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mercoledì 3 agosto 2011

Giveaway. Aspettando "La stanza del male"



Quanto dolore si può sopportare prima di diventare un mostro? Eriksson Jerker e A.Hakan Sundquist ci mettono davanti a questo inquietante quesito in La stanza del male. 
Caso editoriale in Svezia e in Danimarca, questo romanzo è un thriller psicologico davvero impressionante.

Abbiamo parlato del romanzo anche QUI




Titolo: La stanza del male
Autori: Eriksson Jerker, Sundquist Hakan A.
Editore: Corbaccio
Collana: Narratori Corbaccio
Pagine: 380
Prezzo: 18,60 euro


Descrizione:
Ci sono luoghi bui e inesplorati della propria anima a cui è difficile, fortunatamente, avere accesso fino a quando il dolore supera il limite umanamente sopportabile e ci fa sfondare le porte del male. Si accede così a una stanza buia, la stanza dove ogni diavoleria è possibile. Con una scrittura sofisticata al servizio di un racconto crudele, i due autori svedesi ci raccontano una storia investigativa da brivido. Un cadavere mummificato viene ritrovato tra i cespugli di un quartiere degradato e abbandonato di Stoccolma. I resti del giovane brutalmente ucciso non sono del tutto nascosti, ma sembra quasi che vogliano essere rivelati e mostrati al mondo. Jeanette Kihlberg è l’ispettrice di polizia che deve affrontare e risolvere il caso. Tutto però sembra troppo complicato e troppo terrificante per essere affrontato da sola. Per capire quale mente malata abbia potuto concepire un tale omicidio, Jeanette capisce di dover chiedere aiuto. Nessuno sembra più adatto di Sofia Zettelund, una psichiatra della polizia investigativa, capace di disegnare profili dei più temibili serial killer e esperta nello studio di personalità multipla. Insieme indagano sull'omicidio e capiscono che questo sarà solo il primo di una lunga serie di omicidi. Scavare negli abissi della malattia e della perversione condurrà le due donne in un intrigato cammino nelle profondità dell’anima. Adorato dai lettori e dalla critica svedese, La stanza del male soffia e accende le paure più nascoste, riportandole alla luce. Nulla sembrerà più come prima dopo aver letto il libro di Jerker e Sundquist. 
Pagina dopo pagina la paura si impadronisce del lettore, lo stravolge, lo confonde e lo appassiona.


GLI  AUTORI:

Jerker Eriksson è nato e cresciuto a Gävle. Prima di scoprire di essere un romanziere, per mantenersi è stato lavapiatti, macchinista teatrale, commesso in un negozio di dischi, magazziniere, ruspista, impiegato alle poste, guardiano, imballatore, produttore musicale, cameraman, organizzatore di tournée, bibliotecario in un carcere, capo bibliotecario.


Håkan Axlander Sundquist è nato a Linköping, cresciuto a Falun, Stoccolma e a Gävle, è stato assistente bibliotecario, condannato per renitenza alla leva, operaio in una fabbrica di birra, guardaboschi, distributore di giornali, magazziniere, tecnico del suono, imbianchino, muratore, falegname, macchinista teatrale, cameramen, webdesigner, editorialista, gallerista, musicista.capo bibliotecario.






BOOKTRAILER



E ORA PASSIAMO ALL'INIZIATIVA  -  SCADE IL 23 AGOSTO 2011




il banner
codice
<a target='_blank' title='ImageShack - Image And Video Hosting' href='http://fine-nelsogno.blogspot.com/2011/08/giveaway-aspettando-la-stanza-del-male.html'><img src='http://img838.imageshack.us/img838/7268/stanzam.jpg' border='0'/></a>



In palio per voi due splendide borse dedicate al libro 
la stanza del male
(I due vincitori verranno sorteggiati con il programma random)
ecco la foto della borsa 


(scusate se non è' venuta molto bene)

Sono molto resistenti! Noi le abbiamo collaudate (scherzo), comunque sono ben rifinite e anche la stampa è di ottima qualità, il materiale della borsa imita molto bene la pelle (non umana) lucida .
All'interno è rivestita, abbastanza spaziosa e poi... Cosa volte ancora?

A si, notasi la scritta "Leggere non fa male"

Bene per partecipare dovete seguire dei semplici passi:

1. Essere iscritti al blog.


2. Rispondere al quesito degli autori: Quanto dolore si può sopportare prima di diventare un mostro? (secondo voi)


3. Nel commento lasciateci anche la vostra mail.

Buona fortuna a tutti!!



18 pensieri:

franzys ha detto...

Wow sono tra i primi a commentare!! :D Questo libro mi incuriosisce molto!Quanto dolore si può sopportare prima di diventare un mostro?? ...bè personalmente non so rispondere, credo sia una cosa soggettiva, a me basterebbe pochissimo!! :D
franzys87@gmail.com

Wallace73 ha detto...

Adoro i thriller nordici, ed è ancora lunga per l'8 settembre, e vuoi mettere la soddisfazione di fare la spesa con una borsa con scritto "Leggere non fa male"
Riguardo alla domanda è molto soggettiva ognuno ha un suo limite o un fatto scatenante, io ad esempio sono una persona di norma molto calma, ma questo no vuol dire che ci può essere una cosa magari anche un stupidaggine che poi mi fa sbroccare
wallace73bis@yahoo.it

Mik_94 ha detto...

D'accordissimo con gli altri utenti: ognuno ha una personalità diversa dall'altra,dipende dal carattere; a me,personalmente,basterebbe pochissimo!
Partecipo volentieri: bellissima iniziativa :)

Mik_94 ha detto...

Scusate, ho dimenticato la mail:delvecchiomichele_@libero.it

Rowan ha detto...

Anche secondo me varia da persona a persona, ma c'è una cosa ancora più importante: dipende da che tasto si tocca. Uno può essere quasi del tutti immune alle provocazioni, agli insulti, al dolore.. ma se viene toccato il tasto giusto chiunque scatta.
Troppo carina la borsa, devo assolutamente tentare!

seli_rahel@yahoo.it

3lisa86 ha detto...

si si dipende da persona a persona....se prendo ad esempio me stessa credo che riuscirei a sopportare ancora un po' di dolore, ma da qui a diventare un mostro ce ne vorrebbe...penso dipenda tutto dall'infanzia...è quello il punto critico...sopportare molto dolore da piccoli è difficile e cosi da grandi si arriva più deboli e basta poco per far scattare la scintilla...mentre uno che lo affronta ormai da adulto ed è più facile cercare di superarlo, ma ripeto è soggettivo, ci sono persone più forti di altre....poi va bé se subentra anche la rabbia, allora li bisogna fare tutto un altro discorso!!!!!
comunque mi piacerebbe partecipare a questo concorso...anche se non ho capito bene, se si vince libro e borsa o solo borsa...ma mi va benissimo in tutti e due i casi!!!!! :) la storia mi intriga davvero tantissimo...spero di poterla leggere presto!!!!!
buona fortuna a tutti ;)

la mia mail è: lizetta86@hotmail.it

nonna lui ha detto...

Difficile rispondere esattamente al quesito. Penso che ogni individuo ha una profilo personale fatto di pazienza. c'è a chi basta anche solo una carezza o una parola gentile per sentirsi al settimino cielo e chi invece ha tutto il meglio eppure non è mai soddisfatto. Solitamente chi si crede potente diventa anche prepotente e persone così non sanno cosa sia il dolore ma sono solo dei mostri.
Partecipo volentieri al concorso e questa è la mia mail
nonnalui@gmail.com

ily ha detto...

Questa domanda è difficile.
Innanzitutto è soggettivo e dipende dal tipo di carattere che si ha.
Ci sono persone pazienti e chi per poco perde la pazienza.
Chi invece si chiude in se stesso e non riesce a confessare la propria angoscia, chi invece ha bisogno di parlare, di esternare, di raccontare le proprie paure, ciò che lo tormenta.
Secondo, il tipo di dolore.
Il dolore per aver perso una persona cara, per una storia d'amore finita, per una malattia, per un abuso... e tante storie.
Penso che per diventare un mostro, per arrivare a commettere un atto orrrendo, brutale, la persona dentro di se porti tanta "rabbia", che in nessun modo riesce a fermare.
Questo è il mio pensiero.
Grazie per questa possibilità, la borsa mi paice moltissimo!
Ciao.
micia@email.it

vale ha detto...

eccomi partecipo e metto il link sul blog http://concorsiblogcandyegiveaway.blogspot.com ciao

Lilith ha detto...

uhm.. mi sa che varia da persona a persona...
c'è gente che pur deteriorando mentalmente non ha la possibilità di attuare mostruosità per la semplice mancanza di mezzi o di forza o di qualsivoglia altra cosa. mah :\ non saprei proprio...
credo dipenda anche dal background di provenienza. chi ha avuto un'infanzia più sana è meno propenso a certi atti di pazzia...
ragazze dovete rispondere anche voi alla vostra stessa domanda xD è malefica!

cmq qui la mia mail: @

Susi M ha detto...

quanto dolore?? credo dipenda da cosa si è sofferto!ma in fondo ognuno reagisce in modo differente a stesse situazioni, credo che la soglia non sia dipesa dal dolore in se stesso ma dalle persone che ti sono accanto che ti aiutano ad affrontarlo, sono loro che evitano di far nascere il mostro, o più semplicemente la parte peggiore di noi.
le borse sono stupende!!!
ho condiviso il banner
http://theskyboulevard.blogspot.com/

email susimarcone@gmail.com

angela mammasuperabile ha detto...

penso che si diventi mostri solo se si ha una predisposizione personale e non necessariamente per la sofferenza provata in vita!
ci son persone che hanno subito il dolore fisico e psicosociologo devastante dei campi di concentramento ma poi erano delle persone tutto sommato equilibrate!!!

mammasuperabile@gmail.com

caty ha detto...

nick follower catymariposina
email maison-@hotmail.it
credo che si diventi mostri quando non si possiedono più strumenti di difesa

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
serena ha detto...

Ciao.
Secondo me dipende anche dal momento in cui provi dolore, e dalla maturita` che hai raggiunto prima di subirlo. Naturalmente i bambini sono piu` vulnerabili...
Ma sono ipotesi che lasciano il tempo che trovano.
Grazie per il giveaway. La mia email e` aseregna[at]gmail[dot]com

Dada Who? ha detto...

Come dicono già in molti per diventare mostri non è la quantità di male in sè ma come reagisce la persona, la psicologia umana è così complicata che non la si può generalizzare! Incrocio le dita :)
saetta9@hotmail.it

Unknown ha detto...

Partecipo anche io perchè non voglio farmi sfuggire questa bella opportunità: queste borse oltre ad essere pratiche, sono fantastiche!
Penso non si possa stabilire a priori quanto dolore si debba sopportare prima di diventare un mostro. Oltre al fattore della soggettività entra in campo anche quello della imprevedibilità. Pur con tutti gli studi che si fanno, è difficile entrare nella mente umana e prevedere quando avverrà il cambiamento in una persona. Magari si potesse! A volte basta così poco purtroppo!
Rimango tutta incrociata e lascio la mia mail: stefania.pescali8@gmail.com

Sharon ha detto...

Carino.. vorrei leggerlo.. x quanto riguarda la domanda credo sia qualcosa di abbastanza soggettiva.. ognuno conosce i propri limiti.. io personalmente sono molto paziente :S

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