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lunedì 1 ottobre 2012
Pensiero "La donna che ingannò la morte" di Yannick Murphy
11:27 | Scarabocchio di
Unknown |
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Mata Hari, una delle più ammalianti icone del XX secolo.
Titolo: La donna che ingannò la morte
Autore: Yannick Murphy
Editore: Sonzogno
Pagine: 321
Prezzo: 18,50€
Isbn: 9788845414435
Descrizione:
Ho sfidato la morte. Ho attraversato il mare a piedi. Come un mantra, una donna ripete questa frase, ancorandosi a quel ricordo della sua infanzia in Olanda - quando aveva camminato fino all'isola di Ameland, sfidando la marea - che le ha permesso finora di sopravvivere. È l'ottobre del 1917 e Margaretha von Zelle attende nella prigione di Saint-Lazare a Parigi il verdetto che la proclamerà innocente o colpevole di alto tradimento. Per la giustizia francese lei è la famigerata agente H21, una spia dal cuore di ghiaccio al soldo dei tedeschi, nota al mondo come Mata Hari. I segni di una leggendaria bellezza ormai scomparsi, ora è una donna ingrigita e spenta che in una nuda cella rammenta e racconta a se stessa e a coloro che devono giudicarla la propria vita breve e intensa, tragica e sfavillante. Preda di uomini che hanno approfittato del suo corpo sinuoso fin da quando era fanciulla, Margaretha sposa diciassettenne un ufficiale di marina più vecchio di lei di vent'anni, che ben presto rivelerà la vera natura di marito infedele, violento e alcolizzato. Solo il trasferimento a Giava darà alla sua esistenza nuova linfa, preparandola a un destino di trionfi e sconfitte. A contatto con quel mondo magico, selvaggio e incontaminato Margaretha libera l'innata sensualità e conosce la passione dei sensi, riuscendo a dimenticare il fallimento della propria vita famigliare. Avvolta in un sarong di seta impara la danza locale e diventa Mata Hari, 'occhio dell'alba' in lingua malese. Sarà con questo esotico nome che, vestita di veli trasparenti, danzerà davanti alle teste coronate di tutta Europa, conoscendo fama e successo ma portandosi dentro l'ombra di una colpa segreta e il rimpianto per una figlia che era stata costretta ad abbandonare poco più che bambina.
L'AUTRICE
Yannick Murphy Scrittrice, saggista e poeta americana. Autrice di un libro per bambini, di una raccolta di racconti e due romanzi per i quali ha ottenuto vari premi e riconoscimenti, come Whiting , il National Endowment for the Arts e il borse MacDowell. Vive con il marito e tre figli nel Vermont.
La storia creata da Yannich Murphy ha un ritmo veloce e continuamente il lettore viene sottoposto a spostamenti temporali che incessantemente lo fanno viaggiare nei ricordi di una ragazza tormentata, dalla più tenera età, fino ad arrivare ad una donna sciupata, rinchiusa nella prigione di Saint-Lazare (ottobre 1917 ), in attesa del processo che la giudicherà colpevole o innocente, dall'accusa di alto tradimento.
Quello che ci aspetta è l'angosciante cammino attraverso la vita di questa donna, alla ricerca di un futuro migliore sopportando chi ha voluto possedere, fin dalla giovinezza, il suo corpo. Si può riassumere così la vita di Mata Hari, mi chiedo io? Un'autocommiserazione, verso se stessa, ritenendosi indegna di crescere una figlia, è questo che l'autrice vuol farci pensare di lei?
La visione della Murphy è semplicemente deprimente, dipinge questa donna come un'anima incoerente e sempre in contraddizione che all'avvicinarsi della fine si sta spegnendo psicologicamente, ma anche esteticamente, in breve un personalità fragile che trascorre i suoi ultimi momenti di vita, appoggiata (in tutti i sensi) ad una suora, un medico e un avvocato.
Questo romanzo non punta a offrire una visione realistica di questa icona, del xx secolo, si concentra principalmente su aspetti intimi (a volte discutibili) della vita di Mata Hari prima di essere ballerina, amante e spia. A volte scava con forza nei meandri, più nascosti e segreti dell’inconscio, forse per dare una riposta a domande che, la stessa autrice, vorrebbe rescindere in modo da riconsegnare un certo valore a Mata Hari-madre. Oltre a ciò, l'autrice sente il bisogno di farci capire che nell'animo, di questa donna, c'è il bisogno di dare alla figlia tutto l’amore di cui è capace e che durante la sua vita non ha potuto donare.
Insomma, un ritratto forzato all'inverosimile, quando parliamo di Mata Hari la prima cosa a cui la colleghiamo è il suo coinvolgimento nella prima guerra mondiale come spia tedesca, ecco cosa mi aspettavo di leggere in questo romanzo. La Murphy non riesce a dare il giusto valore a questi aspetti e cerca in tutti i modi una nuova immagine per Mata Hari, capita spesso che nelle biografie romanzate ci siano degli aneddoti inventati, o modificati secondo le proprie supposizioni, ma in questo caso questi punti diventano, a volte, incomprensibili specialmente agli occhi di chi non conosce bene la vita di Mata Hari. Il problema principale di tutta la narrazione sarà distinguere dove comincia l'invenzione e dove davvero c'è la realtà. Ho fatto molta fatica a mantenere un filo logico nel intero racconto tanto che, in alcune parti, mi sono chiesta se almeno l'autrice sapesse cosa stava narrando.
Una cosa è certa non troverete obbiettività, l'intento principale è di esaltare una vita straordinaria, di una femme fatale dall'anima tormentata, cosa che non rende nessuna giustizia alla donna che ingannò la morte, le menzogne di cui Mata Hari si sarebbe macchiata per costruirsi un passato degno del suo successo, sono appena accennate e purtroppo descritte in modo disordinato, a volte i continui salti temporali, fatti in continuazione e in modo sparpagliato diventano insopportabili, non aiutano a capire le varie fasi di una vita, avrei di gran lunga preferito che l'autrice non continuasse ogni due pagine a farci cambiare luogo e tempo, sottolineando il fatto che anche le descrizioni dei luoghi son quasi inesistenti.
In breve non c'è omogeneità e continuità nella storia, il lettore immagazzina dati che in fin dei conti non servono a nulla.
Una cosa è certa non troverete obbiettività, l'intento principale è di esaltare una vita straordinaria, di una femme fatale dall'anima tormentata, cosa che non rende nessuna giustizia alla donna che ingannò la morte, le menzogne di cui Mata Hari si sarebbe macchiata per costruirsi un passato degno del suo successo, sono appena accennate e purtroppo descritte in modo disordinato, a volte i continui salti temporali, fatti in continuazione e in modo sparpagliato diventano insopportabili, non aiutano a capire le varie fasi di una vita, avrei di gran lunga preferito che l'autrice non continuasse ogni due pagine a farci cambiare luogo e tempo, sottolineando il fatto che anche le descrizioni dei luoghi son quasi inesistenti.
In breve non c'è omogeneità e continuità nella storia, il lettore immagazzina dati che in fin dei conti non servono a nulla.
In tutta sincerità, se volete scoprire qualcosa di più su questa figura del passato, non vi consiglio la lettura di questo libro, ma se contrariamente volete leggere un racconto incentrato su i traumi e le insicurezze di un'anima tormentata ecco il romanzo che fa per voi.
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2 pensieri:
a me piacciono molto i libri che sono incentrati su personaggi reali e relativi contesti storici..., però mi sa che ascolto il tuo consiglio...: se me lo regalano, lo leggo, sennò.. ^_^
Cara Angela, devo dire che il problema principale è appunto la figura di Mata Hari (secondo me descritta in modo inattendibile) e la confusione dovuta al fatto dei molteplici cambi di scena e tempo...
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