo lei potrebbe portare la pace, solo lei potrebbe capire gli occhi diffidenti e impauriti delle donne che si celano sotto il niqab. Ma soprattutto, solo lei può comprendere l’enigmatica e orgogliosa Inès. Ma non è facile leggere la paura e sconfiggere le ipocrisie e le menzogne che serpeggiano tra le due comunità. Eppure Vianne sa come fare, sa come arrivare al cuore delle persone. E, poi, forse, insieme a lei ci saranno gli amici di una volta; o forse no, perché c’è un segreto che l’attende. Inaspettato, come il vento che l’ha riportata qui. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div>
<a href="http://www.joanne-harris.co.uk/v3site/news/PeachesUScover.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.joanne-harris.co.uk/v3site/news/PeachesUScover.jpg" /></a><span style="text-align: start;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #38761d; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">"È impossibile non innamorarsi di nuovo di Vianne Rocher."</span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
-The Times-</div>
<span style="text-align: start;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #bf9000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><b>"È valsa la pena di aspettare. Vianne è finalmente tornata nel magico villaggio di Lansquenet."</b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
-Publishers Weekly-</div>
<span style="text-align: start;">
</span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
<span style="text-align: start;">
</span>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
<span style="text-align: start;">
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<blockquote>
L'AUTRICE:<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaxlScxfUgUFl4iqFhoQS1Sj3tMzvIBXmXENu1cILaXLDWPuOCjSyz7VYfwNu6mjwqJD9M6hyrQiNaXr6BM_5d-1GO8i1n6k-UTIUUPAa9uZNU3zQn8-jXH1ijlfEv-FbLiT_KsT37UtBG/s1600/joanne+harris.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaxlScxfUgUFl4iqFhoQS1Sj3tMzvIBXmXENu1cILaXLDWPuOCjSyz7VYfwNu6mjwqJD9M6hyrQiNaXr6BM_5d-1GO8i1n6k-UTIUUPAa9uZNU3zQn8-jXH1ijlfEv-FbLiT_KsT37UtBG/s1600/joanne+harris.png" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><b>JOANNE HARRIS</b></i> è nata, da padre inglese e madre francese, nello Yorkshire, dove attualmente vive. Si è laureata al St Catharine’s College di Cambridge, dove ha studiato francese e tedesco medievale e moderno. </div>
<div style="text-align: justify;">
Fino al 1999 ha insegnato francese nelle scuole secondarie di Leeds. </div>
<div style="text-align: justify;">
I suoi libri sono tutti editi in Italia da Garzanti. Oltre a <i><b>Chocolat</b></i>, il suo romanzo d’esordio apparso nel 1998, tradotto in tutto il mondo e da cui nel 2001 è stato tratto l’omonimo film, ha pubblicato Vino, patate e mele rosse (1999), Cinque quarti d’arancia (2000), La spiaggia rubata (2002), La donna alata (2003), Profumi, giochi e cuori infranti (2004), Il fante di cuori e la dama di picche (2005), La scuola dei desideri (2006), Le scarpe rosse (2007), Le parole segrete (2008), Il seme del male (2009), Il ragazzo con gli occhi blu (2010). </div>
<span style="text-align: start;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">È anche autrice, con Fran Warde, di Il libro di cucina di Joanne Harris (2003) e di Al mercato con Joanne Harris. Nuove ricette dalla cucina di «Chocolat» (2007).</span></div>
<span style="text-align: start;">
</span><span style="text-align: start;"><br /></span><b><span style="text-align: start;">Sito dell'autrice: </span><a href="http://www.joanne-harris.co.uk/">http://www.joanne-harris.co.uk/</a></b></blockquote>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i><b>Quanti di voi lo stanno aspettando??? </b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13812222987304560487noreply@blogger.com3