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giovedì 9 giugno 2011

Recensione "Segreti di famiglia" di Tatiana de Rosnay

  
"Tutte le famiglie hanno dei segreti. 
Ma alcuni segreti possono rovinare una famiglia."

Titolo: Segreti di famiglia
Autore: Tatiana de Rosnay
Editore: Corbaccio
pagina: 360

descrizione
Antoine è seduto in ospedale in attesa del responso: sua sorella è sotto i ferri, non si sa se ce la farà. Ha avuto lui l’idea di portare Mélanie nella casa della loro infanzia per festeggiare i quarant’anni di lei, una casa che avevano abbandonato dopo la morte della madre trent’anni prima. 
Quanti ricordi ha messo in moto questo breve week-end, quante cose taciute, quante sorprese, fino all’ultima rivelazione che sua sorella stava per fargli quando ha perso il controllo dell’auto… 
Antoine fa un bilancio della sua vita: la moglie che se n’è andata, i figli adolescenti e incomprensibili, il padre anziano che lo tiranneggia e poi il grande interrogativo sul segreto di Mélanie. Soffocato da un passato del quale non riesce a liberarsi, Antoine riceve però un aiuto del tutto insperato da una donna che incontra in ospedale, bella, vitale e con un mestiere molto particolare: l’imbalsamatrice. Anche lei ha dei segreti che l’hanno portata a fare un lavoro così inquietante. Ma grazie a lei, che con la morte ha un rapporto quotidiano, Antoine imparerà a vivere di nuovo.


L'Autrice
Tatiana de Rosnay è nata il 28/09/61 nei sobborghi di Parigi. Ha discendenze inglesi, francesi e russe. Nei primi anni 80 ha ottenuto una laurea in letteratura inglese presso l’università di East Anglia, a Norwich.
Dal 1992, Tatiana ha pubblicato otto romanzi in Francia. La chiave di Sarah è il suo primo libro scritto nella sua lingua materna, l’inglese. È stato pubblicato in 22 paesi e ha venduto più di 400000 copie in tutto il mondo. Inoltre i diritti per il film sono stati già venduti. Attualmente Tatiana lavora come giornalista per il giornale francese ELLE ed è una critica letteraria per le psicologie per il giornale Journal du Dimanche. Vive a Parigi con il marito e i suoi due figli.

Sito ufficiale QUI






Antoine è un uomo di mezza età con tre figli e una ex moglie che ama ancora alla follia.
Mélanie è sua sorella anche lei donna di mezza età, singol, una storia alle spalle durata sei anni con un uomo che non prendeva le cose sul serio.
 I due  fratelli "Rey" hanno vissuto in un contesto famigliare di alta borghesia Parigina, dove l'unico scopo era quello di essere apprezzati e i sentimenti erano un tabù. All'intero di questa lussuosa casa si cela un segreto che nessuno conosce ma che i due fratelli, dopo tutti questi anni, vogliono scoprire.

Il racconto si apre con Antoine e la descrizione di una piccola e squallida sala d'attesa d'ospedale, dove lui e la sorella vengono portati dopo il loro incidente, Mélanie viene ricoverata, mentre lui se la cava senza nemmeno un graffio. Agitato e in ansia attende impaziente notizie riguardanti la salute della sorella, finalmente dopo l'attesa la dottoressa lo informa che la sorella sta bene, ma che dovrà stare per un paio di giorni in ospedale perché bloccata da un gesso al busto. La dottoressa cercherà di informarsi sull'accaduto pondendogli delle domande che riporteranno Antoine indietro con la mente fino alla sera dell'incidente e al week end passato con la sorella Noirmountier, dove da piccoli trascorrevano  le loro ferie estive.
Proprio la sera del rientro dal loro viaggio Mélanie, alla guida, decide di rivelare ad Antoine il motivo del suo mal umore che la perseguita tutto il giorno, una vicenda la sta assillando, ma proprio mentre le stanno uscendo le parole di bocca, avviene il peggio, la macchina sbanda. Antoine dovrà aspettare parecchio tempo, prima che Mélanie si ricordi quello che voleva rivelargli.
Quale sarà il ricordo che sconvolge tanto Mélanie? "Sta solo a voi scoprirlo". ....
Inoltre durante la permanenza a Noirmountier altre domande riaffioreranno alla mete , molti ricordi  si insedieranno in loro, domande riguardanti la madre Clarisse, morta quando erano piccoli. Chi era veramente? Perché ogni sua traccia è stata cancellata? Nessuna foto, nessuna sua lettera, nessun ricordo e perché nella famiglia Rey nessuno vuole parlare di lei?


Premetto che forse mi aspettavo troppo da questo romanzo, il titolo e la trama mi hanno subito colpita, per non parlare del fatto che appena ho appreso che si trattava di “thriller psicologico” ero al settimo cielo. Purtroppo sono rimasta molto delusa.
La scrittrice già dalla prime pagine ci rivela quasi tutto quello che invece dovrebbe rimanere celato fino alla fine, tramite delle lettere d'amore appartenute a Clarisse, diciamo che per fortuna un piccolo particolare resta nascosto e quindi ci sarà un "colpo di scena", anche se nulla di così eclatante a parer mio.
La cosa che mi aspetto leggendo un libro di questo genere, è che mi entri nella mente in maniera che il mio cervello trovi il  pulsante “reset” e lo schiacci, in modo da immergermi nella lettura totalmente, insomma che tutti gli altri pensieri che mi girano nella testa siano azzerati; che non mi lasci dormire la notte, che mi provochi una curiosità smisurata, un ansia tale da non riuscire a respirare e cosa fondamentale che non manchino i colpi di scena. Ma... tutto questo non è accaduto, la sensazione che ha suscitato questo romanzo, nella mia persona, è stata solo la noia e un enorme disprezzo per il protagonista, non riuscivo più a reggerlo. 

Ho apprezzato lo stile di scrittura dell'autrice, preciso e chiaro. Punto forte sono le descrizioni dei luoghi, molto accurate e suggestive, un luogo che mi ha attirata maggiormente è  stata l'isola di Noirmoutier,  per raggiungerla bisognava percorrere la strada chiamata Gois lunga 5 km, strada che con l'alta marea veniva sommersa, causando non poche vittime. Ovviamente, incuriosita mi sono informata e ho scoperto che questo luogo esiste, un posto a parer mio molto suggestivo.
I personaggi che mette in scena l'autrice sono descritti in maniera approfondita anche se a volte  troppo psicanalizzati. 
Altro punto dolente il protagonista, un uomo senza un briciolo di amor proprio, passivo, noioso, infelice, insomma, quest'uomo non ha nessun lato positivo. 
Sono rimasta colpita da Angèle, una donna molto bella che Antoine conosce in ospedale e di cui si invaghirà, in principio non mi andava molto a genio, forse perché dopo 10 minuti di chiacchiere e 2 sigarette non puoi andare a letto con una persona che non conosci, si può capitare con una conosciuta in un night, ma non con una che fa la becchina in ospedale. Anche in questo caso mi ha fatto più ribrezzo sempre lui “Antoine”, sua sorella è bloccata a letto , la sua ex moglie "che ama tanto" e i suoi tre figli  sono appena usciti dall'ospedale, e lui che fa?? Si lascia prendere da questa passione fulminante, come se niente fosse. 
Insomma, Angèle è stata la figura che mi ha dato la forza per andare avanti nella lettura, è riuscita a portare un tocco di allegria, ha spezzato la monotonia del racconto e di tutti gli altri personaggi. Oltretutto è l'unica che faceva dei ragionamenti sensati, senza porsi tutte le domande stressanti e a volte inutili che si poneva Antoine. 
Sinceramente non capisco il motivo che abbia portato questi due fratelli a farsi tanti quesiti, anche perchè le loro ricerche non portano a nulla di nuovo, quello che sapevano al principio è quello che comunque sanno anche alla fine. Forse il loro intento era quello di coinvolgere il lettore, cosa che risulta inutile dal momento che  il lettore capisce tutto all'inizio.

Be che dire.... sicuramente non mi sento di consigliare questo romanzo a qualcuno che cerca un thriller con suspance. Come dicevo prima la narrazione, nel complesso, è buona anche se io l'ho trovata pesante. La storia sviluppata meglio poteva dare vita a un buon romanzo, che tiene col fiato sospeso, ma l'autrice non c'è riuscita, rivelare subito tutto quello che il lettore dovrebbe cercare di capire ponendosi delle domande in un thriller non è cosa gradita... (secondo me definirlo "thriller psicologico" è sbagliato).  
Concludo dicendo che questo libro l'ho trascinato fino alla fine, a ogni capitolo pensavo:“vai avanti, magari succede qualcosa”, ma niente! Sono arrivata alla fine arrancando, dove ad attendermi cera ancora il nulla!



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